19 Febbraio 2024, 17:57:31Commento scritto da Salsam
Voto: 10.00
Ero già rimasto folgorato dalla versione cinematografica di Tarkovskij - vista ai tempi dell'Università in lingua originale con i sottotitoli in inglese (non fece l'effetto della fantozziana Corazzata Kotiomkin) - ma Stalker o "Picnic sul ciglio della strada" ti prende alla bocca dello stomaco. Con la sua potenza tragicamente evocativa, gli scenari escatologici e le atmosfere da fine del mondo ti porta in realtà, attraverso un percorso di transizione e di crescita interiore del protagonista, ad un finale inaspettato. Non mancano i colpi di scena: tragici incidenti, insidie di tecnologie aliene dapprima incomprensibilie poi vantaggiose per l'uomo, c'è chi sparisce dissolvendosi nel nulla e tutti gli effetti collaterali di una catastrofe. Ma c'è anche un risvolto mistico che passa però attraverso i beni materiali. Come il destino del mondo legato alla ricerca di una misteriosa sfera d'oro.
Letto in due giorni, ne servono altri 8 almeno per metabolizzarlo.
 
07 Giugno 2021, 17:06:13Commento scritto da capricorno52
Voto: 9.00
Un libro unico di difficile classificazione fra il genere “ideologico” e l’ Hard SF, un capolavoro della fantascienza sovietica nato da una strana circostanza , vedi di seguito l’ intervista ad Arkadi Strugatski  : - eravamo a Komarovo una città balneare sul golfo di Finlandia …La sera finito il lavoro uscivamo a passeggiare . Eravamo in una stradina nella foresta e qualcuno era stato lì la sera prima , perché c’erano gli avanzi di un picnic: avanzi di  cibo, erba calpestata , lattine di birra e cose del genere . Avevamo già visto scene simili, ma quella sera di colpo Boris dice : “in questo posto vivono formiche, uccelli, farfalle, e un bel giorno arrivavo questi campeggiatori che si mettono a fare baccano e poi ripartono il giorno dopo. Prova ad immaginare se gli animaletti di questo posto fossero intelligenti e cominciassero a riflettere su tutte queste immondizie, magari portandosene qualche pezzetto nelle loro tane”….
Da qui ,l’idea base del romanzo , una originale “invasione” aliena , senza la presenza di alieni veri e propri , senza scopi manifesti,  eppure potentemente invasiva del territorio detto la Zona che diventa un luogo che pullula di fenomeni incomprensibili : fantasmi , zombie e maledizioni , sede di oggetti e fenomeni dalle caratteristiche straordinarie e singolari , batterie che si rigenerano , contenitori elettromagnetici , bracciali che influiscono sulla salute degli umani, la mitica sfera d’oro capace di soddisfare tutti i desideri di chi se ne impadronisce.
Ad Harmont la cittadina canadese adiacente alla zona nasce una nuova professione quella di 'stalker', Gli stalker sono avventurieri che entrano nella Zona a caccia di questi oggetti e li rivendono al miglior offerente. Il protagonista del racconto Red Schouart, in arte il “Rosso” , è attratto dai misteri Zona. Rapido, forte e deciso si sottopone a tutti gli imprevisti che la zona gli oppone.
In quel luogo assurdo la sfera sembra alla sua portata , ma non sono né la ricchezza, né il potere, né la verità che premono al Rosso , bensì è il brivido estremo della sfida, ed il desiderio di agire nell’ ambito dell’ impossibile , anche a costo di trasgredire le leggi - fisiche e morali – della corrotta comunità umana.  
Da un’ idea dirompente, rappresentata con una  scrittura chiara e veloce e dialoghi di immediata comprensione, nasce un romanzo visionario e geniale che evoca immagini di atmosfere cupe e suggestive , e suggerisce profonde riflessioni.
Un capolavoro.
 
06 Agosto 2019, 13:53:59Commento scritto da and
Voto: 8.50
Molto molto bello
 
18 Novembre 2018, 12:36:02Commento scritto da astrologo
Voto: 9.50
Capolavoro assoluto della fantascienza europea, anche se non spiega nulla e si limita a suggerire, questo romanzo appartiene a un genere di hard fantascienza non ben definibile e molto esoterico
 
20 Giugno 2015, 09:12:55Commento scritto da Han Tavers
Voto: 8.00
Singolare invasione aliena; il colloquio con il "broker" e il professore universitario a mio parere è il fulcro del romanzo. Poteva essere più incisivo soprattutto nella parte finale, me rimane un gran bel romanzo.
 
15 Giugno 2013, 16:59:20Commento scritto da gasp63
Voto: 8.00
dall'intervista ad Arkadi Strugatski

....l'idea....
R: ...eravamo in una stradina nella foresta e qualcuno era già stato lì la sera prima, perchè c'erano tracce di un picnic: avanzi di cibo, erba calpestata, lattine di birra, e cose del genere.

....il confronto con gli U.S.A....
D: Un equivalente della Space Opera americana?
R: Ho letto con piacere Edmond Hamilton perchè la storia procedeva veloce, l'autore era inventivo, un maestro nel suo campo. Da noi non ci sono storie come quelle di Hamilton: i nostri autori sono troppo seri per questo filone tradizionale.

