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Re:ristampalle « Rispondi #15 data: 16 Marzo 2013, 20:15:49 » |
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******************************************** Traduttore di: 'Fratello della Nave' di Aliette De Bodard; 'Veritas' di Robert Reed; 'La Stanza delle Anime Perdute' della Rusch. Co-traduttore di 'Santiago' di Resnick; di 'Oggi sono Paul' di Shoemaker pubblicato su Quasar, e di 'Base di Settore: Venice' della Rusch. Nel 2020 di M.D.Rivera 'Nel Buio tra le stelle' e 'Il velo delle stelle'. |
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Re:ristampalle « Rispondi #16 data: 17 Marzo 2013, 19:58:16 » |
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il mio ideale di mondo è quello dove le ristampe non esistono e gli originali sono disponibili per tutti....anche se questo toglie il fascino del pezzo raro e ciò un po' mi dispiace...sono un utopista, lo so. nel mondo reale dobbiamo fare i conti con questioni oscure: non so nulla riguardo le vicissitudini interne della collana, nè molto sulle vendite (ma immagino); che stupore mi hanno sempre fatto quei volumi anni '80 su cui è scritto "settimanale"! l'idea di ristampe alla dylan dog, della collana integrale.... avrebbe il vantaggio almeno di consentire la lettura disinvolta del romanzo ristampato senza scomodare il prezioso volumetto antico... ma significherebbe anche portare al 50% il numero delle ristampe.
la questione prezzo: c'è poco da dire... costerebbe di più, di sicuro.... ma nella migliore delle ipotesi potrebbero essere 7 euro (invece di 5,90 o 4,90)...un sacrificio che molti farebbero, e poi mondadori, che toglie la ristampa ad urania, quindi dall'economico, vorrà rimanere nell'economico e ne farà un oscar. di certo tutto si riduce, alla questione cruciale dei soldoni, come faceva notare qualcuno, altrimenti la collana non sopravviveva. la bimestralità riduce i costi, di tutti, anche un po' il piacere però. ma è sempre meglio delle ristampe!!
a den heb perdono le sue presunzioni tantopiù che sono esatte al 50%: non ho più di 50 anni, ma appartengo al club ";"; ero iscritto anni addietro, la mia partecipazione si è espressa principalmente in commenti ai libri (motivo per cui mi sono reiscritto). La centrale elettrica è, almeno nel mio immaginario, icona fantascientifica anni '50 / '60, il periodo che prediligo.
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Re:ristampalle « Rispondi #17 data: 17 Marzo 2013, 22:00:36 » |
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Citazione da: Centrale-Elettrica il 17 Marzo 2013, 19:58:16
... ma significherebbe anche portare al 50% il numero delle ristampe.
| Eravamo al 15,47% al numero 1506, solo con Urania; pensati a cosa arriviamo con le collane figlie. Forse per rientrare dai costi è quello che vuole Mondadori, non il 50% ma almeno il 35%. Wafer (quasi matematico). p.s.: notare il ;
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******************************************** Traduttore di: 'Fratello della Nave' di Aliette De Bodard; 'Veritas' di Robert Reed; 'La Stanza delle Anime Perdute' della Rusch. Co-traduttore di 'Santiago' di Resnick; di 'Oggi sono Paul' di Shoemaker pubblicato su Quasar, e di 'Base di Settore: Venice' della Rusch. Nel 2020 di M.D.Rivera 'Nel Buio tra le stelle' e 'Il velo delle stelle'. |
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Re:ristampalle « Rispondi #19 data: 18 Marzo 2013, 09:20:33 » |
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Citazione da: Lucky il 17 Marzo 2013, 22:07:16 Oh, uffa con 'sto punto e virgola. Vogliamo passare al congiuntivo? Uno dei miei nipoti, 8 anni, lo usa; con naturalezza. Sono esterrefatto Lucky
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Fantastico Lucky... i piccoli sono la nostra speranza per un futuro migliore. La mia ha 2 anni e 8 mesi, e già mi riesce a stupire per l'uso che fà dei verbi. Distingue siediti-seduto-mi seggo, pulire-pulisci-pulisco, usa bene il gerundio semplice andando-facendo-aspettando-giocando/ stiamo facendo/stiamo andando , il passato prossimo (ho mangiato, sono andata...), davvero stupefacente. L'altra sera: Io a mia figlia (La avevo in braccio): "Amore dobbiamo prendere l'asciugamano e poi andiamo in cucina" Mia moglie, dall'altra stanza: "Ci', l'asciugamano l'ho già preso io" Io: "Cosa amò? " Mia figlia: " Papà, l'asciugamano l'ha già preso TUA MOGLIE, possiamo andare. Capito ? " ... puoi immaginare le risate che mi sono fatto per quel "tua moglie" !!!
