Negli ultimi vent'anni dell'Ottocento Albert Robida (nato nel 1848, e dunque nel fior dell'età, fra i trenta e i cinquantanni) era sicuramente di spirito profetico dotato. Entusiasta dell'opera di Jules Verne, nato vent'anni prima di lui e che nel 1880 aveva già dato il meglio della sua opera anticipatrice (da Cinque settimane in pallone a L'Isola misteriosa); fra sbalordito ed entusiasta per la recentissima scoperta, da parte di Tesla, della corrente alternata, (1881), che sembrava poter rendere possibile, se non tutto, quasi tutto (un po' oggi l'elettronica); il giovane, ma ormai maturo, Robida, scatenò la sua fantasia creatrice e anticipatrice - già ben rodata dopo il successo di pubblico del suo Saturnino Farandola che seguiva Verne nella direzione dei Viaggi straordinari, ma ironizzati -, in una serie di opere di spericolata ma precisissima anticipazione del secolo venturo, il XX. Si susseguirono, appunto, il XX Secolo, (1884), La Guerra nel XX secolo (1887, album) e - ancora un seguito dichiarato prototipo - La Vita elettrica (1890). Gii ultimi due titoli sono stati da noi tradotti e sono qui pubblicati per la prima volta in Italia. La grandezza di Robida, che è fatta di capacità profetiche di anticipazione, entusiasmo e tanta ironia, forse riluce ancor di più nelle sue magnifiche, ispirate illustrazioni, che nei soli testi nudi e crudi. E sarebbe un grave errore considerare soltanto questi, senza analizzare e collocare nella sua propria storia quella, e cioè l'illustrazione: che perciò abbiamo qui curato in modo più che mai impegnato.
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