Di chi è la colpa, se un immenso ragno s'arrampica sulla tenda che ci sta di fronte? Di chi è la colpa se gli oggetti che ci circondano cercano di ucciderci, se un demonio ci spinge in una voragine di fuoco, o se i pianeti su cui abbiamo messo piede si richiudono come una porta di ferro alle nostre spalle? In uno solo di questi racconti un regolare processo ci permetterà di stabilire la nostra innocenza. Nei primi tre, la colpa è chiaramente nostra. Negli ultimi due, si potrebbe anche pensare che non sia colpa di nessuno. Ma questa non è una consolazione. Qualcosa, infatti, continua a tirarci ineluttabilmente in basso. Siamo condannati. E se siamo condannati - come nell'atroce " Processo " di Kafka - è sempre colpa nostra.
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