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Re:ristampalle « Rispondi #20 data: 18 Marzo 2013, 09:31:13 » |
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« Ultima modifica: 18 Marzo 2013, 09:32:25 di Edmeo Piras » |
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Re:ristampalle « Rispondi #21 data: 18 Marzo 2013, 09:46:40 » |
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La distinzione fra passato, presente e futuro è solo un'illusione, anche se ostinata. Albert Einstein |
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Re:ristampalle « Rispondi #22 data: 18 Marzo 2013, 10:14:36 » |
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Citazione da: Lucky il 17 Marzo 2013, 22:07:16 Oh, uffa con 'sto punto e virgola. Vogliamo passare al congiuntivo? Uno dei miei nipoti, 8 anni, lo usa; con naturalezza. Sono esterrefatto Lucky
| Bravo il nipotino! Assolutamente da seguire e da assecondare! Purtroppo il congiuntivo sta diventando un illustre sconosciuto. L'indicativo è il modo della certezza, mentre il congiuntivo è il modo della possibilità, eppure chi dice più "credo che sia buono" anziché "credo che è buono", oppure "se avessi i soldi andrei al cinema"; si usano le forme e i giri più strani pur di evitare l'uso corretto. Per non parlare poi dei pronomi personali "gli" e "loro"; ormai è quasi attestato "gli" al posto di "loro" al plurale: "ho visto Giovanni ed Andrea e gli ho detto...". Ai nostri tempi era un errore grave non dire "ho visto Giovanni ed Andrea e ho detto loro..." Cordialità.
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La distinzione fra passato, presente e futuro è solo un'illusione, anche se ostinata. Albert Einstein |
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Re:ristampalle « Rispondi #23 data: 18 Marzo 2013, 10:34:52 » |
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« Ultima modifica: 18 Marzo 2013, 10:38:42 di waferdi » |
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Re:ristampalle « Rispondi #24 data: 15 Aprile 2013, 15:27:14 » |
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Salve a tutti, sembra che sia stato detto tutto riguardo a questo argomento, ma voglio comunque raccontarvi la mia piccola esperienza personale. Premetto che parlo sia da lettore che da collezionista, leggo circa 60-70 libri di fantascienza all'anno da circa 25 anni e la mia riluttanza a separarmi delle cose usate mi ha portato conseguentemente a raccogliere e collezionare, in poche parole, per usare una frase di un amico comune, sono stato assimilato. Visto quanto costa leggere in tale misura in italia, il 90% dei miei acquisti è sempre stato "usato"; negli ultimi anni poi, l'usato è diventato "da collezione" causa la chiusura di parecchie delle case editrici che trattavano l'argomento. Quindi anch'io mi avvalgo delle ristampe, per esempio i cicli di Hyperion e tutti i racconti di Philip K. DICK li ho presi della collana TIF extra. Tornando a noi, due settimane fa, non avevo letto ancora questo post, ho ricevuto la mail da Mondadori (sono abbonato a Urania) in cui diceva ne cito testualmente la parte iniziale: "In considerazione delle numerose richieste pervenute dai nostri lettori ecc ecc". Essendo di un'opinione diversa, ho ritenuto giusto chiamare la redazione e dopo aver profuso elogi per le pubblicazioni del 2012, ho esposto il mio punto di vista, cioè che la collana madre a mio avviso dovrebbe puntare agli inediti piuttosto che alle ristampe. La signorina con cui ho parlato mi ha ribadito che la decisione era dovuta alle richieste dei lettori e che la differente opinione sarebbe stata presa in considerazione insieme alle eventuali altre simili. ... Ora leggendo i vostri interventi mi sono reso conto di alcune cose.
