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Home Forum | La Fantascienza e gli altri generi... | Autori di Fantascienza | Discussione: Alfred Elton Van Vogt «prec succ»
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  Autore  Discussione: Alfred Elton Van Vogt  (letto 7926 volte)
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Re:Alfred Elton Van Vogt
« Rispondi #15 data: 11 Aprile 2011, 12:27:12 »
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Io ho scoperto Van Vogt a 31 anni e, come ho gia scritto ad inizio topic, è uno degli autori di SF che preferisco (nonostante le evidenti lacune di cui abbiamo gia discusso).
Pur essendo piu grandicello continuo a leggere Van Vogt con grande piacere (ci sono ancora 7-8 suoi romanzi che non conosco, tra i quali gli episodi del celebre ciclo del Non-A), ovviamente è una lettura che richiede il momento giusto...
Il bello è che sono storie che hanno come unico scopo quello di intrattenere, far divertire e far galoppare l'immaginazione.
Non sono specchio della società o dei suoi problemi, non hanno la pretesa di trasmettere un messaggio, la scrittura è semplice eppure efficacissima, le trame molto belle.
Quando voglio viaggiare per gli spazi siderali a bordo delle piu fantastiche navi spaziali, quando voglio trovarmi faccia a faccia con le piu sorprendenti creature esistenti nella galassia.....e scordare tutto il resto... non c'è niente di meglio che entrare nel luna park di Van Vogt !!
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Re:Alfred Elton Van Vogt
« Rispondi #16 data: 13 Settembre 2011, 12:37:19 »
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Questa estate ho riletto un po di racconti di Van Vogt... dai bellissimi "La cripta della bestia" e "Laggiu, lontano,al centauro" a "Manicomio", e i precursori di weapon makers ovvero "L'altalena" e "Il negozio d'armi"...

ci sono poi alcuni racconti che, con titolo diverso, sono stati stampati come romanzi a se stanti:

-Collabora, altrimenti... (Trad.R.Rambelli)  --->  "Tutto bene a Carson planet" (Trad.B.Della Frattina) o anche "La guerra contro i Rull"

-L'uragano galattico (Trad.A.Bellomi)  ---> "I ribelli dei 50 soli" (The mixed men, trad.V.Simonetti ed anche P.Leoni e R.Valla)


...come anche "Il distruttore nero" che diverrà la prima parte di "Crociera nell'infinito".

Mi chiedo... si tratta di rielaborazioni?
Racconti revisionati ed allungati ?
O sono solo racconti lunghi se stanno in antologie e romanzi brevi se a se stanti ma della stessa identica lunghezza (differenze dovute alla traduzione a parte) ??

Appena posso vado a controllare le mie copie... vediamo un po.

Cmq in quegli anni (anni '40) questa pratica era diffusa... ho "Fondazione" di Asimov, racconto da cui uscirà il primo episodio della saga, "Universo" di Heinlein che diverrà un romanzo, "City","La tana" e "Diserzione" di Simak che diventeranno "City" ... etc etc...

Esistono tabelle o superfile UMinici che fanno riferimento a questo tipo di correlazioni?

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Re:Alfred Elton Van Vogt
« Rispondi #17 data: 13 Settembre 2011, 17:23:38 »
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Citazione da: Arne Saknussemm il 13 Settembre 2011, 12:37:19


Esistono tabelle o superfile UMinici che fanno riferimento a questo tipo di correlazioni?



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Re:Alfred Elton Van Vogt
« Rispondi #18 data: 13 Settembre 2011, 18:45:50 »
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Citazione da: Arne Saknussemm il 13 Settembre 2011, 12:37:19

Questa estate ho riletto un po di racconti di Van Vogt... dai bellissimi "La cripta della bestia" e "Laggiu, lontano,al centauro" a "Manicomio", e i precursori di weapon makers ovvero "L'altalena" e "Il negozio d'armi"...

ci sono poi alcuni racconti che, con titolo diverso, sono stati stampati come romanzi a se stanti:

-Collabora, altrimenti... (Trad.R.Rambelli)  --->  "Tutto bene a Carson planet" (Trad.B.Della Frattina) o anche "La guerra contro i Rull"

-L'uragano galattico (Trad.A.Bellomi)  ---> "I ribelli dei 50 soli" (The mixed men, trad.V.Simonetti ed anche P.Leoni e R.Valla)


...come anche "Il distruttore nero" che diverrà la prima parte di "Crociera nell'infinito".

