Le navi di Pavlov Nel 1962 uscivano su Urania due romanzi di fantaguerra destinati a restare due insuperati modelli del genere: Le navi di Pavlov di Pohl e Fanteria dello spazio di Heinlein. E' venuto il momento di ripubblicarli entrambi in questi CLASSICI, cominciando dal primo. Nel romanzo di Pohl la guerra, ufficialmente, ancora non c'è. Ufficialmente si è ancora in fase di guerra fredda. Ma questo non impedisce che trentasei milioni di uomini si stiano ufficiosamente sterminando nella sola Europa, e che il totale dei morti già superi la quindicina di milioni. E a questo punto (mentre anche i bambini delle elementari vengono chiamati alle armi), e a questo punto (mentre giunge a maturazione il Progetto Mako, condotto dalla Marina degli Stati Uniti sulla base dei noti esperimenti di Pavlov), e a questo punto che fa la sua comparsa tra i combattenti di entrambe le parti il terrificante fenomeno chiamato glotch.
L'uomo disintegrato E questo il primo romanzo di fantascienza (1953) in cui la telepatia, o Extra Sensory Perception, viene utilizzata non già come una trovatina ma come protagonista assoluta. In un'America del prossimo futuro dove una percentuale consistente di cittadini è dotata di facoltà telepatiche, e dove I'Esp è ufficialmente regolata da leggi, categorie, codici morati e albi professionali, viene assassinato durante una festa un potentissimo miliardario. Un delitto "impossibile", in una società che è in grado di leggere il pensiero dei criminali. Un delitto perfetto, che tuttavia i poliziotti esperti riusciranno a smontare, penetrando una dopo l'altra le barriere invisibili opposte dal colpevole; e disintegrando, pezzo per pezzo, il suo intero universo mentale.
Fanteria dello spazio Non per criticare "Guerre stellari", che nel suo genere è anch'esso (il film, un po' meno il libro) un classico. Ma diciamocelo francamente: la vera fantaguerra è un'altra cosa, la vera fantaguerra e guerra vera con la sola differenza che le sue vicende - dalla battaglia campale alla più isolata, oscura, tragica azione di pattuglia - sono proiettate più o meno avanti nel tempo e più o meno lontano nello spazio. In altre parole: la grandezza e la verità del romanzo di fantaguerra, come quella del romanzo di guerra puro e semplice, si misurano dal realismo delle situazioni e dei personaggi. E in quest'ottica non c'e dubbio che "Guerre stellari" impallidisce. In quest'ottica, "Fanteria dello spazio", resta non solo un classico, ma un capolavoro assoluto, insuperato e probabilmente insuperabile, della vera fantascienza di guerra.
La legge del Caos Nella vetrina di un piccolo rigattiere tra oggetti d'artigianato marziani e venusiani, c'è un cartellino con la scritta: Vendesi Homo Sapiens. E in molte città, in altre botteghe di periferia, il servizio segreto interplanetario sa che è esposto lo stesso enigmatico annuncio. Ma il primo agente incaricato di indagare non va molto lontano nelle sue scoperte: la stradetta dove lui cammina si allunga via via all'infinito, come se fosse un elastico, e la persona che lui sta pedinando - una ragazza vestita di verde - comincia, passo per passo, a rimpicciolire sotto i suoi occhi sbalorditi...
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