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Discussione: I Capolavori di Maxpullo (letto 166019 volte) |
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Re:I Capolavori di Maxpullo « Rispondi #46 data: 25 Marzo 2011, 13:07:02 » |
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012 - Cronache marziane - Ray BRADBURYUna collana che vuole proporre il meglio della fantascienza dovrà necessariamente fare i conti non solo con la numerosità dei capolavori che appartengono a questo genere ma anche dedicare un occhio di riguardo ad autori e libri che ormai sono dei veri e propri must non soltanto della fantascienza, ma della letteratura in generale. Il caso di Ray Bradbury (come del resto quello di Fredric Brown o Richard Matheson) è abbastanza emblematico di questo genere di situazione: i suoi libri, infatti, non sono soltanto letti ed apprezzati dagli appassionati di fantascienza, ma, per il loro contenuto, il loro messaggio e la loro intrinseca poesia, sono divenuti libri su cui riflettere e proposti addirittura come testi di narrativa nella scuola ed è per questo che una collana che si prefigga scopi ambiziosi non può mancare di presentarlo già nelle prime uscite. Con questa uscita la mia collana ideale (che nella realtà concluderebbe il primo anno di pubblicazioni) si appropria dunque di un altro grande nome del genere e, nell'attesa di proseguire la sua avventura editoriale in questo forum, vi ripropone il capolavoro di Ray Bradbury, accompagnato dalla fantastica immagine di copertina di Franco Brambilla e dalla quarta di copertina che ne descrive la trama, ripresa da quella degli Oscar Fantascienza della Mondadori. | | Questo libro di Ray Bradbury raccoglie una serie di "cronache" fantastiche che favoleggiano della conquista e della successiva colonizzazione di Marte da parte di un'umanità prevalentemente americana, tra il 1999 e il 2026: anno in cui lo scoppio di una guerra atomica richiama i terrestri sul proprio pianeta. L'antichissimo Marte resta allora nuovamente abbandonato e deserto, con le ampie e impetuose correnti dei suoi misteriosi canali millenari, coi suoi immensi mari privi di vita, sulle cui sabbie passano i grandi velieri degli ultimi marziani creature simili a fantasmi, ombre e larve di una civiltà che i terrestri non hanno saputo né vedere né intendere. Con Cronache marziane é nato un nuovo originalissimo scrittore, per il quale la fantascienza non é che pretesto per dare sfogo all'estrosa fantasia, e, in questo caso, per una protesta contro la vita di oggi che tende, con il troppo facile materialismo e commercialismo, a distruggere l'elemento poetico e fiabesco, ideale dell'uomo e della sua storia. |
Indice del volume Gennaio 1999: L'estate del razzo | Rocket Summer, 1947 | Febbraio 1999: Ylla | Yila, 1950 | Agosto 1999: La notte estiva | The Summer Night, 1950 | Agosto 1999: I terrestri | The Earthmen, 1948 | Marzo 2000: Il contribuente | The Taxpayer, 1950 | Aprile 2000: La terza spedizione | The Third Expedition, 1950 | Giugno 2001: "And the Moon Be Still As Bright..." | "And the Moon Be Still As Bright...", 1948 | Agosto 2001: I Coloni | The Settlers, 1950 | Dicembre 2001: Il verde mattino | The Green Morning, 1950 | Febbraio 2002: Le locuste | The Locustes, 1950 | Giugno 2002: L'immensità | The Wilderness, 1952 | Agosto 2002: Incontro di notte | Night Meeting, 1950 | Ottobre 2002: La spiaggia | The Shore, 1950 | Novembre 2002: Le sfere di fuoco | The Fire Balloons, 1953 | Febbraio 2003: Intermezzo | Interim, 1947 | Aprile 2003: I musici | The Musician, 1950 | 2004-2005: L'imposizione dei nomi | The Naming of Names, 1949 | Aprile 2005: Usher II | Usher II, 1950 | Agosto 2005: I vecchi | The Old Ones, 1950 | Settembre 2005: Il marziano | The Martian, 1950 | Novembre 2005: La valigeria | The Luggage Store, 1950 | Novembre 2005: Stagione morta | The Off Season, 1948 | Novembre 2005: Tutti a guardare | The Watchers, 1950 | Dicembre 2005: Le città silenti | The Silent Towns, 1949 | Aprile 2026: I lunghi anni | The Long Years, 1948 | Agosto 2026: Cadrà dolce la pioggia | There Will Come Soft Rains, 1950 | Ottobre 2026: La gita di un milione di anni | The Million-Year Picnic, 1946 |
Volumi pubblicati 001 - Isaac ASIMOV - Neanche gli dei 002 - Arthur C. CLARKE - Le fontane del paradiso 003 - Stanislaw LEM - Solaris 004 - Philip K. DICK - Ubik 005 - John WYNDHAM - Il giorno dei Trifidi 006 - Fredric BROWN - Assurdo universo 007 - Howard P. LOVECRAFT - Le montagne della follia 008 - Robert A. HEINLEIN - Fanteria dello spazio 009 - James G. BALLARD - I segreti di Vermilion Sands 010 - Richard MATHESON - Tre millimetri al giorno 011 - Clifford D. SIMAK - L'ospite del senatore Horton 012 - Ray BRADBURY - Cronache marziane E nel prossimo numero arriva anche Vonnegut! Non mancate!
