Ispirandosi al liquido emesso da una pianta carnivora, la Darlingtonia californica, un team di ricercatori dell’Università di Harvard ha messo a punto un materiale che impedisce all'acqua o al ghiaccio di attaccarsi alle superfici.
S.L.I.P.S. (Slippery Liquid-Infused Porous Surfaces), questo il nome del materiale, può venire utilizzato per rivestire le ali degli aerei o le alette dei freezer.



Per leggere tutto l'articolo, sul sito "Corriere.it":
http://www.corriere.it/scienze_e_tecnologie/12_giugno_21/rivestimento-antighiaccio-piante-carnivore_e6ecf27a-badf-11e1-9945-4e6ccb7afcb5.shtml

Un tipo particolare di calcestruzzo, con acidità modificata, sarà in grado di favorire l'attecchimento di muschi e licheni sulle facciate degli edifici. Sarà quindi una sorta di "rivestimento" verde e naturale.
Il "biocemento", progettato per climi mediterranei, è stato creato dai ricercatori dell’Università Politecnica della Catalogna–Barcelona Tech.



Per leggere l'articolo, sul sito "Corriere.it":
http://www.corriere.it/ambiente/13_marzo_28/biocemento-fioritura-piante-giardino-verticale_a6ed6724-9633-11e2-9784-de425c5dfce0.shtml

Citazione da: marco.kapp il 17 Settembre 2013, 09:34:16

Durante un esperimento sul grafene, alcuni scienziati dell'Università Cornell negli Stati Uniti e colleghi tedeschi di quella di Ulm, hanno scoperto per caso un vetro dello spessore di due soli atomi. Il rivoluzionario materiale apre la possibilità di studiare le proprietà del vetro, materiale ancora misterioso per alcuni aspetti peculiari, come il fatto di comportarsi sia come solido che come liquido. "...il grafene e il vetro bidimensionale scoperto a partire da esso potrebbero, secondo gli esperti, rivoluzionare le tecnologie del XXI secolo: dalle nanotecnologie ai transistor, dai pannelli solari ad alta resa alla centuplicazione della velocità di Internet e degli smartphone..." Per leggere l'articolo, sul sito "Corriere.it": http://www.corriere.it/scienze/13_settembre_16/vetro-piu-sottile-due-atomi_ea142238-1e30-11e3-a7f1-b3455c27218c.shtml

Colgo questa occasione per ringraziare l'amico Marco per queste puntuali notizie relative ai progressi della scienza.
Mi viene da dire, dato l'ambiente in cui ci troviamo, che questi sono assai spesso frutto della nostra fantasia, come del resto è stato spesso anche nella mia vita professionale, ormai conclusa, per le cose che ho fatto.
Grazie Marco
Gian  

Questi che vi presento non sono materiali ma manufatti... da fantascienza!!!


Mano protesica allaccia una scarpa



Questo fornello da campeggio griglia il cibo e genera energia dal proprio calore in modo da
caricare o eseguire qualsiasi altro dispositivo USB; tutto grazie a una manciata di legnetti.



ECCEZIONALE! Vetro di una porta che cambia opacità se serrata o sbloccata









Segnale stradale olografico proiettato su un getto d’acqua


Telecamera traduttrice

Un gruppo di ricercatori della Stanford University ha realizzato un tessuto che, integrando il polietilene - la comune plastica dei sacchetti della spesa - ci farà stare più freschi rispetto ad un normale abito di cotone. Ciò consentirà di abbassare di qualche grado l'aria condizionata in estate e permetterà quindi un maggior risparmio energetico.


Immagine al microscopio elettronico del nuovo materiale a base di polietilene nanostrutturato (Credit: Yi Cui Group - Stanford University)

Per leggere l'articolo, sul sito "Le Scienze.it": http://www.lescienze.it/news/2016/09/02/news/indumenti_polietilene_dissipazione_calore_corporeo-3220781/  

Verso la fine del secolo scorso, ho seguito i corsi di laurea in Ingegneria Biomedica al Politecnico di Milano; un giovane quanto entusiasta Professore mi introdusse ai materiali "con memoria di forma" appunto in campo protesico. Devo avere ancora gli appunti da qualche parte...
Gian