L'importanza di Davy l'eretico non sta nella sua trama, per quanto la sua lettura risulti piacevole e appassionante, ma nel modo in cui emerge gradualmente, sotto gli occhi del lettore, l'intero mondo del "dopobomba" in cui vive l'omonimo protagonista del romanzo. Un mondo a volte crudele e spesso atterrito e pavido, barbarico ma non impossibile per chi ci vive: i resti della Nuova Inghilterra semidistrutta dalla guerra atomica, dove una città può essere diventata una dittatura militare, la sua vicina una folle teocrazia, e la successiva può essere ridotta allo stato tribale e all'Età della Pietra. Lupi e tigri mutati si aggirano per le foreste; comune è la nascita di bambini segnati da terribili mutazioni. Ma è un mondo che nonostante tutto permette ancora a qualcuno di sognare: ad esempio a un ragazzo come il protagonista, il cui passaggio dall'adolescenza alla maturità è accompagnato dalla graduale comprensione del mondo che lo circonda.
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