Citazione da: bibliotecario il 02 Dicembre 2009, 12:46:55

Citazione da: TRIFIDE-GT il 02 Dicembre 2009, 10:42:36 Moderatori: spostate questa discussione OT in un apposito spazio, lasciate libero "e-doll! ", sta soffocando! Non per dire ....ma saresti Amministratore Supremo, puoi pure spostare

Frate dei miei stivali!
Ci ho provato a spostare i pezzi ma pesava troppo...e poi il Maxnaldo si è dimenticato di rimettermi i pulsanti "fine di mondo", sono Admin di ogni cosa ma non del forum!

Come Tiranno sono incredibilmente in ribasso...

Caro Gundam, conoscendo le tue letture e i tuoi gusti, non puoi immaginare quanto mi ha fatto piacere che anche a te il libro sia piaciuto (non sono parente di Verso, ho solo apprezzato anch'io il romanzo e sono un sostenitore della SF italiana).

PS1: Mi scuso con tutti per la totale inutilità di questo post...ma mi è venuto...

PS2: Quanto sopra non significa che non continui a stimare gusti e recensioni del grande Maxpullo...

Volevo tralasciare di postare ma poi ci ho ripensato ed eccomi qua.

Purtroppo non sono riuscito ad andare oltre la pagina 43, non sono in grado di spiegarlo bene come l'amico Maxpullo o Darkyo od altri, permettetemi di “rubare” citazioni di amici dove rispecchiano il mio pensiero, per dare una giustificazione all’interruzione della lettura. (non sono capace a quotare le citazioni sul mio post, p.f. Freesmo dimmi come si fa inviandomi un messaggio diretto)

……mi ritengo un lettore di genere, dalla cultura media, e mi aspetto da un libro di Fs che mi faccia passare un paio d'ore in totale relax con una storia appassionante e coinvolgente, non faccio dei libri che leggo un analisi critica approfondita, quindi quando ho letto certi capitoli del libro, sono rimasto un po’ perplesso, magari non è il mio genere di FS…..(citazione dal Bibliotecario


…..ho provato a leggerlo ma oramai sono diventato selettivo e per una mia forma mentis, sicuramente discutibile ma non ci posso fare nulla, se un libro non parte bene purtroppo non ha speranze e finisce abbandonato (almeno momentaneamente, in attesa di una prova d'appello)……non sopporto la narrazione in terza persona perché mi costringe a tenere aperte continue parentesi mentali senza potermi concentrare sulla storia e sui personaggi, devo avere dialoghi continui per farmi un'idea personale dei protagonisti, me li devo costruire e sentire dentro, invece con questa narrazione asettica e troppo descrittiva mi scatta una specie di tarlo che mi indispone......
Con sole 18 pagine all'attivo non è giusto dare un voto, semplicemente non è scritto come piace a me...troppo faticoso e dispersivo

Magari in un altro momento lo riprendo……(citazione dal Trifide)


......la curiosità di verificare di persona alcuni temi dibattuti fra Maxpullo e l'Autore ha fatto si che sia riuscito ad andare ben oltre il numero di pagine.... nonostante questo purtroppo mi devo ascrivere al partito di quelli che hanno abbandonato prematuramente E-Doll, nonostante sia una pratica che detesto (pur credendo fermamente ai "Diritti imprescrittibili del lettore" codificati da Pennac).

Speravo di poter parlare anch'io del libro accogliendo l'invito dell'Autore, purtroppo non posso che limitarmi ai motivi che mi hanno "stroncato", nonostante le mie migliori intenzioni, e posso solo quindi dare la mia impressione sui due punti. <o:p></o:p>

Lo stile, per il mio gusto, è risultato in effetti "pesante e faticoso"... (non me ne voglia l'Autore, ma Dune e Snow Crash li ho divorati a suo tempo, se questi ritiene essere validi campioni dello stile cui ascriverebbe la sua opera).

La trama... ovviamente non posso esprimere un giudizio non avendo terminato il romanzo, ma posso certo confermare che la partenza lenta è stata determinante nel condizionare la mia resa "incondizionata".

Ma soprattutto... avrei "retto" una trama lenta (forse anche immobile) se la narrazione fosse stata più... "leggera"? Così come avrei tenuto botta se il peso dello stile fosse stato attenuato da una trama un po' meno lenta... Ma il combinato disposto di questi due aspetti (che peraltro spesso risultano connessi fra loro) è stato, per me, letale, togliendo ogni interesse alla lettura.

Grazie comunque a Francesco per aver non solo accettato ma addirittura provocato, stimolato e sostenuto il confronto sul suo romanzo…….(citazione di THX-1138)

Saluti

Remotino

L'URL non funziona, ho provato a incollare il permalink , ma niente da fare, temo per colpa dell'apostrofo presente.

