Primo romanzo breve della trilogia "I nostri antenati", "Il visconte dimezzato" è un'ironica e fiabesca allegoria dell'uomo contemporaneo. Calvino, come lui stesso racconta in un'intervista, la scrisse nel 1952 quasi per gioco, per il gusto del divertimento: "Quando ho cominciato a scrivere "Il visconte dimezzato", volevo soprattutto scrivere una storia divertente per divertire me stesso e possibilmente per divertire gli altri: avevo questa immagine di un uomo tagliato in due ed ho pensato che questo tema dell'uomo tagliato in due, dell'uomo dimezzato fosse un tema significativo, avesse un significato contemporaneo: tutti ci sentiamo in qualche modo incompleti, tutti realizziamo una parte di noi stessi e non l'altra."
La bizzarra storia del visconte Medardo di Terralba che, colpito al petto da una cannonata turca, torna a casa diviso in due metà (una cattiva, malvagia, prepotente ma dotata di inaspettate doti di umorismo e realismo, l'altra gentile, altruista, buona, o meglio 'buonista') viene ora riproposta a un pubblico di tutte le età, insieme alle prestigiose tavole realizzate da Emanuele Luzzati per la prima edizione per ragazzi, pubblicata nel 1975.
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