....il film....
D: Nel '79 'Tarkovski ha filmato Stalker. Cosa pensate di quella pellicola?
R: Lo ritengo uno dei dieci migliori film della storia del cinema,  e non solo perchè io e Boris abbiamo firmato la sceneggiatura. Però da noi sono in molti a pensare che il film abbia tradito in parte il libro nonostante la nostra sceneggiatura.
 
28 Dicembre 2012, 21:43:13Commento scritto da maxpullo
Voto: 7.50
Potente e visionario come i migliori lavori di Zelazny, surreale ed insolito come i racconti di Lafferty, filosofico e disincantato come le opere di Lem, questo romanzo è di difficilissima classificazione.
I fratelli Strugatski, traendo ispirazione da un episodio della loro vita quotidiana, sviluppano il tema dell'invasione in un modo assolutamente nuovo ed originale ma anche, se vogliamo, banale, al punto che ci si domanda come mai nessuno prima di loro (a parte forse Stanislaw Lem attraverso il suo tema dell'impossibilità di comprendere le azioni di entità aliene) sia riuscito a concepire una idea simile.
Sinceramente ho trovato spiazzante e caotica l'azione delle prime pagine, ma, a lungo andare, mi sono abituato allo stile insolito dei due autori e sono rimasto conquistato dalle idee che, a poco a poco, venivano fuori dal loro romanzo, al punto da perdonare al libro la mancanza di un vero inizio e di una vera e propria fine.
Un romanzo molto buono che per le immagini che propone e la profondità delle riflessioni che induce merita di essere annoverato tra i classici della fantascienza.
 
09 Aprile 2011, 13:08:17Commento scritto da brz57
Voto: 9.00
Un grande classico, a mio parere uno delle piu' originali "invasioni" aliene.....senza vedere mai nessuno essere di altri mondi ma soltano gli effetti della loro "visita". Come sempre l'uomo riesce a creare il business anche su tutto cio', e la creazione della figura degli stalkers, personaggi che ricordano i contrabbandieri o i cercatori d'oro dei secoli passati, e' davvero geniale, come geniali sono le situazioni che si vengono a creare sul campo.Ottimo.
 
18 Maggio 2010, 10:42:41Commento scritto da Pianetatschai
Voto: 8.00
Non so se l'essere così particolare si debba alla provenienza est europea o semplicemente alla visione originale dei fratelli Strugatski. E' un libro pieno di salti, che si svolge in un lungo arco temporale che cambia punto di vista di continuo, pieno di personaggi e spaccati diversi, aspetto affascinante del libro ma che gli è costato qualche punto per via della facile possibilità di entrare in confusione. Il pregio maggiore è che non è mai rugginoso o lento, i dialoghi sono freschi, scattanti. Ed è soprattutto verso la fine che vi terrà con il fiato sospeso, per scoprire finalmente il vero segreto della "zona".
 
09 Marzo 2009, 16:34:15Commento scritto da Giurista81
Voto: 6.50
Il romanzo è basato su un soggetto geniale e molto di genere. In particolare, è assai curiosa e interessante la teoria secondo la quale l’inquinamento da parte di una razza superiore (nella specie gli alieni) possa sconvolgere un ambiente al punto da cagionare fenomeni apparentemente inspiegabili. Presenza di vari momenti suggestivi (tutti ambientati all’interno della Zona), con creature simili a zombie intente a vagare tra nebbie e improvvisi campi gravitazionali.

Evitate l'edizione della Marcos y Marcos (titolo "Picnic sul ciglio della strada"), in quanto ha una traduzione pedestre (il sottoscritto ha letto il romanzo in entrambe le versioni).

Inferiore rispetto all'omonimo film diretto da Tarkovskij, ma comunque piacevole.
 
18 Giugno 2008, 13:55:26Commento scritto da Darkyo
Voto: 8.00
Ambientazione cupa, atmosfere suggestive, personaggi credibili e un'idea, quella del picnic sul bordo della strada (il titolo originale del romanzo), che è tanto affascinante quanto conturbante. Purtroppo la trama non ha uno svolgimento molto lineare e spesso si fatica a riprendere i fili della storia, nel contempo si tratta sicuramente di un capolavoro della fantascienza russa, asolutamente da non perdere.
 
24 Aprile 2007, 14:08:08Commento scritto da maxnaldo
Voto: 8.50
uno dei libri che mi hanno divertito tantissimo nelle mie letture di "quando ero piccolo", oggi lo rileggo con piacere, inoltre come appassionato di "Videogames" non mi sono fatto sfuggire il gioco per PC uscito da poco, che trae spunto dal libro, anche se con molti cambiamenti radicali alla storia originale:  "S.T.A.L.K.E.R. Shadow of Chernobyl".
Nel 1979 uscì anche un film dal titolo "Stalker", però non l'ho mai visto.
 
07 Luglio 2005, 14:20:47Commento scritto da squeezo
Voto: 8.50
Impareggiabile esempio di fantascienza russa. Bellissimo, e se potete guardatevi il film!
 
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