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Home Forum | La Fantascienza e gli altri generi... | La Fantascienza in Generale | Discussione: Il Paradiso della Fantascienza «prec succ»
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  Autore  Discussione: Il Paradiso della Fantascienza  (letto 12152 volte)
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Re:Il Paradiso della Fantascienza
« Rispondi #15 data: 23 Marzo 2010, 07:53:41 »
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Satana disse. A lui l’antico An-Arca
Rispose in voci smozzicate e volto
Senza figura: “So… chi… sei… straniero”
(II, vv. 988ss)

Il Caos è un’entità indefinibile, indescrivibile, ottusa e digrignante, che abita nelle tenebre esterne alle leggi dell’universo, minacciando di distruggere tutto ciò che esiste. Molto probabilmente ha ispirato il dio Azathoth di Lovecraft.

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Re:Il Paradiso della Fantascienza
« Rispondi #16 data: 24 Marzo 2010, 07:14:51 »
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Questo mondo sospeso, di grandezza
Da stella minima, presso la luna
(II, vv. 1.052-1.053)

Descrizione della Terra vista dallo spazio.
Non è la prima volta nella storia della letteratura, però: lo aveva già fatto Dante.




Notare l'area al centro del globo. È proprio lì che atterrerà Satana: in Armenia.
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Re:Il Paradiso della Fantascienza
« Rispondi #17 data: 25 Marzo 2010, 07:33:35 »
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Tu santa, primogenita del Cielo,
Luce, raggio co-eterno dell’Eterno
– Per così dire. Perché Dio è luce
(III, vv. 1-3)

Tra i versi più celebri e più dibattuti di PL.
Nel Medioevo (Robert Grosseteste, Dante ecc.) e poi fino a Milton, non c’era distinzione tra la luce fisica e la luce “spirituale”. Si trattava di diverse gradazioni di uno stesso fenomeno, il che creava una profonda unità cosmica, da Dio alle forme viventi; come Eywa e la bioluminescenza su Pandora, del resto.
Sarà purtroppo il Pietismo del Settecento a dare un valore puramente sentimentale alla “luce interiore”, scollegandola da quella naturale. Però ancora Hegel, all’inizio dell’Ottocento, collega in un unico processo la luce visibile, la costituzione dell’organismo, l’intelligenza.

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Re:Il Paradiso della Fantascienza
« Rispondi #18 data: 25 Marzo 2010, 08:11:50 »
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Citazione da: dhr il 23 Marzo 2010, 07:53:41


Satana disse. A lui l’antico An-Arca
Rispose in voci smozzicate e volto
Senza figura: “So… chi… sei… straniero”
(II, vv. 988ss)

Il Caos è un’entità indefinibile, indescrivibile, ottusa e digrignante, che abita nelle tenebre esterne alle leggi dell’universo, minacciando di distruggere tutto ciò che esiste. Molto probabilmente ha ispirato il dio Azathoth di Lovecraft.




La figura allegata, perfetta come illustrazione de "La casa delle streghe" di Lovecraft,  non può che farmi osservare un fatto curioso: come il flauto, i liuto o altri strumenti a fiato siano molto spesso associati ad entità maligne o a sventure.
In Lovecraft, ad esempio, il suono dei flauti accompagna i sogni febbrili proprio del protagonista de "La casa delle streghe" nel suo vagare nelle dimensioni del male, mentre lo stesso Nyarlathothep è annunciato dal pigolio di flauti.
Anche Simak si abbandonò per una volta al malinconico e terribile fascino di questo strumento immaginando un non meglio specificato "Pifferaio triste", messaggero di sventure nel suo celebre e fantasioso "Pellegrinaggio vietato", mentre sempre uno strumento a fiato, il piffero, serve sia per scacciare i topi che per incantare i bambini nella celebre fiaba sulla città di Hamelin.
Lo stesso dio Pan, al pari dei satiri della mitologia classica, utilizza di preferenza questo strumento...
E' come se lo zufolare di un piffero producesse la giusta accordanza di note per suscitare brividi, incantare ed evocare immagini grottesche e bizzarre.
Magari è solo un caso, ma quando Gilman sogna di precipitare nel caos primigenio delle dimensioni aliene e di scivolare al cospetto di quello che forse è Azathoth, il suono che sente è il pigolio di un flauto, non le note di un violino o le percussioni di una batteria... e non ci avevo mai fatto caso o trovato nulla di strano, trovandola una cosa pefettamente naturale e scontata... ma riflettendoci bene, non c'è in effetti un motivo logico perchè debba essere così...
« Ultima modifica: 25 Marzo 2010, 08:13:38 di maxpullo » Loggato
Un tempo questo forum era tutta campagna...
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Re:Il Paradiso della Fantascienza
« Rispondi #19 data: 25 Marzo 2010, 09:53:38 »
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Citazione da: maxpullo il 25 Marzo 2010, 08:11:50

un fatto curioso: come il flauto, i liuto o altri strumenti a fiato siano molto spesso associati ad entità maligne o a sventure.
In Lovecraft, ad esempio, il suono dei flauti (...)


