Era una spinta di inaudita potenza, insopportabile, equivalente ad una esplosione continuata e crescente. Joe Kenmore si sentì sospinto indietro contro il seggiolino avvolgente da una pressione brutale che lo teneva imprigionato. Non riusciva neanche a stendere le mani contro quella pressione; non poteva muoversi affatto. Sentì stirarsi le gote, aprirsi le labbra contro ì denti. Sentì la carne del suo corpo tendersi per appiattirsi contro le ossa, sforzarsi per contenere il sangue che premeva per fluire alla schiena...
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