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Galassia - La Tribuna - Titolo verticale

 
 
Codice:2838      
 
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Media: 7.25
 
N. Volume:   23
Titolo:   Il mercenario di Dorsai
Autore:   Gordon R. DICKSON (ps. di Gordon Rupert DICKSON)
   Traduzione: Lella POLLINI
 
Data Pubbl.:   15 Novembre 1962 ISBN:    non presente
Titolo e/o Data Orig.:   The Genetic General, 1960
Note:  
 
Genere:   Libri->Fantascienza
 
Categoria:   FANTASTICO Rilegatura:   Brossura
Tipologia:   Principali Dimensioni:   135 x 184
Contenuto:   Romanzo  N. pagine:   128
 
 
  Ultima modifica scheda: zecca_2000 09/01/2019-15:46:23
 
   
 

 
 
« II ragazzo era strano »: così Gordon R. Dickson comincia il suo romanzo Il mercenario di Dorsai; e non possiamo prevedere che il ragazzo riuscirà in qualche modo a sopravvivere; e non solo a sopravvivere ma anche ad ottenere il successo; e non solo il successo, ma addirittura il trionfo. Potremmo aspettarci tutto questo, perchè questo è il « tono », delle storie dei mutanti, da oltre un anno: invece, quello che ci troviamo davanti è un libro bello, toccante, emozionante. Gordon R. Dickson è uno scrittore diseguale, qualche volta impareggiabile, qualche volta trito. Ha una maniera di pensare stranamente complicata, le sue trame migliori sono costituite da pensieri a catena altamente polimerizzati. Possiamo prendere in esame molte delle sue stories: e ci rendiamo conto che l'autore sta dicendo qualcosa di interessante, ma che cosa? Ne Il mercenario di Dorsai, invece, Dickson ha a disposizione tempo e spazio e li usa entrambi molto bene. Il suo « strano ragazzo », appare all'inizio come un abbozzo, ma, aggiungendo un tratto qui, un'osservazione là, Dickson ritrae con destrezza i contorni fino a che, alla conclusione del libro, noi vediamo il protagonista campeggiare chiaramente, scolpito a tre dimensioni, quando giungiamo alle ultime righe e scopriamo la sua reale maestà e la sua diversità, ne proviamo sorpresa e addirittura gratitudine, perchè Dickson ha giocato onestamente la sua partita con noi per tutto il tempo. La cultura galattica che Dickson ci mostra come sfondo della storia ha un posto abbastanza basso nella gerarchia dei probabili futuri: certamente basterebbe un colpo di piuma per rovesciarne la struttura rococò ma l'agilità di Dickson regge benissimo il problema: con estrema leggerezza di tocco egli ci costringe ad accantonare la nostra incredulità. Tutto sommato, Il mercenario di Dorsai è un Dickson al massimo della sua forma, Un libro che da credito al suo editore: e lo raccomando senza riserve. FREDERIK POHL (IF - Novembre 1960)