In Lovecraft, la suggestione può arrivare da Milton; vedi sopra, processione infernale al suono dei flauti. Questo però si limita a spostare il problema, non lo risolve: perché quello strumento e non altri?
A un corso di Musicologia, anni fa, insegnavano appunto la "tecnica di commutazione", cioè: se lo stesso brano viene eseguito da strumenti diversi, se cambia "timbro", l'effetto psicologico rimane lo stesso? Assolutamente no.
Così, il fascino dei flauti è così potente e ammaliante da farci dimenticare che... nel vuoto in cui abita Azathoth, non ne proverrebbe alcun suono.

In tempi moderni, non però ai tempi di Lovecraft, i flauti - di vario genere - si associano inoltre alla malinconica sensazione di "innocenza perduta" dei popoli indios, cfr. Dark Crystal, Mission...
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Re:Il Paradiso della Fantascienza
« Rispondi #20 data: 26 Marzo 2010, 07:25:01 »
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Su quelle terre d’argento dimorano
Santi traslati, o Spiriti di mezzo
Tra la natura umana e quella angelica
(III, vv. 460-462)

I Seleniti. In poche eleganti pennellate, Milton dipinge una specie “altra” rispetto all’umanità, e preferibilmente superiore. Evita di raffigurarli come mostriciattoli buffi.




Tra scintillii infiniti, che lontani
Erano stelle, e – da presso – altri mondi

Isole liete, ma chi ci abitasse
Lui non volle indagare
(III, vv. 565ss)

Siamo durante il viaggio spaziale di Satana verso la Terra. Milton afferma l’esistenza di altri mondi abitati da forme di vita intelligente; un’idea che apparteneva alla filosofia greca, ma che poi il cristianesimo aveva sempre respinto. Milton la ripristina.
Da notare che segue la “versione E.T.”, cioè alieni buoni e felici, e non la “versione Alien”.
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Re:Il Paradiso della Fantascienza
« Rispondi #21 data: 27 Marzo 2010, 07:30:09 »
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In quale di questi corpi celesti
Risiede l’Uomo? O non ha sede fissa,
E sceglie lui la sua casa celeste?
(III, vv. 668-670)

Satana ipotizza il “glorioso avvenire cosmico” dell’umanità. Cfr. Heinlein, Star Trek, McDevitt ecc. ecc.

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Re:Il Paradiso della Fantascienza
« Rispondi #22 data: 28 Marzo 2010, 08:02:47 »
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E luce fu. Dal disordine, l’ordine

L’etere quintessenziale del cielo
Se ne irradiò, animato in varie forme
Che si mutarono, roteando, in stelle
(III, vv. 712ss)

Milton racconta l’origine dell’universo, basandosi sulla Genesi ma riarrangiandola a modo suo, e parecchio anche.
“Dal disordine, l’ordine” corrisponde a ciò che oggi viene chiamata neghentropia, l’opposto dell’entropia.
Di fatto, l’universo sorge con un Big Bang, che ha come punto centrale l’attuale posizione della Terra. Di qui si irradiano la luce e la materia cosmica, che poi per rotazione si condensano in stelle. Sarò un fissato, ma la modernità di Milton mi lascia sempre allibito.



Da questi versi si dedurrebbe che Milton tiene fede alla visione geocentrica, con la Terra al centro dell’universo. In realtà non è così: il poeta inglese conobbe di persona Galileo Galilei, e scrutò anche attraverso il cannocchiale [vedi post più sotto]. La sua immagine del cosmo “salta” varie volte da quella tradizionale a quella moderna; e ha ragione lui perché, con la teoria della relatività, la scelta di un punto “fisso” è sempre arbitraria.
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Re:Il Paradiso della Fantascienza
« Rispondi #23 data: 29 Marzo 2010, 07:19:28 »
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[I ruscelli dell’Eden]
Portano nettare alle singole piante,
Nutrendo mistici fiori
(IV, vv. 240-241)

Irrigazione artificiale, per di più con additivi nutrizionali. Con un tocco di xenobotanica (Flow’rs worthy of paradise).




Contemplò, privo di gioia, ogni gioia:
Le creature viventi nuove e strane
(IV, vv. 286-287)

Arrivato nell’Eden, Satana si sente sbalordito come gli spettatori al cinema di fronte all’ecosistema di Pandora.
Finora il demonio conosceva solo due paesaggi: il paradiso, dove gli unici animali sono i cavalli da guerra (!), e l’inferno, dove non ci sono animali in senso stretto, a parte i mostri.
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Re:Il Paradiso della Fantascienza
« Rispondi #24 data: 30 Marzo 2010, 07:33:30 »
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Atterra in mezzo alle schiere vivaci
Di quei quadrupedi; diventa l’uno
O l’altro pure lui, quello più utile
Per spiare le sue prede, non notato
(IV, vv. 396-399)

Per spiare Adamo ed Eva da vicino senza farsi notare, Satana assume via via la forma di diversi animali. Una diabolica capacità di metamorfosi che fa pensare al classico Il Figlio della Notte di Jack Williamson.