La prima e più lampante fra tutte è di essere al quanto ingenuo, e dico "ingenuo" consapevole di usare un eufemismo, è non è la prima volta!!: due anni fa alla Fiera del libro usato di milano ho scoperto che due ore prima dell'apertura al pubblico, alcuni espositori facevano il giro delle bancarelle non specializzate nel campo per raccattare la fantascienza a poco prezzo e poi rivenderla loro ai loro prezzi. Quando ho esposto il mio disappunto ai suddetti (Ero un tantino in disaccordo sulla faccenda), mi hanno risposto "è sempre stato così". ... e mi sono cadute le... "braccia" per terra. Ovviamente anche in quel caso ho chiamato i responsabili e mi hanno risposto che controllare che ciò non avvenga è praticamente "impossibile" (termine che da lettore di fantascienza mi è difficile da digerire). Ma questa è un'altra storia...
La seconda, è che è vero: "Al peggio non vi è mai fine", ovvero come ha detto qualcuno, la prospettiva di un'uscita bimestrale o di una più terrificante chiusura della collana, porta ad accontentarsi di ciò che abbiamo e tenercelo stretto... Ma non è anche vero che "la paura uccide la mente"? (come dice Frank Herbert). Ora, potrò anche assere ingenuo (ma preferisco ritenermi un sognatore e chi legge fantascienza lo è), terrei per buono ciò che mi ha detto la redazione e proporrei di inviare una mail per conoscenza alla mondadori, con una raccolta firme, di tutti quelli che come me, Centrale-Elettrica, ecc. pensano che La collana Madre dovrebbe pubblicare solo inediti. Per male che possa andare, continueranno per la propria strada, ma se quello che han detto è vero, una raccolta firme da parte di una comunità numerosa come la nostra, potrebbe avere il suo peso. Come ho detto alla signorina della redazione, in questo momento di difficoltà editoriale, Urania rappresenta il Presente ed è il FUTURO! Quindi, per rispondere a Centrale-Elettrica: io dico Si, facciamo qualcosa! Tony
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Re:ristampalle « Rispondi #25 data: 15 Aprile 2013, 21:16:52 » |
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Citazione da: Tony Lee il 15 Aprile 2013, 15:27:14 Salve a tutti, sembra che sia stato detto tutto riguardo a questo argomento, ma voglio comunque raccontarvi la mia piccola esperienza personale. Premetto che parlo sia da lettore che da collezionista, leggo circa 60-70 libri di fantascienza all'anno da circa 25 anni e la mia riluttanza a separarmi delle cose usate mi ha portato conseguentemente a raccogliere e collezionare, in poche parole, per usare una frase di un amico comune, sono stato assimilato. Visto quanto costa leggere in tale misura in italia, il 90% dei miei acquisti è sempre stato "usato"; negli ultimi anni poi, l'usato è diventato "da collezione" causa la chiusura di parecchie delle case editrici che trattavano l'argomento. Quindi anch'io mi avvalgo delle ristampe, per esempio i cicli di Hyperion e tutti i racconti di Philip K. DICK li ho presi della collana TIF extra. Tornando a noi, due settimane fa, non avevo letto ancora questo post, ho ricevuto la mail da Mondadori (sono abbonato a Urania) in cui diceva ne cito testualmente la parte iniziale: "In considerazione delle numerose richieste pervenute dai nostri lettori ecc ecc". Essendo di un'opinione diversa, ho ritenuto giusto chiamare la redazione e dopo aver profuso elogi per le pubblicazioni del 2012, ho esposto il mio punto di vista, cioè che la collana madre a mio avviso dovrebbe puntare agli inediti piuttosto che alle ristampe. La signorina con cui ho parlato mi ha ribadito che la decisione era dovuta alle richieste dei lettori e che la differente opinione sarebbe stata presa in considerazione insieme alle eventuali altre simili. ... Ora leggendo i vostri interventi mi sono reso conto di alcune cose.
