Scateniamoci, caro Miles. Te la sarai voluta. Il linea di stretto principio, al quale comunque si torna sempre, innanzi tutto, per essere tale, occorre che la SF sviluppi un oggetto, un fenomeno, un'idea del mondo presente, lo porti all'eccesso e e ci costruisca un mondo attorno.
L'elemento attuale da mettere a fuoco e da sviluppare è di preferenza tecnologico, ma questo non è strettamente necessario. 1984 è SF.
In secondo luogo, che la componente umana non vada perduta, neppure se serve soltanto come biglietto per attraversare questo mondo futuro (futuro ? Sì, anche se a poca distanza dal presente, perchè è da questo che si sviluppa). Certo, questo è inevitabile, se vogliamo far parlare i personaggi. Ma devono essere tutti umani con valori umani, positivi o negativi. Anche i Tull lo sono, anche gli automi
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Infine lo stile, che non sta soltanto nell'usare frase semplici oppure complicate, approfondire il carattere dei personaggi o semplicemente enumerarli, descrivere ambienti e fatti con un tratto di penna oppure indulgere in mille dettagli. Lo stile è la scelta del tema, che non deve necessariamente essere originale, e il suo svolgimento che deve essere coerente ma non limitato. Una volta creato un mondo, bisogna attenersi alle sue leggi fisiche, altrimenti il risultato è vaneggiamento, non SF.
Bisogna avere qualcosa da dire anche se l'hanno già detto gli altri, ma dirlo bene, senza trucchi e senza pasticci e senza conigli estratti dal cappello, come si usa per i romanzi gialli. Non fantasy, non interpretazione storica forzata, non immagini slegate o problemi senza soluzione (beh, questo sì, ma non in senso esistenziale...)
Era Gunn o qualcuno citato da lui ? Gli scrittori di SF si dividono in due categorie: quelli che non hanno idee ma sanno scrivere, e quelli che hanno idee ma non sanno scrivere. Crudele, ma serve a spiegare, per esempio il grande successo dei racconti brevi, che forse ora si sperdono fra le lunghe saghe e le epopee, tra l'altro niente affatto nuove.
Un buon tema può anche non essere strettamente tecnologico, e in fondo è sempre lo sviluppo di un'aspirazione.
Per esempio, La Guerra al Grande Nulla non è SF tecnologica. E quante volte nella storia si sono bruciati libri (e scrittori) con grande orgoglio e senso morale in tanti auto da fè. Fahrenheit 451 è nato millenni fa con la sola tecnologia di una fascina di rami secchi e analogamente è sempre riapparso, fino ad appoggiarsi alla casa-TV interattiva a tutta parete e alla sua misera elettronica, per crollare poi sconfitto davanti a un atto mentale di volontà e di memoria, semplice e antico come Cromagnon
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E' sera, ora di cena, e non c'è più lo spazio per continuare il discorso in un solo messaggio
. Ma sopratutto non so se ti interessa. Caro Miles, ti ringrazio per l'eventuale risposta.
Spero che tu non sia d'accordo su queste due cose (così potremo scatenarci meglio).
Klaatu barada nikto (sembra russo, ma vuol dire: passa una buona estate)
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