Il mondo non è mai stato così fantascientifico come ai tempi di Marco Polo, di Colombo, di Cortez. La gente sedeva sulla porta di casa, a Venezia o a Cadice, e aspettava che gli astronauti di allora - viaggiatori, avventurieri, navigatori - tornassero dai favolosi mondi al di là degli oceani a raccontare le loro peripezie, gli incontri strabilianti, i pericoli inauditi, i tesori vertiginosi. Oggi, le sorprese di quel genere sono finite: qualsiasi agenzia di viaggi può dirci esattamente che cosa troveremo nelle isole più remote, sulle montagne più inaccessibili. Solo la fantascienza sa ancora allargare gli orizzonti: questa antologia di «viaggi e scoperte» è dedicata a tutti i terrestri che si sentono un po' troppo stretti sul loro pianeta.
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