Area Sito

 
Urania

Cambia Area DB:

» HELP HomePage «
» Forum
» Cerca
 
  

Database

 
» Database Collane UM
» Autori
» Tags
» Novità
» Le Interviste di UM!
» Wanted !!!
» Scambio/Vendita
» La Compagnia del Ciclo
» Giudizi/Commenti
 
  

Utenti OnLine

 
Lucky Vedi il profilo utente Amico di Urania Mania
robdimo Vedi il profilo utente Amico di Urania Mania
Emmalee Emmalee 
Visitatore Visitatori(140)
 
  

Classifiche

 


 
  

URANIA Mondadori

 

 
  

Le figlie di URANIA

 

 
  

Ricerca Libri

 
Inserisci i dati:
Numero:
Titolo:
Tit.Orig.:
Autore:
Editore:
Trama:
Relazione:
 
  

Links utili

 
 
  

Contatti

 
Amici di UraniaMania
Lo Staff di
Urania Mania
Lo Staff onorario di
Urania Mania
 
  
 

Biblioteca Adelphi - Adelphi

 
 
Codice:78219      
 
Piace a 0 utenti
Non piace a 0 utenti
Media: 0.00
 
N. Volume:   552
Titolo:   Via da Gormenghast
Autore:   Mervyn PEAKE
   Traduzione: Roberto SERRAI
   Copertina: Victor HUGO
 
Data Pubbl.:   Dicembre 2009 ISBN:    9788845924569
Titolo e/o Data Orig.:   Titus Alone, 1959
Note:  
 
Genere:   Libri->Fantasy
 
Categoria:   FANTASTICO Rilegatura:   Brossura con sovraccoperta
Tipologia:   Principali Dimensioni:   140 x 220
Contenuto:   Romanzo  N. pagine:   330
 
 
  Ultima modifica scheda: stalker1 15/10/2018-05:15:34
 
   
 

 
 
Quando, alla fine del secondo pannello della trilogia, il giovane Tito, signore di Gormenghast, trova la forza di strapparsi al suo reame, la cui bellezza si è ormai corrotta in cupa fatiscenza, le parole della madre – «Non esiste un altrove. Tutto conduce a Gormenghast» – sembrano richiudersi sulla sua fuga come una pietra tombale. Scoprirà che un altrove esiste, ma che è divorato non meno di Gormenghast dal Male: la città a cui approda è solcata dalle disumane meraviglie del controllo poliziesco – figure con l’elmetto che paiono scivolare sul terreno, sciami di velivoli senza pilota simili a equazioni di metallo, globi dalle viscere colorate quasi umane –, sottomessa a una scienza dispensatrice di morte. E nei cunicoli del Sottofiume vive una immane popolazione di reietti, fuggiaschi, falliti, mendicanti e cospiratori che non vedranno mai più la luce del sole. Scoprirà che al di là della sua nessun’altra realtà è per lui decifrabile, così come la sua è per gli altri inconcepibile: lontano da Gormenghast non c’è che l’ossessione del ricordo, e la follia. Dovrà, sorretto dall’aiuto di pochi – il gigantesco Musotorto, l’amorosa Giuna, i transfughi del Sottofiume Cancrello, Frombolo e Sbrago –, combattere, sfuggire a insidie, sottrarsi a ogni vincolo d’amore, amicizia e riconoscenza per conquistare l’unica verità che conti: «Era come una scheggia di pietra, ma dov’era la montagna dalla quale si era staccata?». Anche in questo terzo e ultimo volume la vastità di respiro e la potenza visionaria di cui Peake si mostra capace lasciano ammirati, dando ragione di ciò che asseriva C.S. Lewis: «I libri di Peake sono vere e proprie aggiunte alla vita; come certi sogni rari, ci offrono sensazioni che non abbiamo mai sperimentato, ampliando in noi la gamma delle esperienze possibili».