02 Agosto 2023, 19:52:43Commento scritto da antosimov
Voto: 8.50
Questo autore è uno dei migliori che si è cimentato nella letteratura di fantascienza.
Appena finito Davy l'eretico che ho trovato superlativo, ho trovato questo volume nella mia libreria, fermo lì da molti anni.
Letto in pochi giorni, scorrevole, avventuroso non risente minimamente dei suoi 70 anni.
La prosa è ottima, i protagonisti ben definiti, i temi filosofici e sociali affrontati in ottima maniera.
L'autore ha sicuramente una posizione anarchica-libertaria, si nota molto nel finale; si può non condividere ma va accettata.
L'articolo finale di Asimov, fa guadagnare un punto.
 
19 Marzo 2018, 12:35:29Commento scritto da odisseo
Voto: 6.00
Ho stentato a familiarizzare con i personaggi, sia per il fuorviante errore nella trama riportato nella quarta di copertina (i naufraghi sono 2 donne e 4 uomini e non 3 e 3), sia per l'anacronistica (anacronistica anche per il periodo in cui è stato scritto) armata Brancaleone inviata in un'esplorazione spaziale a lungo termine (dei 7 partiti il capitano muore d'infarto poco dopo la partenza, tra i 6 rimasti: Dorothy la sciocchina, un pittore, una violinista senza corde per lo strumento).
Dato il pensiero dell'autore, forse volutamente, non risultano chiaramente definiti, se non saltuariamente o occasionalmente, ruoli, funzioni e gerarchie, neanche per quelli che si aggiungono nel corso della trama.
Inoltre i nomi che spesso vengono modificati o storpiati e il mix di dialoghi, pensieri, riflessioni sul passato, constatazioni nel presente e considerazioni sul futuro non aiutano alla comprensione e appesantiscono un po' lo sviluppo dell'azione.
Però nel complesso mi è piaciuto.
 
15 Marzo 2018, 11:40:30Commento scritto da and
Voto: 6.00
Scritto molto bene, tuttavia si tratta semplicemente di un romanzo avventuroso degli anni 50.
 
24 Maggio 2017, 19:36:31Commento scritto da capricorno52
Voto: 6.50
Un libro discreto , l' autore attraverso la trama della colonizzazione del pianeta Lucifero , un sorta di Eden selvaggio , rappresenta la propria , condivisibile, visione etica del mondo e dei rapporti tra esseri senzienti.

Romanzo d'avventura con buone ambientazioni del nuovo mondo, il libro è  pervaso dagli obblighi etici che i terrestri provano verso le altre due razze senzienti del pianeta e che vengono messi a dura prova dalla difficolta'  di comprendere le reciproche culture e nell' evolvere verso un modello condiviso.

Prosa discreta , qualche salto temporale fra gli eventi narrati non favorisce la lettura.
Un libro per passare qualche ora ma nulla d'eccezionale.
 
20 Febbraio 2016, 19:13:39Commento scritto da belvas
Voto: 7.50
L'autore è uno scrittore di professione, si vede e come. Basta pensare a quando è stato scritto, 1953, con alcune idee proprie del momento ed alcune altre originali quasi profetiche. Per il resto forse troppi personaggi e clima sempre da frontiera western messa su un nuovo pianeta, spero di leggere dell'altro di questo autore.
 
10 Luglio 2015, 11:57:08Commento scritto da astrologo
Voto: 9.00
libro decisamente bello. Per quel che mi riguarda ho rammentato il seguito di "Ventimila leghe sotto i mari" -ovvero l'Isola misteriosa di Verne, un capolavoro letto nella mia adolescenza. Anche qui i personaggi si muovono in un mondo composito, di creature semi-selvagge avendo l'obbligo di renderli "umani". Poii il romanzo si evolve e diviene pacifista e contro tutte le guerre. Finale non banale dove il deus "ex machina" è un uomo che non ha saputo cogliere l'occasione di ricreare il Paradiso perduto, mentre i suoi colleghi ci sono riusciti.
 
24 Febbraio 2011, 23:14:35Commento scritto da necronomicon100
Voto: 8.00
  un bel romanzo,di uno scrittore che non conoscevo.Mi ha colpito molto l'uso degli schiavi "da carne"
 
14 Gennaio 2008, 11:54:26Commento scritto da francibass
Voto: 7.00
Un romanzo decisamente interessante: avventura ed esplorazione di un pianeta abitato da nativi intelligenti dei quali uno decisamente propenso a combattere. Una trasposizione dell'aggressività umana, un altro monito contro la guerra e il pericolo dei falsi dei. La prosa è ogni tanto un tanto prolissa ma il romanzo è gradevole: ricapitato in mano dopo molti anni mi ha preso come la prima volta.
 
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