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Home Forum | La Fantascienza e gli altri generi... | Altri generi | Discussione: Le strana storia degli autori ritrovati «prec succ»
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  Autore  Discussione: Le strana storia degli autori ritrovati  (letto 1700 volte)
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Le strana storia degli autori ritrovati
« data: 30 Gennaio 2017, 02:05:00 »
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Vi segnalo pubblicamente un'interessante e davvero singolare informazione, in cui si è imbattuto maxborgo, uno degli assidui curatori dei Gialli Mondadori e di molte collane di questo genere.

1. Il Ritrovamento

L'informazione scovata si trova nelle pagine del libro, "Australian Dreams" di John Seymour BACH, un libro di genere noir che fa parte di una trilogia e di una collana da poco presente anche nel nostro DB.
La notizia che ci ha fatto sobbalzare e che ci riguarda anche dal punto di vista "archivistico", oltre che storico, è quella che si può trovare a pag. 214
.

La questione riguarda almeno due titoli pubblicati nei Gialli Mondadori (GEM), i cui autori dichiarati non sono i veri autori! Per aggirare la censura fascista (i veri autori erano ebrei o di origine ebrea), parrebbe che Alberto Tedeschi stesso li avesse nascosti sotto il nome di , o , con cui sono stati in effetti pubblicati. Se questo fosse vero, ma possiamo immaginare che lo sia, questo confermebbe la grandezza di colui che ha praticamente portato il noir in Italia, sia nel riconoscere talenti nel genere e nello spendersi per portarli a conoscenza di tutti, sia nello sfidare le barriere politiche e culturali del regime, ormai all'apice del suo percorso.
Ecco i dettagli sui due titoli:

- N° 168: IL BAULE NERO (originale The Black Box Murder, 1889) è di Maarten MAARTENS (pseudonimo di Jozua Marius Willem van der Poorten Schwartz)


- N° 174: IL CALCOLO PERFETTO invece non è altro che "Il Grande Mistero di Bow" (The Great Bow Mystery, 1891) di Israel ZANGWILL


Da notare che la stessa scelta persiste anche nelle ristampe GEM del 1949/50, nonostante il fascismo non ci fosse ormai più.

2. Le Conferme
Inutile dire che trattenere lo stimolo di immergermi subito nelle ricerche è stato impossibile...
E in effetti tracce si trovano anche nelle catalogazioni ufficiali nazionali: gli indici SBN OPAC danno infatti alcuni espliciti riferimenti, a cominciare dal catalogo dell'autorevolissima Biblioteca Centrale Nazionale di Firenze, che per la ristampa de Il baule nero cita tutti i nomi dell'autore, qui.
Se nulla compare in merito a Il calcolo perfetto, l'SBN offre la stessa indicazione anche per un altro libro intestato al fantomatico il seguente:

- N° 135: I SETTE SIGILLI (titolo originale introvabile), attribuito sempre a Marteen MAARTENS.


Infine, ho ritrovato l'informazione relativa ai due libri citati da BACH anche sul mitico sito Genovalibri (opera ancora preziosa, dopo anni dalla scomparsa del suo autore, Mino Innocenzi, collezionista e bibliografo di rara passione).
Credo comunque che a cercare ancora, ne troveremmo altre.

3. I Personaggi
L'occasione è stata interessante anche per un piccolo viaggio tra i protagonisti di questa storia, che se volete potrete conoscere meglio da queste tracce e link:

- : giornalista e scrittore statunitense che dopo aver percorso 2000 miglia a piedi attraverso il Nord America, diventò membro della Royal Geographical Society e corrispondente per il New York Times da Parigi, Roma e Londra, scrivendo anche romanzi ed una storia francese. Non risulta che abbia mai pubblicato "gialli" o noir che dir si voglia. Piccola biografia e bibliografia qui.

- : anticipo qui un nome che comparirà in seguito...
Fu un editore statunitense nato in Massachusetts, che iniziò la sua carriera come importatore di derrate prima e libri poi, fondando quella che divenne ben presto una delle più importanti case editrici americane. La pubblicò opere di qualsiasi genere, incluse quelle di scienziati contemporanei come Charles Darwin. Sua anche la più diffusa enciclopedia americana nel periodo della guerra civile, la New American Cyclopedia, cui contribuì addirittura Karl Marx come corrispondente europeo. Notizie qui.

- Maarten MAARTENS, ps. di Jozua Marius Willem Schwartz (1858-1915): scrittore e poeta olandese, figlio di un ebreo convertito al Cristianesimo, che nel 1889 assunse anche il cognome di una bisnonna, Van der Poorten. Studiò a Londra e a Bonn, dove imparò l'inglese e il tedesco, ma nonostante viaggiò molto anche da adulto, visse poi sempre in Olanda, nella dimora-castello vicino a Utrecht che alla sua morte la figlia Ada trasformò in museo e centro culturale internazionale.
Scrisse sempre in inglese ed ebbe, in vita, fama nel mondo anglosassone, pur scrivendo romanzi e storie ambientati nei Paesi Bassi.
"The Black Box Murder" fu il suo primo romanzo, nonché prima detective-story olandese. Venne pubblicata anonima, sotto la misteriosa definizione di "L'uomo che scoprì l'assasino". Dal secondo romanzo "The Sin of Joost Avelingh" del 1890, iniziò a firmarsi Marteen Marteens, pseudonimo riconoscibile come nome olandese, ma facilmente pronunciabile all'estero. Il suo editore americano fu da allora... ebbene sì, la Ecco da dove si potrebbe immaginare sia nato l'aggancio per l'uso del nome come autore fittizio: esistito, George Webb, ma poco noto per verificare l'autenticità di un titolo. Altre info e biografia.

