Il professor Michael Kane, dell'Istituto Ricerche Speciali, sta lavorando a un progetto segreto: il primo trasmettitore di materia. Ma un conto è spostare di pochi metri corpi e oggetti, un altro è sperimentare l'invenzione su di sé. E infatti Kane non si ritrova, come previsto, nell'ala opposta dell'edificio, bensì su un altro pianeta. E lo sbigottimento è totale quando scopre di essere giunto su Marte, ma non il vecchio pianeta rosso, arido e deserto delle conquiste spaziali o delle titaniche imprese di terraforming. No, qui il nome di Marte è Vashu, il luogo di una civiltà strana, romantica, diversa da quelle conosciute. È un Marte antichissimo, com'era milioni di anni fa, dove nacquero gli stessi terrestri, poi approdati sulla Terra quando il pianeta cominciò ad agonizzare. Vashu è un mondo all'apogeo del suo splendore, dove un uomo può essere veramente tale e farsi valere per le sue doti di fermezza e di coraggio. È un luogo di avventure inesauribili, di favolose città con cupole e guglie che s'innalzano nel cielo, di imperi sinistri e spietati. E in una terra simile dove la vita è una continua sfida, anche un giovane fisico venuto dalla Terra con l'hobby della scherma può diventare un magnifico spadaccino e un indomito guerriero, soprattutto se l'eroina è la stupenda Shizala, principessa di Varnal, la Città delle Nebbie Verdi. Solo Michael Moorcock, geniale e irriverente, ha saputo rivaleggiare con Edgar Rice Burroughs e le sue inimitabili creazioni. Con le avventure marziane di Micheal Kane, la fantascienza eroica rivive in tutto il suo splendore, con gusto, ironia e azione.
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