13 Maggio 2021, 16:43:08 | Commento scritto da zecca_2000 | | |
Rivisitazione della storia africana. Nonostante gli uomini cerchino di evitare gli errori dei colonialisti europei, la storia si ripete passo a passo. Estemamente leggibile e scorrevole, personaggi appena abbozzati. Sufficiente. |
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30 Marzo 2019, 17:58:54 | Commento scritto da nottolone | | |
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25 Febbraio 2015, 16:26:59 | Commento scritto da fabri | | |
romanzo migliore di 'inferno' appartenente alla stessa trilogia |
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25 Luglio 2008, 17:55:01 | Commento scritto da Free Will | | |
Questo "Purgatorio" fa parte di una trilogia che comprende anche "Paradiso" (mai pubblicato da Urania) e "Inferno" (Urania 1257). Il tema è quello della colonizzazione di altri mondi e delle sue conseguenze, quando si ha a che fare con altri esseri senzienti. La metafora è quella delle colonie africane, con particolare riferimento al momento in cui gli abitanti originali hanno chiesto l'indipendenza: i cosiddetti paesi in via di sviluppo si sono trovati (e lo sono tutt'ora, chissà fino a quando) in enorme difficoltà; paradossalmente hanno tutti subito un declino, anzi un tracollo, nonostante le enormi risorse e nonostante l'"avvio" positivo fornito dai colonizzatori. Le cause sono le guerre tribali, l'avidità di leader prepotenti e incapaci e soprattutto la mancanza di voglia di lavorare per conquistare il benessere, accontentandosi dell'assistenzialismo.
Una piccola notazione sull'aspetto della scrittura del libro: ci sono due parole ripetute che mi lasciano perplesso, perché non capisco se si tratta di grossolani errori di traduzione, oppure dello stesso autore. La prima parola è "miniera di bronzo", che evidentemente non ha significato, dato che il bronzo è una lega; la seconda è "serpenti", ossia il soprannome che viene affibbiato ai nativi che sono sì dei rettili, ma dotati di zampe e di "mani", quindi affatto striscianti e senza arti: dubito che a qualcuno possa venire in mente di soprannominarli serpenti, al massimo lucertole. |
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10 Aprile 2008, 13:42:05 | Commento scritto da ackseth2003 | | |
Del ciclo "la storia si ripete" ecco una rivisitazione futuristica del periodo coloniale.
Sicuramente ben scritto, non brilla però certo di originalità: la sufficienza è meritata, ma non più di quella. |
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21 Settembre 2006, 11:17:41 | Commento scritto da drocas | | |
Ancora meglio di "Inferno" del medesimo autore. Da leggere assolutamente. |
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