- Israel ZANGWILL (1864-1926): scrittore e drammaturgo inglese, di origini russe ed ebraiche. Personaggio di spicco sia per il successo di alcune sue opere, sia per le sue ferventi attività pubblicistiche a favore del Sionismo.
Il suo "
The Great Bow Mystery" fu nel 1891 uno dei primissimi romanzi ad affrontare l'enigma della camera chiusa. Il successo del romanzo fu accresciuto dalla pubblicazione a puntate su una rivista, dove l'autore scartava via via le soluzioni proposte dai lettori. Fu ripubblicato in US nel 1895 (ecco la prima edizione americana a cquistabile a 750$), poi nella famosa collana "The Detective Story Club" della Harper Collins e da noi solo nel 1990 da Mondadori, nel N° 606 dei Classici del Giallo, questa volta col nome dell'autore vero. Sarebbe interessante confrontare le edizioni GEM e questa dei Classici.


  

4. Le Conclusioni
Salvo notizie e pareri in contrasto, mi sembra si possano acquisire le informazioni trovate per aggiungere i nomi veri degli autori alle schede. Ora il problema è come far apparire i veri autori:

- Come pseudonimi, con nota di chiarimento?
- Con doppio nome e nota?
- Citandoli solo nelle note?
- Chiarimenti negli extra?

Valutiamo suggerimenti.

Certamente è stata una bella storia da raccontare, spero non troppo noiosa e anzi appassionante, come è sembrata a me. Per questo ringrazio maxborgo per averla condivisa. Ora mi resta la voglia di leggere questi libri, magari in una versione integrale e non tagliata!!!
Spero di riuscirci! A presto!!


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« Ultima modifica: 30 Gennaio 2017, 02:20:39 di Fantobelix » Loggato
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Re:Le strana storia degli autori ritrovati
« Rispondi #1 data: 30 Gennaio 2017, 09:02:54 »
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Complimenti ì
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Re:Le strana storia degli autori ritrovati
« Rispondi #2 data: 30 Gennaio 2017, 18:54:12 »
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Che belle queste scoperte

Io farei così: metterei gli pseudonimi nel campo autore (così se uno usa "cerca" sui veri nomi li trova), poi metterei un piccolo riferimento nel campo note che accenna alla cosa e che rimanda alla scheda extra, nella quale metterei la storia ben raccontata e anche le info più ampie sull'autore (un po' quelle che hai messo nel post, Marco).
Credo che informazioni di questo tipo siano estremamente interessanti e che arricchiscano molto il DB.

Complimenti a maxborgo che ha scovato l'nfo   
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Re:Le strana storia degli autori ritrovati
« Rispondi #3 data: 04 Febbraio 2017, 13:12:55 »
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Bene, ci avviciniamo ad una definizione del piccolo mistero...

Corre l'obbligo di segnalare per correttezza che il GEM n° 135 "I sette sigilli" è indicato dal "Dizionario Bibliografico del Giallo" di Pirani (somma Opera di riferimento in materia!) senza nomi di autori veri e con un titolo originale "The Duchess of Pontifex Square, 1907", quindi niente Maarten MAARTENS. Lo stesso conferma invece i due autori citati, per il 168 e 174, dallo strano ritrovamento di max, che possiamo quindi prendere serenamente per certi.

Resta da valutare la modalità di inserimento da adottare per i due o addirittura 3 nomi da attribuire a ciascuno dei due titoli. Faccio qualche prova di inserimento e visualizzazione, poi vi informo, mirando a procedere sulla linea indicata da Grianne.
Grazie!
« Ultima modifica: 18 Febbraio 2017, 09:24:12 di Fantobelix » Loggato
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Re:Le strana storia degli autori ritrovati
« Rispondi #4 data: 18 Febbraio 2017, 09:45:02 »
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Citazione da: Fantobelix il 04 Febbraio 2017, 13:12:55

Resta da valutare la modalità di inserimento da adottare per i due o addirittura 3 nomi da attribuire a ciascuno dei due titoli. Faccio qualche prova di inserimento e visualizzazione, poi vi informo, mirando a procedere sulla linea indicata da Grianne.
Grazie!

Solo un cenno di chiusura di questa discussione, per confermarvi che ho provveduto alle modifiche preannunciate.
Per il campo autore ho optato per il nome fittizio indicandolo come pseudonimo del nome vero dell'autore per esteso, sia per Zangwill che per Marteens - Schwartz, raccogliendo il suggerimento di Maxborgo.
Per Schwartz ho però indicato nell'indice anche il nome d'arte Maartens, riportandolo separatamente nel campo autore come "soggettista": piccola inesatezza usata a fini tecnici, per far risultare sia il nome fittizio che lo pseudonimo, insieme al nome reale di Van der Porten Schwartz.
In questo modo il motore di ricerca trova come autore sia Scwhartz (usiamo sempre i nomi veri di tutti gli pseudonimi, è corretto che sia rintracciabile anche questo), sia Maartens, mettendo il flag per cercare anche negli indici (questo pseudonimo è stato usato dall'autore setesso, come mostra la firma sul sito ufficiale danese già postato, quindi è giusto che anche questo compaia).

La nota di collana dà un piccolo chiarimento, rimandando per maggiori informazioni agli extra, dove ho riportato le note sugli autori e le informazioni che confermano la veridicità di questa interessante storia!

Possiamo così offrire una piccola traccia e memoria non solo d'archivio, ma anche storica, di una vicenda che alla fine trascende la catalogazione e i testi stessi. Grazie!!!
« Ultima modifica: 18 Febbraio 2017, 09:46:48 di Fantobelix » Loggato
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