La prima e più lampante fra tutte è di essere al quanto ingenuo, e dico "ingenuo" consapevole di usare un eufemismo, è non è la prima volta!!: due anni fa alla Fiera del libro usato di milano ho scoperto che due ore prima dell'apertura al pubblico, alcuni espositori facevano il giro delle bancarelle non specializzate nel campo per raccattare la fantascienza a poco prezzo e poi rivenderla loro ai loro prezzi. Quando ho esposto il mio disappunto ai suddetti (Ero un tantino in disaccordo sulla faccenda), mi hanno risposto "è sempre stato così". ... e mi sono cadute le... "braccia" per terra. Ovviamente anche in quel caso ho chiamato i responsabili e mi hanno risposto che controllare che ciò non avvenga è praticamente "impossibile" (termine che da lettore di fantascienza mi è difficile da digerire). Ma questa è un'altra storia...
La seconda, è che è vero: "Al peggio non vi è mai fine", ovvero come ha detto qualcuno, la prospettiva di un'uscita bimestrale o di una più terrificante chiusura della collana, porta ad accontentarsi di ciò che abbiamo e tenercelo stretto... Ma non è anche vero che "la paura uccide la mente"? (come dice Frank Herbert). Ora, potrò anche assere ingenuo (ma preferisco ritenermi un sognatore e chi legge fantascienza lo è), terrei per buono ciò che mi ha detto la redazione e proporrei di inviare una mail per conoscenza alla mondadori, con una raccolta firme, di tutti quelli che come me, Centrale-Elettrica, ecc. pensano che La collana Madre dovrebbe pubblicare solo inediti. Per male che possa andare, continueranno per la propria strada, ma se quello che han detto è vero, una raccolta firme da parte di una comunità numerosa come la nostra, potrebbe avere il suo peso. Come ho detto alla signorina della redazione, in questo momento di difficoltà editoriale, Urania rappresenta il Presente ed è il FUTURO! Quindi, per rispondere a Centrale-Elettrica: io dico Si, facciamo qualcosa! Tony
| Mi sembra evidente che alla signorina con cui hai parlato della fantascienza non frega niente, e che ti ha ripetuto a pappagallo le bugie che altri le hanno detto di ripetere. E' il suo lavoro d'altronde (magari deve rispondere per ogni testata da Donna Moderna ai Classici del Giallo). Purtroppo il mondo è anche fatto così.
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Re:ristampalle « Rispondi #26 data: 15 Aprile 2013, 21:16:53 » |
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Citazione da: Tony Lee il 15 Aprile 2013, 15:27:14 Salve a tutti, sembra che sia stato detto tutto riguardo a questo argomento, ma voglio comunque raccontarvi la mia piccola esperienza personale. Premetto che parlo sia da lettore che da collezionista, leggo circa 60-70 libri di fantascienza all'anno da circa 25 anni e la mia riluttanza a separarmi delle cose usate mi ha portato conseguentemente a raccogliere e collezionare, in poche parole, per usare una frase di un amico comune, sono stato assimilato. Visto quanto costa leggere in tale misura in italia, il 90% dei miei acquisti è sempre stato "usato"; negli ultimi anni poi, l'usato è diventato "da collezione" causa la chiusura di parecchie delle case editrici che trattavano l'argomento. Quindi anch'io mi avvalgo delle ristampe, per esempio i cicli di Hyperion e tutti i racconti di Philip K. DICK li ho presi della collana TIF extra. Tornando a noi, due settimane fa, non avevo letto ancora questo post, ho ricevuto la mail da Mondadori (sono abbonato a Urania) in cui diceva ne cito testualmente la parte iniziale: "In considerazione delle numerose richieste pervenute dai nostri lettori ecc ecc". Essendo di un'opinione diversa, ho ritenuto giusto chiamare la redazione e dopo aver profuso elogi per le pubblicazioni del 2012, ho esposto il mio punto di vista, cioè che la collana madre a mio avviso dovrebbe puntare agli inediti piuttosto che alle ristampe. La signorina con cui ho parlato mi ha ribadito che la decisione era dovuta alle richieste dei lettori e che la differente opinione sarebbe stata presa in considerazione insieme alle eventuali altre simili. ... Ora leggendo i vostri interventi mi sono reso conto di alcune cose.
