Universo Scale, botole, oscuri passaggi, corridoi fiocamente illuminati che si allungano per chilometri, porte chiuse su locali segreti, altre porte che s'aprono su uffici e stanze d'abitazione, improvvisi spiazzi con illuminazione più intensa dove s'incrociano correnti di traffico pedonale. Ma soprattutto scale e corridoi, corridoi e scale, su centinaia di piani sovrapposti e senza che mai una porta, una finestra, un'apertura qualsiasi permetta di guardare "fuori"... Ma esiste un "fuori" per chi e nato e cresciuto in questo labirintico e sbarrato Universo, di cui nessuno conosce le origini ne lo scopo? Chi cerca di spingersi verso gli estremi piani superiori o inferiori, traversa dapprima vaste zone abbandonate, silenziose, deserte; poi e improvvisamente aggredito e ricacciato, o divorato, da esseri mostruosi... La prima parte di questo libro usci a puntate su Urania nel 1954 col titolo "Alla deriva nell'infinito", e fu un avvenimento memorabile nella storia del.la fantascienza. II romanzo completo fu poi pubblicato nel 1965, e non a caso, ma di pieno diritto, apre oggi questa serie di Classici: come una delle più affascinanti, vertiginose e poetiche saghe spaziali che siano mai state scritte.
Regola per sopravvivere A cominciare dal 1950, quando la sua firma comparve per la prima volta sul "Magazine of Fantasy and SF", l'attività di Matheson come autore fantascientifico è durata poco più di un decennio. In questi dieci anni Matheson ha arricchito la SF americana, oltre che di romanzi (lo sono Helen Driscoll, Urania 206; Tre millimetri al giorno, Urania 277) di una quarantina di racconti , che sono tra i più perfetti, entusiasmanti, memorabili del genere. Ma forse perchè ha badato soltanto a raccontare, senza pontificare in congressi e adulare il pubblico, incensare i critici, glorificare a ogni passo i meriti della fantascienza - nessuno gli ha detto grazie. Risultato, ha smesso di scrivere in proprio e s'è messo a lavorare per il cinema. Ma non tutti i mali vengono per nuocere: chi ha visto "Duel", forse il più straordinario film americano di questi ultimi anni, avrà forse notato che soggetto, dialoghi, sceneggiatura, sono di Richard Matheson.
I guardiani del tempo Inventata da H.G. Wells nel 1895, la macchina del tempo e uno dei più suggestivi e più diffusi mezzi di locomozione della fantascienza. Non c'e scrittore che non l'abbia sperimentata almeno una volta, non c'e lettore che sia rimasto insensibile al miraggio di percorrere avanti e indietro la Storia per vedere come andarono o come andranno veramente le cose. Su questo tema affascinante la "variazione" di Poul Anderson è una delle piu riuscite. Il suo viaggiatore, Manse Everard, agente di una specialissima cronopolizia, tiene sotto controllo il Tempo che è di continuo minacciato da criminali, avventurieri, affaristi, mestatori politici, ormai in grado, sulle loro macchine personali, di modificare il passato a loro vantaggio. Ecco un complotto per far trionfare i Cartaginesi sui Romani; ecco i Mongoli che, contro ogni logica, scoprono I'America; ecco una abusiva sostituzione di Ciro il Grande che può provocare immani ripercussioni nei secoli a venire. Everard e i suoi colleghi cronodetectives cavalcano i millenni a raddrizzare, eliminare, riequilibrare, correggere, distruggere dovunque sia necessario, a salvaguardia del mondo com'è stato e come sarà, in una vorticosa girandola di paradossi, sorprese, colpi di mano e di scena, che non lascia certamente il tempo che trova.
Progetto Quatermass Inquadratura di un'auto ferma con i fari accesi in una buia strada di campagna... Alla luce dei fari, primo piano di un cartello indicatore spezzato, ma dove ancora si legge il nome della località: Winnerden Fl... Sul fondo, dietro alti reticolati, vaghe sagome di serbatoi e nere tubature... E' questo lo stile descrittivo di Progetto Quatermass e il lettore non se ne meraviglierà. Le sceneggiature cinematografiche sono ormai diventate un genere letterario alla moda, e non c'è regista rispettabile che non pubblichi le sue, leggibili o meno che siano. Ma la fantascienza non ha aspettato questa moda per fornirci i testi dei suoi più memorabili film e perfino di quella sensazionale, classica riduzione della Guerra dei Mondi che Orson Welles diresse alla radio nel 1938. Non meno classici e non meno sensazionali sono i testi della serie Quatermass di Nigel Kneale, trasmessi dalla BBC verso la fine degli anni '50 e poi passati dalla TV al grande schermo. Eccone dunque il più celebre per la prima volta in volume dopo la sua pubblicazione a puntate su Urania nel 1962.
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