Mi chiedo... si tratta di rielaborazioni?
Racconti revisionati ed allungati ?
O sono solo racconti lunghi se stanno in antologie e romanzi brevi se a se stanti ma della stessa identica lunghezza (differenze dovute alla traduzione a parte) ??

Appena posso vado a controllare le mie copie... vediamo un po.

Cmq in quegli anni (anni '40) questa pratica era diffusa... ho "Fondazione" di Asimov, racconto da cui uscirà il primo episodio della saga, "Universo" di Heinlein che diverrà un romanzo, "City","La tana" e "Diserzione" di Simak che diventeranno "City" ... etc etc...

Esistono tabelle o superfile UMinici che fanno riferimento a questo tipo di correlazioni?



In realtà si tratta di Fix-ups (o Fixups), termine inventato proprio da Van Vogt, trattasi di romanzi creati a partire da racconti o racconti brevi pubblicati anche in precedenza ed eventualmente correlati.
La pratica era diffusa negli anni 50 e fu imposta agli scrittori dai cambiamenti nell'editoria, in particolare dal passaggio
della F & SF dalle riviste Pulp alla pubblicazione in forma di libro.

Altri esempi di Fix-ups oltre quelli da te citati:

Cronache Marziane, (1950) Ray Bradbury
Un Cantico per Leibowitz, (1960) Walter Miller Jr.
Il Fiume della vita, (1971) Philip Jose Farmer
334, (1971) Thomas Disch
Progetto Stelle, (1972) James Gunn
Guerra Eterna, (1974) Joe Haldeman

in tempi recenti degno di nota è:

Accelerando, (2005) Charles Stross

Un saluto da ansible    
« Ultima modifica: 13 Settembre 2011, 18:55:46 di ansible » Loggato
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Re:Alfred Elton Van Vogt
« Rispondi #19 data: 13 Settembre 2011, 19:28:30 »
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Re:Alfred Elton Van Vogt
« Rispondi #20 data: 13 Settembre 2011, 19:49:44 »
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anche il nostrano "korelov" era un racconto
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Re:Alfred Elton Van Vogt
« Rispondi #21 data: 13 Settembre 2011, 21:29:11 »
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Citazione da: PabloE il 13 Settembre 2011, 17:23:38


Citazione da: Arne Saknussemm il 13 Settembre 2011, 12:37:19


Esistono tabelle o superfile UMinici che fanno riferimento a questo tipo di correlazioni?



Esiste ansarben


In questo periodo più ans che arben, visto che quando mi collego verso le 21 ans ha già sbrigato tutte le pratiche...
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Re:Alfred Elton Van Vogt
« Rispondi #22 data: 05 Ottobre 2011, 19:03:37 »
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"Tutto bene a Carson Plenet"   di A.E.Van Vogt  

Pubblicato originariamente nel 1959 con il titolo "The war against the Rull".
E' una fix-up novel (ossia il risultato della rielaborazione di racconti usciti precedentemente, ed il termine è stato coniato proprio da Van Vogt, come ci è stato detto puntualmente da Ansible) composta da:

- Co-Operate - or else ! '42
- The second solution '42
- The sound '50
- The green forest '49
- The Rull  '48
- Repetition (o The Gryb) '40

usciti tutti su Astounding SF.

Sembra che sia considerato il suo miglior romanzo di avventura spaziale .








********************************************************************************
Le mie impressioni:
Allora, il romanzo ha tutti i pregi ed i difetti tipici di Van Vogt e risente fortemente del processo di fix-up, difatti le 5 parti che compongono il libro sono accomunate essenzialmente dalla presenza del protagonista e dei Rull.
Come sempre, Van Vogt sa catturare l'attenzione e ti fa volare pagina dopo pagine (nonostante sia evidente come alcuni passaggi risultino forzati) mettendo in scena un'avventura kaleidoscopica.
Nel dispiegarsi della storia Van Vogt mette in scena tante situazioni slegate l'una dall'altra ma fortemente visionare, potenti. Ad esempio la parte corrispondente alla novella "The sound" non puo' non meravigliare, è una piccola lezione di come scatenare il tanto ricercato "sense of wonder" in poche frasi (riuscendoci nonostante il racconto in se non abbia nulla di eccezionale):
il Suono, la Nave ... una nave che dovrà raggiungere un'altra galassia...la galassia dei Rull, una Nave talmente grande e cosi' complessa che puo' comprenderla e guidarla solo chi è cresciuto dentro di lei...insieme a lei... la Città della Nave !