La prima e più lampante fra tutte è di essere al quanto ingenuo, e dico "ingenuo" consapevole di usare un eufemismo, è non è la prima volta!!: due anni fa alla Fiera del libro usato di milano ho scoperto che due ore prima dell'apertura al pubblico, alcuni espositori facevano il giro delle bancarelle non specializzate nel campo per raccattare la fantascienza a poco prezzo e poi rivenderla loro ai loro prezzi. Quando ho esposto il mio disappunto ai suddetti (Ero un tantino in disaccordo sulla faccenda), mi hanno risposto "è sempre stato così". ... e mi sono cadute le... "braccia" per terra. Ovviamente anche in quel caso ho chiamato i responsabili e mi hanno risposto che controllare che ciò non avvenga è praticamente "impossibile" (termine che da lettore di fantascienza mi è difficile da digerire). Ma questa è un'altra storia...
La seconda, è che è vero: "Al peggio non vi è mai fine", ovvero come ha detto qualcuno, la prospettiva di un'uscita bimestrale o di una più terrificante chiusura della collana, porta ad accontentarsi di ciò che abbiamo e tenercelo stretto... Ma non è anche vero che "la paura uccide la mente"? (come dice Frank Herbert). Ora, potrò anche assere ingenuo (ma preferisco ritenermi un sognatore e chi legge fantascienza lo è), terrei per buono ciò che mi ha detto la redazione e proporrei di inviare una mail per conoscenza alla mondadori, con una raccolta firme, di tutti quelli che come me, Centrale-Elettrica, ecc. pensano che La collana Madre dovrebbe pubblicare solo inediti. Per male che possa andare, continueranno per la propria strada, ma se quello che han detto è vero, una raccolta firme da parte di una comunità numerosa come la nostra, potrebbe avere il suo peso. Come ho detto alla signorina della redazione, in questo momento di difficoltà editoriale, Urania rappresenta il Presente ed è il FUTURO! Quindi, per rispondere a Centrale-Elettrica: io dico Si, facciamo qualcosa! Tony
| Mi sembra evidente che alla signorina con cui hai parlato della fantascienza non frega niente, e che ti ha ripetuto a pappagallo le bugie che altri le hanno detto di ripetere. E' il suo lavoro d'altronde (magari deve rispondere per ogni testata da Donna Moderna ai Classici del Giallo). Purtroppo il mondo è anche fatto così.
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Re:ristampalle « Rispondi #27 data: 29 Aprile 2013, 11:32:54 » |
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Re:ristampalle « Rispondi #28 data: 23 Maggio 2013, 14:02:21 » |
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A Tony Lee: Grazie. Grazie delle tue parole e del tuo supporto. Ne ho bisogno. E sono d'accordo sul fare qualcosa. Anzi ti chiedo e chiedo a chi la pensa come noi di aiutarmi, aiutarci, in questa impresa fantascientifica, è fantascientifico riuscire a spuntarla vero?
Personalmente sto agendo. Agisco sul blog di urania sotto il nome di "arrabbiato" (non sia un mistero, e mi avranno riconosciuto dai punti e virgola). Il mio penultimo post è stato "censurato", "rimosso", e non ne capisco il motivo, sono sempre corretto nella forma, immagino di essere stato troppo pungente nei contenuti.
In ogni caso, invito Tony, e tutti gli altri a muovere GUERRA ALLE RISTAMPE, dandomi man forte nel sostenere sul blog la nostra opinione. NON SCORAGGIATEVI! Insistete! Non mi lasciate solo.
Non intendo rompere le scatole (come forse la redazione di urania teme), ma nemmeno venire azzittito (censurato) o fatto passare per quello con le pretese assurde.
Quindi esprimete tutti voi che siete di tale opinione, il vostro orrore e malcontento nei confronti di OGNI ristampa, sul blog di urania, nonchè esprimendo ogni volta che si possa fare, la predilezione per gli INEDITI.
Se saremo uniti in quest'intervento, forse capiremo se siamo tanti da farci ascoltare, e forse ci ascolteranno pure.
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