Californiano, amico e discepolo di Philip K. Dick, artefice con K. W. Jeter e Tim Powers di un nuovo movimento fantascientifico (il cosìdetto steampunk), James Blaylock è uno scrittore che sfida in realtà ogni classificazione. La macchina di Lord Kelvin, uscito nel 1992, non solo è uno dei suoi romanzi più recenti, ma anche uno dei più brillanti e riusciti: una storia che prende le mosse dall'insospettabile ambiente scientifico Vittoriano e sfocia poi in un'avventura che è un vero caleidoscopio di trovate. Lo spazio, il tempo, i misteri della terra cava e una macchina rivoluzionaria fanno da sfondo a un testo sovversivo che rappresenta un omaggio alla tradizione eroica della fantascienza: da Welis e Conan Doyle fino a Gibson e Sterling.
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