Tuttavia, per tentare Eva, Satana non si trasformerà direttamente in serpente, ma “invaserà” un vero rettile. Il primo Ultracorpo / avatar della storia.
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Re:Il Paradiso della Fantascienza
« Rispondi #25 data: 31 Marzo 2010, 07:35:54 »
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Qui milioni di spiriti scorrazzano
Non visti, che noi vegliamo o dormiamo
(IV, vv. 677-678)

A parlare è Adamo, riferendosi alla Terra. Il fatto che dica “milioni” fa sospettare che non si riferisca solo agli angeli ma a anche a fate ed elfi. Nel mondo cattolico latino, tutto ciò che non è angelo è automaticamente demonio, spiritelli inclusi; nel mondo anglosassone invece l’universo non-umano è molto più variegato.

Piccola digressione: quando Dante all’inizio dell’Inferno vede gli angeli che “non furono fedeli né ribelli a Dio”, si tratta appunto degli elfi, secondo una delle tante leggende sulla loro origine. Del resto, Dante si era smarrito nella selva oscura… e chi è che fa perdere il senso del tempo e dell’orientamento ai viandanti? Gli spiritelli.

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Re:Il Paradiso della Fantascienza
« Rispondi #26 data: 01 Aprile 2010, 07:27:27 »
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Satana, allertato,
Si dilatò raccogliendo le forze,
Irremovibile come l’Atlante;
La sua statura toccò il cielo, l’Orrore
Gli decorava l’elmo, stringeva anche
Ciò che sembrava una lancia, uno scudo.
Si preparavano azioni tremende:
Non solo l’Eden ma il cielo stellato
E gli elementi correvano il rischio
Di collassare, spezzati e sconvolti
Dalla violenza di questo confitto
(IV, vv. 985-995)

Satana compie un primo tentativo di assalire Adamo ed Eva, ma viene scoperto e fermato dagli angeli di guardia (notare come Milton faccia aggiunte e drammatizzazioni al racconto della Bibbia). I guardiani non sono graziosi angioletti, ma guerrieri spaziali da cartoon giapponese. Satana all’improvviso diventa gigantesco, come Spectreman o altri personaggi della tv e dei fumetti. E ora tra i potenti “alieni” rischia di scoppiare uno scontro titanico, che potrebbe addirittura mettere a repentaglio l’esistenza del mondo appena creato. Catastrofismo allo stato puro.
Come finirà?

Finisce che Dio, dal cielo, minaccia Satana costringendolo a fuggire. Il più banale dei deus ex machina, bleah.
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Re:Il Paradiso della Fantascienza
« Rispondi #27 data: 01 Aprile 2010, 19:47:36 »
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... Come quando, a notte,
il cannocchiale di Galileo scopre
Dubbie regioni e terre sulla luna
(V, vv. 261-263)

All'epoca, il cannocchiale era quanto di più "fantascientifico";. Gli oppositori accusavano Galileo Galilei di ottenere quelle immagini tramite dei trucchi. Perfino Milton usa cautela: ciò che si vede attraverso la lente, dice, è less assured, imagined.
Il poeta ebbe probabilmente occasione di scrutare di persona il cielo con il cannocchiale, quando venne in Italia e - a quanto pare - incontrò lo scienziato agli arresti domiciliari. La scena è raffigurata nell'illustrazione qui sotto.
Galileo viene citato ben due volte nel poema. La prima occasione era in I, vv. 287-291: l'enorme scudo di Satana è

... simile alla luna
Che vede l'artigiano di Toscana
Nella sua lente, la sera, da Fiesole
O da Valdarno: sul globo macchiato
Ecco fiumi, montagne e nuove terre
.

Un bellissimo esempio di scienza poetica, poesia scientifica. La luna ha ancora qualcosa di Ariosto, e già qualcosa dell'Apollo 11.

« Ultima modifica: 02 Aprile 2010, 22:26:18 di dhr » Loggato
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Re:Il Paradiso della Fantascienza
« Rispondi #28 data: 01 Aprile 2010, 19:50:35 »
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--- AVVISO ALLA GENTILE CLIENTELA: A CAUSA DELLE FESTIVITA' PASQUALI, E' POSSIBILE CHE I POST SUBISCANO RALLENTAMENTI O RITARDI. TRENIURANIA SI SCUSA PER IL DISAGIO ---
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Re:Il Paradiso della Fantascienza
« Rispondi #29 data: 01 Aprile 2010, 23:12:03 »
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Confesso che ti ammiro, ho a casa un "Paradiso Perduto" Edizione Bietti 1932, traduzione di tal Lazzaro Papi.
Ho tentato di leggerlo spinta dal tuo entusiasmo.........
Ho tentato......

Ti metto nell'elenco dei miei eroi.
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Non sto invecchiando, sto diventando vintage.
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