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Codice:77053      
 
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N. Volume:   18
Titolo:   Ed egli maledisse lo scandalo - Colui che sussurrava nel buio - Il figlio della notte - L'uomo dei g
Autore:   Mack REYNOLDS (ps. di Dallas McCord REYNOLDS), Howard P. LOVECRAFT (ps. di Howard Phillips LOVECRAFT), Jack WILLIAMSON e Philip K. DICK (ps. di Philip Kindred DICK)
 
Data Pubbl.:   1983 ISBN:    00239493
Titolo e/o Data Orig.:  
Note:   Raccolta dei numeri 69-70-71-72 non riprezzati
 
Genere:   Libri->Fantascienza
 
Categoria:   FANTASTICO Rilegatura:   Brossura con cofanetto
Tipologia:   Principali Dimensioni:   112 x 187
Contenuto:   Romanzo  N. pagine:  
 
 
  Ultima modifica scheda: bibliotecario 14/03/2019-11:51:51
 
   
 

 
 
Ed egli maledisse lo scandalo
Definire insolito un romanzo di fantascienza, e raccomandarlo come tale ai lettori, può sembrare il colmo dell'ingenuità e del semplicismo. Eppure è
proprio quest'aggettivo, insolito, che conviene prima di ogni altro al lungo e straordinario romanzo che presentiamo in questo numero: insolito per
l'intreccio, d'una semplicità e nello stesso tempo di una sapienza unica nel dosaggio e nella progressione dei colpi di scena; insolito per l'acutezza
dell'osservazione psicologica, superiore non solo a quella della fantascienza media, ma perfino a quella di uno specialista del mordente come il
bravissimo Robert Sheckley; insolito per la raffinatezza della scrittura, e per l'incredibile spigliatezza con cui affronta le situazioni sociologiche
più sbalorditive, traendone effetti di un irresistibile realismo; insolito per un umorismo che, senza nuocere alla drammaticità della narrazione, arriva
facilmente e senza parere a vette di alta letteratura; insolito infine e soprattutto, per una carica fantastica che lo qualifica ancora oggi, a nostro
avviso, come uno dei più nutriti e divertenti fra tutti i romanzi di fantascienza e non di fantascienza, tradotti in Italia.

Colui che sussurrava nel buio
In una collana di classici della fantascienza, classicissimo si deve definire H.P. Lovecraft, figlio diretto di Poe e padre a sua volta della grande
famiglia, soprannaturale ed extraterrestre che si è felicemente propagata nella letteratura, nel cinema, nei fumetti, nei telefilm d'oggi. Fu questo
solitario e geniale scrittore, morto quasi sconosciuto nel 1937, a ricuperare le sinistre atmosfere e i foschi paesaggi del romanzo "gotico', a
reintrodurre nel razionale mondo moderno i brividi di orrore e gli urli di raccapriccio che solo l'ignoto può dare. Poeta di "presenze" incombenti e
indicibili, preciso descrittore dei mostri subumani e sovraumani, cronista di fatti allucinanti, svelatore di miti e misteri ancestrali, Lovecraft ha
finito per acquistare con gli anni la statura di un vero e proprio "maestro".

Il figlio della notte
Una spedizione archeologica americana torna dall'Asia con un sarcofago che viene guardato a vista giorno e notte. A nessuno è permesso avvicinarsi,
salvo che agli "addetti ai lavori". I suoi misteriosi geroglifici sono la testimonianza di una guerra combattuta in tempi remotissimi tra gli uomini e
la razza estinta dei mannari. Ma è veramente estinta, questa razza? Non c'è il caso che tra i curiosi, i giornalisti, gli scienziati che tentano di
vedere il sarcofago, si nascondano i discendenti dei nostri più implacabili nemici?

L'uomo dei giochi a premio
Da due anni, tutte le mattine, Ragle Gumm raccoglie il giornale davanti alla porta di casa; e da due anni, tutte le sere, spedisce la soluzione degli
oscuri giochi matematici a premio che il giornale propone quotidianamente. Non sbaglia mai. Vince sempre. E così che si guadagna da vivere. "Non è un
lavoro da uomo" dice suo cognato Vic, impiegato in un supermarket. E c'è anche un nipote, Sammy, il tipico ragazzino americano. Ci sono il signor e la
signora Blaek, della villetta accanto, non meno tipici, non meno normali. Tutto, intorno a Ragle Gumm, e così comune, tranquillo, piuttosto monotono. La
sola cosa strana è che Gumm non pensi a sfruttare su altri piani la sua infallibilità matematica. 0 forse qualcun altro ci ha già pensato per lui?