Demoni e maghi, bianchi cinici e sfruttatori, donne-diavolo e indigeni ignari affollano questi racconti in cui realtà e fantasia si fondono in quell'insieme carico di suggestione che ha reso Stevenson un maestro amatissimo dagli scrittori del nostro tempo. I tre racconti che compongono Il diavolo nella bottiglia appartengono alla serie di racconti polinesiani, scritti quando Stevenson, minato dalla tisi, si era trasferito definitivamente nelle isole Samoa. Affascinato dall'esotismo del paesaggio e dal carattere della popolazione locale, lo scrittore ne riproduce i tratti caratteristici in una narrazione che unisce ai toni della favola la forte connotazione morale che aveva contraddistinto le sue opere precedenti.
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