Romanzo senza pretese, se non quella di meravigliare ed intrattenere.
A me Van Vogt piace e, mediando pregi e difetti, "Tutto bene a Carson Planet" un 7 lo merita !

*******************************************************************************

Ho avuto modo di leggere "Collabora altrimenti...", racconto che (finale a parte) corrisponde approssimativamente ai primi 4 paragrafi del romanzo.
Il racconto è "spaziale e meraviglioso" alla maniera di Van Vogt, ed è incentrato sul significato, sulla dietrologia e sulla convenienza della collaborazione... appunto (erano gli anni durante i quali gli USA cominciarono a cooperare con L'URSS... ) !!
P.S.La traduzione è di R.Rambelli ed è nettamente superiore alla confusa ed imprecisa traduzione del romanzo nella versione Urania, ad opera di B.Della Frattina.
« Ultima modifica: 05 Ottobre 2011, 19:13:59 di Arne Saknussemm » Loggato
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Re:Alfred Elton Van Vogt
« Rispondi #23 data: 22 Marzo 2012, 09:38:27 »
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Le armi di Isher di Alfred Elton Van Vogt (The weapon shops of Isher, 1951)




Come "La guerra contro i Rull", anche questo romanzo è un fix-up composto da 3 storie:

-The See-Saw (1941)
-The weapon shop (1942)
-The Weapon shop of Isher (1949)

Le tre storie hanno subito qualche modifica e piccoli tagli e sono state inserite in frammenti creati ex-novo dall'autore.

Ho gia letto i 3 racconti qualche anno fà (e devo dire che "See-Saw" mi piacque molto, belli anche gli altri 2) , adesso mi cimento con il romanzo.

--------------------------------------

Bellissimo.
Certo, datato. Ma questo gli dà un aria da "favola fantascientifica".
Le ambientazioni sono molto belle, le idee sempre originali, particolari.
Molte cose vanno accettate e basta perchè Van Vogt non dà spigazioni scientifiche ma inventa a ruota libera (ed è certo meglio di tante spiegazioni pseudoscientifiche quasi incomprensibili!).
Utopia a piene mani: trasfigurazione della società americana, del capitalismo spietato, della distanza che separa i potenti dal mondo relae, dalla vita di tutti i giorni.
Frustrazione ed umiliazione del cittadino impotente che viene portato su e giu dalle onde di quel famoso mare che sta tra i dire ed il fare.

Leggere Van Vogt è sempre un'esperienza particolare...
Voto:  8
(Non vado sopra l'otto perchè il romanzo risente parecchio dell'opera di Fix-Up)
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Re:Alfred Elton Van Vogt
« Rispondi #24 data: 30 Aprile 2013, 10:36:41 »
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Hedrock l'immortale di  A.E.Van Vogt  (The weapon makers, 1947)






Secondo romanzo dello splendido ciclo di Isher, apparso a puntate nel 1943 su Astounding (a differenza de "Le armi di Isher" che è invece il risultato di un opera di fix-up).

Kaleidoscopico, vulcanico, acrobatico Van Vogt !!
Come ho scritto nel commento a "Le armi di Isher", leggere Van Vogt è sempre un'esperienza particolare !
"Hedrock" è un susseguirsi di colpi di scena, di avvenimenti spiazzanti, di trovate fantascientifiche originali ... Van Vogt ti porta in uno schiocco di dita da un bunker corazzato seminterrato allo spazio profondo, da un banale consiglio di amministrazione a città invase da uomini giganti, da intrighi di corte a viaggi nel tempo ... spettacolare !
Avrei dato 9 a questo romanzo, ma le prime 30 pagine (in tutto sono circa 200) le ho trovate lente, farraginose, il romanzo stenta a decollare ... ma superate queste prime pagine è tutta un'altra storia !
Superiore al precedente "Le armi di Isher".
Van Vogt si conferma uno dei miei autori preferiti.

Voto: 8,5

« Ultima modifica: 04 Luglio 2013, 17:25:52 di Arne Saknussemm » Loggato
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« Rispondi #25 data: 30 Aprile 2013, 10:38:02 »
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« Rispondi #26 data: 30 Aprile 2013, 11:29:25 »
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Inventore del termine "fix-up" non chè autore che ha anticipato la moderna tendenza all' "anti-narrativa" , alla vittoria dei contenuti sulla forma ... precursore !!