Dovrebbe essere questo:
http://retroguardia2.wordpress.com/2009/12/18/storia-contemporanea-n-26-l'umanoide-e-la-ragazzina-francesco-verso-e-doll/

Però basta cercare "retroguardia panella e-doll" e salta fuori.
Purtroppo non conosco la pubblicazione "Retroguardia", comunque complimenti, una recensione approfondita e largamente positiva.

Ho finito anch'io di leggere E-doll pochi giorni fa. Innanzitutto vorrei fare i complimenti a Francesco Verso per il Premio Urania, traguardo prestigioso per ogni scrittore.
Riguardo al romanzo, il mio giudizio è abbastanza positivo, poiché mi sembra che l'estrapolazione di una particolare caratteristica della società, quella dell'assolutizzazione del sesso come valvola di sfogo dell'aggressività umana (però a pagamento), sia abbastanza fantascientifica da rispettare i canoni di una collana come Urania.
Ho trovato il linguaggio un po' ampolloso nel descrivere gli stati d'animo dei personaggi, e solo a tratti crudo nel descrivere certi atteggiamenti nei rapporti sessuali. Ogni passaggio però era funzionale alla storia e in quella fattispecie il linguaggio crudo era secondo me necessario per rendere meglio le sensazioni dei protagonisti.
Mi è sembrato un po' poco approfondito il personaggio del commissario, forse troppo preda dei suoi istinti, e un po' poco sentita da parte mia la "paternalità" di Angel nei confronti di Maya.
L'idea di fondo, quella del robot super-sofisticato che può rappresentare (anche se odiato) una nuova fase evolutiva dell'umanità (vedi canoni del postumanesimo di cui Verso si fa portavoce), mi è parsa comunque brillante e meritava un maggiore spazio nel romanzo.
Bella e inusuale l'idea dell'ambientazione russa.

Citazione da: Xabaras36 il 29 Novembre 2009, 13:44:11

Mi spiace constatare che si continua a non parlare del libro. Vi prego quindi, se possibile, di intervenire in questo thread limitatamente all'oggetto del thread stesso.   (...)

       Den Heb

Citazione da: Xabaras36 il 04 Gennaio 2010, 10:42:17

(...) Posso chiederti quali sono i personaggi che a tuo avviso scompaiono dalla scena? Forse Gankin viene lasciato in sospeso per qualche capitolo per poi ricomparire verso il finale del romanzo. (...)

Ciao Nottolone, le tue parole mi sono molto gradite, lo sforzo di raccontare una storia con degli androidi come protagonisti ma con un sapore diverso dal solito e' stato il motivo principale che mi ha spinto a scrivere e-Doll. Avevo questi due temi enormi, quali il robot e il sesso che volevo congiungere in un modo che avesse delle peculiarita'.
Sono contento che le vicende narrate e le soluzioni che ho ipotizzato ti abbiano reso la lettura interessante.
Il tuo commento mi ripaga di un paio di anni di studio e di altrettanti di scrittura e revisione.
Per quanto riguarda lo stile, so che deve essere migliorato e affinato. Sto lavorando alacremente per ridurre i "deragliamenti" retoci e le intromissioni autoriali che nuocciono non poco allo scorrimento della vicenda.
Sull'uso del tempo, sarebbe interessante discuterne in quanto ogni declinazione temporale e soggettiva (presente-passato, prima o terza persona) ha sia vantaggi che svantaggi.
A tale proposito vorrei chiederti perche' pensi che il presente sottragga pathos e fascino alla narrazione?
Pensa che il mio primo romanzo Antidoti umani, l'ho scritto al passato e poi durante un corso di scrittura mi hanno fatto notare che si perde di pathos, (in quanto ci si allontana dall'azione e la distanza tra scrittore e vicenda e' mediata dal fattore tempo).
Cosi ho volto 420 pagine al presente!
Ho scritto e-Doll in terza persona ma al presente per questo stesso motivo.
Il mio terzo romanzo sta finendo di essere scritto in prima persona e al presente.
Forse e' una tendenza del momento. O forse e' un elemento che molti mediano dal cinema.
Dal punto di vista della scrittura il passato consente maggiore liberta' di azione, un narratore onniscente che vede lo svolgersi dei fatti sa esattamente ogni dettaglio della vicenda, puo' andare avanti anticipando o indietro con le digressioni. Mentre uno interno in prima persona e' costretto a far uso dei soli sensi e al massimo puo' usare la digressine mentre per l'anticipazione deve limitarsi a supporre.
E' sicuramente un tema importante che non ha un'unica  soluzione. Secondo il mio parere, dipende molto da quanto il narratore si sente "dentro" la vicenda e quanto vuole essere la "voce narrante" della storia.
Ottimo spunto di discussione...