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Re:I Capolavori di Maxpullo « Rispondi #48 data: 28 Marzo 2011, 21:35:03 » |
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013 - Ghiaccio nove - Kurt VONNEGUT jrChe cos'è il genio? Se vogliamo possiamo darne tantissime definizioni, ma nessuna, per quanto elaborata, potrà mai essere altrettanto efficace quanto un ottimo esempio di ciò che il genio creativo umano può produrre. Quando lo scorso anno lessi " Ghiaccio-nove" (Urania 1383) non avevo mai sentito parlare di Vonnegut, eppure rimasi talmente colpito dalla sua genialità che ancora oggi continuo a considerare questo suo libro praticamente privo di difetti: proprio quello che ci vuole per iniziare nel modo migliore il secondo anno di pubblicazioni di questa mia collana ideale. Ed allora, accompagnato dalla splendida copertina di Enzo Aimini che fregia l'edizione Rizzoli della collana "Avventure e fantascienza" (recuperata grazie all'intervento in extremis di Sua Maestà Il Trifide) e dalla quarta di copertina dell'edizione della Biblioteca Universale Rizzoli, sono onorato di accogliere nella mia collana ideale uno dei libri più appassionanti ed intelligenti che il genio umano sia mai riuscito a produrre. | | In principio Dio creò la Terra e la guardò, nella sua cosmica solitudine. E Dio creò tutte le creature viventi che ora si muovono, e una di esse era l'uomo. L'uomo batté le palpebre. "Qual è lo scopo di tutto questo" chiese educatamente. "Tutto deve avere uno scopo?" chiese Dio. "Certamente" disse l'uomo. "E allora lascio a te il compito di pensare uno scopo per tutto questo" disse Dio. E se ne andò. Una amara, terribile, e nello stesso tempo comica parabola sulla presenza dell'uomo sulla Terra. Rielaborando con intelligenza e originalità, e spaventosa attualità, un tema caro alla fantascienza, quello della autodistruzione della terra, Vonnegut crea un romanzo di grande tensione sulla stupidità dell'uomo, sul suo vano agitarsi di cui non sa prevedere, e neppure immaginare, le disastrose conseguenze. Un libro da leggere e meditare: qual è lo scopo di tutto questo? |
Volumi pubblicati 001 - Isaac ASIMOV - Neanche gli dei 002 - Arthur C. CLARKE - Le fontane del paradiso 003 - Stanislaw LEM - Solaris 004 - Philip K. DICK - Ubik 005 - John WYNDHAM - Il giorno dei Trifidi 006 - Fredric BROWN - Assurdo universo 007 - Howard P. LOVECRAFT - Le montagne della follia 008 - Robert A. HEINLEIN - Fanteria dello spazio 009 - James G. BALLARD - I segreti di Vermilion Sands 010 - Richard MATHESON - Tre millimetri al giorno 011 - Clifford D. SIMAK - L'ospite del senatore Horton 012 - Ray BRADBURY - Cronache marziane 013 - Kurt VONNEGUT jr - Ghiaccio nove E nel prossimo numero (marben mi perdonerà) arriva Jack Vance!
