"Sulla tavola di fronte a noi spiccava, fra le tazze da tè, il modellino di una forca." In un vecchio e cupo club londinese, oppresso dalla pesantezza del suo lusso, dalle sue lampade tetre, dai suoi spessi tappeti silenziosi, la comparsa di quel lugubre giocattolo segna l'inizio di incubo, scandito da due omicidi e con un terzo preannunciato. Il piano criminoso è opera di una mente contorta che è giunta ad architettare i suoi delitti con arte raffinata; esso tuttavia presenta una piccola crepa, un'incrinatura che l'abilità altrettanto raffinata di Henri Bencolin - capo della polizia parigina nonché "l'uomo più temuto d'Europa" - trasforma a poco a poco in una voragine nella quale l'omicida finisce inesorabilmente col precipitare.
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