Se la distopia non è più fantascienza, ma narrativa contemporanea – tra emergenza climatica, cyber-sorveglianza e gig-economy, allora è necessario uno scatto d’immaginazione per raccontare i prossimi 30-50 anni: autonomia energetica, comunità resilienti, politiche inclusive, sostenibilità ambientale, cooperazione invece di competizione: sono questi alcuni dei temi delle storie di Andrew Dana Hudson, autore statunitense e grande rivelazione del movimento solarpunk. Lo stato solare è la sua prima antologia e include quattordici storie raccolte e pubblicate per la prima volta in italiano.
“Hudson ha trovato un modo per mettere insieme tutti i vari aspetti del nostro futuro climatico in rapida evoluzione, scatenando storie che sono di volta in volta ingegnose, energiche, provocatorie e piene di sentimento.” Kim Stanley Robinson
“Andrew Dana Hudson racconta realtà che non esistono come se fossero già qui. E le descrive con una sicurezza ed acume che si ritrovano solo in pochi altri autori, come per esempio William Gibson. Se il cyberpunk ha esaurito la sua carica fantascientifica, innestandosi in modo pericolosamente naturale nel tessuto del post-capitalismo globale, lo si deve ad autori come Andrew Dana Hudson i quali hanno reso questo genere obsoleto gettando le fondamenta (o meglio spargendo i semi) di futuri alternativi tramite il solarpunk.” Francesco Verso
|