Da "Il futuro alla gola" a "Storie di fantamore" , da "C'è sempre una guerra" a "Per il rotto della mente" , Urania è venuta via via proponendo un insieme di nutriti volumi antologici che sono ormai "obbligatori" per ogni vero lettore di fantascienza. Queste "Sette chiavi per l'ignoto" - che riuniscono sotto il segno dell'evasione classici come Dick e Sturgeon, Laumer e Young, Leiber e Silverberg -continuano la memorabile serie: una serie che, nell'equivoco disordine della produzione corrente, segue una linea di costante qualità e organicità; una serie che apre un ventaglio di temi originali e di prospettive stimolanti, mettendo nello stesso tempo sott'occhio al lettore italiano tutto ciò che realmente conta nel fertile e sempre più vario campo della "short-story" anglosassone di fantascienza.
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