Ecco un interessante articolo su VV:
http://lareviewofbooks.org/article.php?type=&id=601&fulltext=1&media;=#article-text-cutpoint

dal Los Angeles Review of books
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Re:Alfred Elton Van Vogt
« Rispondi #27 data: 30 Aprile 2013, 14:48:23 »
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Se tu Arne, ti sei accostato a VV a 31 anni , io l'ho fatto a 48 con Slan, devo dire che oltre l'idea del mutante , il libro si è rivelato impossibile da leggere , forse perchè molte cose sono talmente incompatibili con la scienza, forse per la narrazione o forse solo perchè, come dice Marben, lo devi leggere da piccolo, insomma , l'approccio a questo autore è stato disastroso. Meno male che un pò di settimane fa ho trovato  il ciclo di - Le Armi di Isher - in un solo volume e da quanto leggo dai forumisti è un bel libro, sennò mi sarebbe rimasto solo Non-A  di UCZ e I Romanzi di Urania n°27 Crociera nell'infinito.
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Re:Alfred Elton Van Vogt
« Rispondi #28 data: 30 Aprile 2013, 20:17:18 »
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Perdonate il leggero OT, ma segnalo a tutti che sono da un po' in cerca del seguente volume della Elara:





In qualsiasi stato dal Lem 3,5 in su, ho messo a budget una cifra tra il 15 e i 22 eurini , se ci fosse qualcuno in grado di aiutarmi mi contatti con MP.
Perdonate ancora l'intrusione.
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Re:Alfred Elton Van Vogt
« Rispondi #29 data: 02 Maggio 2013, 10:41:17 »
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Citazione da: MILES VORKOSIGAN il 30 Aprile 2013, 14:48:23

Se tu Arne, ti sei accostato a VV a 31 anni , io l'ho fatto a 48 con Slan, devo dire che oltre l'idea del mutante , il libro si è rivelato impossibile da leggere , forse perchè molte cose sono talmente incompatibili con la scienza, forse per la narrazione o forse solo perchè, come dice Marben, lo devi leggere da piccolo, insomma , l'approccio a questo autore è stato disastroso. Meno male che un pò di settimane fa ho trovato  il ciclo di - Le Armi di Isher - in un solo volume e da quanto leggo dai forumisti è un bel libro, sennò mi sarebbe rimasto solo Non-A  di UCZ e I Romanzi di Urania n°27 Crociera nell'infinito.




Miles, ammetto di non aver mai letto "Slan" !!
O meglio...l'ho iniziato 3 volte e per un motivo o un altro non sono mai andato oltre alle prime 20 pagine...

mi permetto di dirti che oltre a "Non-A" e "Crociera nell'infinito" (che non dovresti leggere nell'edizione Urania ma in quella a traduzione di Sebastiano Fusco, ovvero UCZ o Biblio Fantascienza Fanucci o ancora Compagnia del fantastico) dovresti buttarti in primis sui suoi racconti (li trovi nei volumi golden age of SF ed alcuni anche in "Creature"-Urania-) poi su "I ribelli dei 50 soli", Il ciclo di Linn (Impero dell'atomo + stregone di Linn) e "La guerra contro i Rull"... ma poi ci sarebbero tante altre cosette...

E' vero, come diceva Marben serve un "imprinting"... ma questo imprinting non è dato solo dall'aver letto VV da piccoli, lo si acquisisce anche se da piccoli si è letto molto H.C.Andersen, Grimm e Perrault se hai amato "Alice in wonderland", se eri un avido consumatore di topolino...insomma devi avere la capacità di leggere una favola, non devi cercare riscontri scientifici in VV, non devi pensare di poter prevedere dove va a parare perchè in mezza pagina può rivoltare in mondo e trasformare i personaggi in giganti o farli sparire o mettere un punto, devi sospendere la credulità e divertirti...niente di più.

P.S. Di chi è la traduzione del volume del ciclo di Isher che hai comprato ? Se posso darti un consiglio. il ciclo di Isher DEVI leggerlo nella traduzione di Riccardo Valla, le altre traduzioni rovinano disastrosamente la lettura, sono fatte male (VV non è semplice da tradurre, da quel che mi dicono) e sono a tratti incomprensibili...
...non rovinarti un dittico così godurioso !!!
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