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« Ultima modifica: 28 Marzo 2011, 21:38:41 di maxpullo » |
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Re:I Capolavori di Maxpullo « Rispondi #50 data: 01 Aprile 2011, 17:51:29 » |
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Il primo editoriale
Ogni collana che si rispetti deve avere i suoi editoriali e questo vuol dire che il suo curatore deve esser pronto a sbrodolare fiumi di parole sia per decantare quanto già fatto, sia soprattutto per predisporre gli animi dei lettori a quello che verrà. Ed anche se alcuni di voi potrebbero obiettare che questa non è una collana che si rispetti, io voglio continuare a fingere che lo sia, imponendomi l'obiettivo di un'editoriale ogni 12 numeri circa, perchè se la collana è mensile, ogni 12 numeri possiamo dire che è trascorso un anno di pubblicazioni e ne sta per partire uno nuovo. Tra l'altro, visto che l'idea dell'editoriale mi è venuta tardi, non serve a nulla anticiparvi che il nuovo anno inizierà con un grande capolavoro di Vonnegut... ma siamo fortunatamente ancora in tempo per introdurre alcuni degli autori che incontreremo in questo secondo anno di pubblicazioni virtuali. Perchè questo sarà naturalmente un anno importantissimo in cui la collana dovrà dimostrare di saper proseguire altrettanto bene come ha cominciato e la scelta di autori e titoli sarà cruciale, soprattutto per la triste necessità di scegliere cosa pubblicare prima e cosa dopo. All'insuperabile genio di Vonnegut seguirà l'impareggiabile capacità di Jack Vance nel riuscire a disegnare società complesse ed avventure straordinarie, ma quella che spero sarà la vera forza di questo nuovo anno di pubblicazioni sarà nel riuscire a stabilire il giusto mix tra i grandi classici del passato, (tra cui segnalo i graditissimi ritorni di Dick, Asimov ed Heinlein), con i capolavori di autori più recenti, come Crichton e Shaw. Non mancheranno poi quelle "riscoperte" di grandi romanzi dimenticati che avevo promesso al momento in cui ho istituito questa collana, con una uscita che non esiterei a definire "memorabile" visto che parliamo di un romanzo stampato negli anni '50 e mai più riproposto nonostante sia una delle cose migliori apparse su Urania nella sua storia. Completeranno, infine, l'annata un grande classico della coppia d'oro Pohl - Kornbluth ed un intramontabile sempreverde firmato da Sturgeon. Il prossimo anno virtuale sarà quello in cui la collana pubblicherà il suo primo ciclo di romanzi e sarà l'anno dei sentimenti, delle emozioni e dell'avventura, ma soprattutto sarà l'anno in cui "I capolavori di Maxpullo" inizierà finalmente ad avere una sua connotazione, a vivere di vita propria ed a mostrare il suo vero carattere. Sperando che continui a piacervi.
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marben
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Re:I Capolavori di Maxpullo « Rispondi #51 data: 01 Aprile 2011, 18:12:02 » |
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Re:I Capolavori di Maxpullo « Rispondi #52 data: 01 Aprile 2011, 18:23:41 » |
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Citazione da: marben il 01 Aprile 2011, 18:12:02 Il romanzo di Fayad è nella mia top ten, lo sai bene, ma il romanzo "dimenticato" non è quello... se sei curioso ti do una piccola traccia: in una antologia apparsa su UCZ è stato pubblicato il racconto (con lo stesso titolo) da cui l'autore ha poi sviluppato in seguito il romanzo. Altro indizio: da quel romanzo è stato tratto un film che ha avuto discreto successo all'estero anche se non è mai stato distribuito in Italia. Ultimo indizio: l'ho recensito lo scorso anno nella scheda multipla sul fantamore... Come regola generale mi sono imposto di non eccedere con i miei "top ten" e di diradarli nel tempo: per questo secondo anno ho fatto una eccezione mettendone ben 2, ma è stato un caso e tra l'altro su uno dei due so già che sarai d'accordissimo...
