A conferma di quanto anticipato dal Vafer, vi accludo il testo dell'ultima newsletter di Elaradello scorso 3 febbraio;
Notizie drammatiche
su Ugo Malaguti
Cari amici lettori,
siamo a lanciare un urgente e disperato appello a tutti coloro, e ce ne sono tra voi, mlgrado la marea di indifferenza, di superficialità, di grettezza che oggi rappresenta la maggioranza del nostro sistema di vita, che hanno seguito con partecipazione, ma forse senza rendersi conto esattamente dei suoi contorni, il dramma di vita che ha sconvolto Ugo Malaguti e la sua famiglia in un anno maledetto, il 2013, nel quale Ugo non ha potuto lavorare per seguire i problemi famigliari e finanziari che lo hanno portato più volte sull'orlo di un crollo totale e devastante
Il destino, purtroppo, ha operato la sua ultima beffa. Proprio nel momento in cui Ugo e sua moglie avevano finalmente risolto i problemi più gravi, trasferendosi in un nuovo appartamento, con la possibilità di avere un anno nel quale ricostruire la propria vita e riprendere il normale lavoro, il fisico provato da mesi di veglia, di sforzi fisici, di tensioni morali, ha improvvisamente ceduto.
Gabri, la moglie di Ugo, che è anche colei che per trent'anni ha curato le comunicazioni, il sito, la corrispondenza, la messa in lavorazione di editoriali e Newsletters, e tutta quella sezione di lavoro così importante per le case editrici nelle quali ha lavorato, dalla Perseo a Elara, già sofferente per una grave patologia gastrica e ossea, si è improvvisamente aggravata, e ora si trova costretta a letto, ha perso oltre 25 chili di peso, non è in grado di alimentarsi, e si trova in un drammatico rischio dei valori vitali, che può essere affrontato solo con un immediato ricovero in una struttura specializzata che, con un delicato intervento, può salvarle la vita e avviare un recupero solo se questo avverrà in brevissimo tempo.
Ugo, costretto a non uscire più di casa per assisterla, è a sua volta a rischio. L'ultimo controllo specialistico gli accorda poco più di un mese, periodo che potrebbe essere più breve per lo stress cui è sottoposto, prima che l'ostruzione delle carotidi che da due anni dovrebbe essere sbloccata chirurgicamente non gli produca un ictus o peggio, e su questo i medici sono stati molto chiari, Ugo è a rischio non solo della vita, ma soprattutto di rimanere paralizzato e incapace, e non superare il mese di febbraio.
Da soli, senza più parenti e amici, con tutto il denaro consumato dagli eventi del 2013, Ugo e Gabri non hanno scelta. Ugo non può curarsi e lasciare da sola sua moglie, senza denaro per curarsi, senza la possibilità di muoversi, e sua moglie non può assisterlo e aiutarlo come ha sempre fatto in passato.
Si tratta adesso di salvare la vita di due persone che hanno dato tantissimo a tutti noi, e che stanno vivendo una situazione tremenda, con rischi immediati che questa volta riguardano la sopravvivenza fisica e non più altri problemi.
Noi di Elara abbiamo fatto, nel 2013, tutto quello che era umanamente possibile per aiutare Ugo e sua moglie, sia a titolo di casa editrice, sia a titolo personale da parte dei soci.
In questo non siamo stati molto aiutati dagli appassionati che parevano più legati al nome di Ugo, ai quali pure ci si era rivolti nella speranza di un sussulto di generosità e di partecipazione umana nei confronti di coloro che per tanti anni hanno cercato di alimentare i sogni e la passione di tante persone. Molte parole di solidarietà, molte dichiarazioni di affetto, ma in concreto le varie sottoscrizioni hanno portato meno del 10% di quello che sarebbe stato necessario per aiutare i nostri amici, e quindi il 90% si è rivelato un obiettivo troppo alto per le nostre sole forze.<o:p></o:p>
Ora l'odissea di Ugo sta rapidamente precipitando verso la fine, ed è quindi il momento, finché ne esiste la possibilità, di adoperarci tutti, ciascuno nei propri limiti, perché un finale che sembra già tragicamente scritto sia diverso da quello che sarebbe senza il nostro intervento.<o:p></o:p>
La straordinaria fibra di Ugo e di sua moglie, la loro capacità di sopportare ogni colpo avverso, la forza con cui hanno saputo sempre combattere contro la disperazione, non devono trarci in inganno. Ora la loro vita e il loro futuro sono in gioco. Lo sono adesso, e per quanto esistano concrete possibilità di salvarli, queste dipendono dalla loro forza, dalla loro resistenza ma, ancora una volta, dal drammatico problema finanziario che è alla base, non per loro colpa, di tutto ciò che è accaduto.
Senza risorse di lavoro, senza nemmeno la possibilità di comunicare, sia Gabri che Ugo hanno bisogno di cure immediate. Queste cure sono costose. A iniziare da un necessario e immediato ricovero per interrompere la spirale che sta consumando Gabri, e che deve avvenire immediatamente, finché si è in tempo.
Curarsi senza risorse è impossibile. Per ottenerle, siamo tutti mobilitati. Solo la nostra generosità, il nostro sacrificio, magari anche piccolo ma immediato, possono impedire che una storia lunga e coraggiosa finisca ora, trascinando via due persone meravigliose, e lo diciamo per averli conosciuti e frequentati.
Il mondo della fantascienza è spesso in Italia meschino, ipocrita, aridamente gretto. Si massacrano e non si aiutano le persone migliori quando ne hanno bisogno, salvo poi dare sfogo all'ipocrisia quando queste ci lasciano. È accaduto ai suoi più grandi esponenti, che diventano bravi, insostituibili, meravigliosi solo quando lasciano questo mondo, per poi essere dimenticati nel giro di pochi giorni.
La forza, il coraggio, la resistenza di Ugo e Gabri ci hanno spiazzati. Loro resistono in condizioni impossibili, non ci danno l'alibi di non sapere, ci ricordano che l'aiuto in tempo è più importante di qualsiasi ipocrita lutto postumo.
Sappiamo che tra voi, oltre a tanti che non si preoccupano né si occupano dei problemi altrui, ci sono molte persone di cuore e di generosità, magari un po' lente a capire e a reagire.
È questo il loro momento.
Dobbiamo salvare Ugo e Gabri ora.
Per farlo, dobbiamo dare a entrambi quel minimo di risorse che permetta loro di pagarsi immediatamente le cure necessarie, e salvare la vita.
I due modi per aiutarli sono questi:
1) Un versamento su Postepay no. 4023 6006 5038 9002 intestato a UGO MALAGUTI (CF MLGGUO45L21A944E) – inseriamo il codice fiscale di Ugo perché è richiesto per le ricariche effettuate presso le tabaccherie;
2)Un bonifico sul conto corrente della CASSA DI RISPARMIO DI FERRARA intestato a UGO MALAGUTI – IBAN IT85 R 06155 02402 000000000278.
Non sappiamo se i nostri sforzi congiunti ci restituiranno due protagonisti essenziali in tempi ragionevoli. Il loro posto è ancora tra noi, non appena saranno in grado di occuparlo, e per questo con il cuore pieno di fiducia aspettiamo ancora, prima di dover cambiare totalmente le nostre impostazioni.
È l'ultima battaglia che Ugo e Gabri combattono. Per quanto la situazione sia tremenda, ancora ci sono possibilità di salvarli, di riportarli a un livello di vita accettabile, di non perdere il loro coraggio, il loro lavoro, la loro abnegazione, il loro entusiasmo.
Tutto il resto conta poco. O meglio, nulla.
Elara