"Questo è il libro più visionario che abbia mai letto": è il giudizio di Aldous Huxley, scienziato e scrittore britannico su "Fahrenheit 451". La storia di questo romanzo è terrificante e ammonitrice: racconta le avventure morali di un "milite del fuoco" chiamato, in un'èra tecnologica Spaventosamente avanzata, a bruciare con getti di kerosene biblioteche e persone considerate come residui di barbarie, resti pericolosi di una concezione eversiva della vita. Montag, il personaggio di questo racconto, trafugando e mandando a memoria un libro dopo l'altro, riuscirà a sottrarsi allo sfacelo a cui una civiltà del genere è predetinata e, insieme con un'élite di scienziati e umanisti rifugiatisi nelle foreste, sarà chiamato a far rifiorire la vita dalle ceneri atomiche. Come nelle "Cronache marziane", l'autore tiene d'occhio l'involuzione etica che va manifestandosi nella civiltà contemporanea, e ammonisce l'uomo a sottrarsi con tutte le sue forze all'alienazione che sta distruggendo giorno per giorno, ora per ora, la sua umanità.
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