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marben
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Re:I Capolavori di Maxpullo « Rispondi #53 data: 01 Aprile 2011, 19:16:18 » |
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Re:I Capolavori di Maxpullo « Rispondi #54 data: 06 Aprile 2011, 11:29:34 » |
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014 - Pianeta d'acqua - Jack VANCEQuando si parla di Jack Vance tutti i lettori di Urania pensano immediatamente al Pianeta Tschai; questo perchè, dopo ben quattro ristampe in collane varie, il ciclo di Adam Reith è diventato quasi una icona della narrativa di questo grandissimo autore al punto che, per chi ha sempre letto solo Urania e derivati, l'dentificazione Vance-Tschai è pressochè automatica. In realtà Jack Vance è autore di altri grandissimi cicli di romanzi, tutti più o meno caratterizzati dagli stessi elementi: razze extraterrestri costrette ad una non facile coabitazione, un eroe solitario (e spesso invincibile) che si ribella allo status-quo, amore, avventura e tantissime emozioni. Molto spesso, proprio a causa della ripetitività di questi elementi, gli scritti di Vance hanno la tendenza a scivolare fuori della fantascienza vera e propria o peggio a dare l'impressione di "esser scritti con lo stampino", come accade, a mio avviso, ai libri del ciclo de " I principi demoni". Ma, anche se non esente da qualche difetto, Jack Vance è non solo uno degli autori più affascinanti di tutta la storia della fantascienza, ma anche uno dei miei autori preferiti in assoluto, per cui state pur certi che questa collana darà ampio spazio alla sua produzione toccando quasi tutti i suoi cicli più famosi. Intanto però, per iniziare ad accostarsi al suo caratteristico modo di descrivere mondi lontani e straordinarie avventure ho scelto uno dei suoi pochissimi lavori che non fanno parte di un ciclo: quel fantastico " Pianeta d'acqua" che, ad oggi, rappresenta l'unico punto di contatto tra l'elenco dei miei "desiderata" e le pubblicazioni di Urania Collezione. Ed è proprio per omaggiare questo primo, straordinario "incrocio" che, per questa uscita, ho scelto di pubblicare il romanzo corredandolo della fantastica immagine di copertina di Franco Brambilla che fregiava l'edizione UCZ e della quarta di copertina della stessa edizione. | | Sul "pianeta d’acqua" la morte è sempre in agguato. La sua insolita popolazione, costituita dagli scampati al naufragio di un'astronave terrestre, si è ormai adattata alla durezza dell’ambiente. Resta però il pericolo principale: i Kragen, mostruosi abitatori degli abissi. Di uno di loro, adorato come un dio, la colonia è schiava. Per liberarsi dalla servitù nei confronti della bestia saranno necessari sofferenza, coraggio e armi costate sudore e sangue. Ma ne varrà la pena: la meta finale è la conquista di un mondo. |
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marben
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Re:I Capolavori di Maxpullo « Rispondi #55 data: 06 Aprile 2011, 11:43:27 » |
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Citazione:dare l'impressione di "esser scritti con lo stampino", come accade, a mio avviso, ai libri del ciclo de "I principi demoni". | Infatti, letto uno letti tutti. Se proprio devo spendere una parola su questo, a mio avviso, un po' sopravvalutato autore, di lui prediligo certe opere un po' meno "vanciane" tipo Gli amaranto o racconti come Per chi lavoriamo. Il tipico Vance delle avventure in pianeti esotici e colorati mi annoia assai perchè le trovo piuttosto futili. Ma non è una prevenzione nei confronti di Vance, è proprio una mia idiosincrasia verso quel tipo di fantascienza in generale, chiunque la scriva.
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Re:I Capolavori di Maxpullo « Rispondi #56 data: 07 Aprile 2011, 17:37:43 » |
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Bene, cioè male, continuo (un po'...) a contestare , del resto i libri li pago quindi ne ho il diritto!! Questa voltà il libro l'ho letto, ma che fatica finirlo, scritto in maniera non so come dire... fredda?, poco appassionante?, superata? Io di Vance salverei il ciclo di Tschai (anche qui con qualche censura sulla scrittura e la scarsa descrizione dei sentimenti dei personaggi), poi per le restanti opere direi "attenzione bei libri ma stile datato"... Comunque il curatore è Maxpullo, quindi...
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Re:I Capolavori di Maxpullo « Rispondi #58 data: 07 Aprile 2011, 22:57:30 » |
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« Ultima modifica: 07 Aprile 2011, 22:58:22 di maxpullo » |
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marben
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Re:I Capolavori di Maxpullo « Rispondi #59 data: 07 Aprile 2011, 23:15:09 » |
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