Robert Ervin Howard (1906-1936) è oggi noto soprattutto per la sua creazione del personaggio di Conan il Cimmero con cui diede vita all'intero filone della Heroic Fantasy, ma fu autore di un numero notevolissimo di storie che vennero pubblicate nelle riviste popolari degli anni Trenta, e che appartenevano ai più svariati filoni della narrativa: western, gialli, "avventure orientali" e così via. La sua produzione più regolare fu però quella di storie fantastiche, ch'egli pubblicò in prevalenza sulla famosa rivista "Weird Tales" e che comprendevano sia storie di fantascienza vera e propria, con viaggi su altri pianeti e incontri con esseri extraterrestri, sia storie che si inserivano nella tradizione anglosassone del racconto sovrannaturale. La raccolta che presentiamo comprende le migliori storie fantastiche di Howard e apparve in origine nel 1946 presso la casa editrice Arkham House, la stessa che in quegli anni pubblicava per la prima volta in volume le opere di autori come Bradbury, Van Vogt e Lovecraft. Nella raccolta compaiono i temi classici del sovrannaturale anglosassone: antichi misteri di civiltà sepolte, vampirismo e licantropia, riti voodoo e africani, e i singoli racconti sono ambientati sia ai giorni nostri sia in quel passato pseudo-storico in cui R.E. Howard eccelleva. Fanno parte di quest'ultimo filone le storie di Bran Mak Morn, ambientate in un'Inghilterra dei primi secoli dell'Era volgare. Si tratta di racconti scritti con il piglio rapido e vigoroso che sempre contraddistinse Howard, ricchi di immagini e di continue sorprese, e confermano il ruolo importantissimo di Howard nello sviluppo della fantascienza americana. In queste storie di Howard troviamo quasi tutti gli spunti fantastici che avrebbero poi ispirato autori come Jack Vance, L.S. de Camp, Leight Brackett, e, come il lettore potrà vedere, spesso le storie di Howard risultano più affascinanti di quelle dei suoi imitatori.
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