10 Ottobre 2018, 09:56:35Commento scritto da astrologo
Voto: 5.00
Quest'autore si compiace di scrivere romanzi horror con una sfumatura di fantascienza. In questa elaborata opera porta tre storie diverse ad incrociarsi alla fine tra di loro, tutte della stessa matrice: l'orgone, ovvero la teoria di William Reich sull'energia. Pur in presenza di buone descrizioni della psiche individuale ed avvenimenti  storici(?) il romanzo presta il fianco a una considerazione: Perché incaponirsi sul sesso? Sulle depravazioni concernenti riti fallici?
 
23 Dicembre 2013, 22:59:49Commento scritto da clisimak
Voto: 7.50
Romanzo altrettanto valido come il primo della serie, che si svolge nell'anno 1354, mentre il primo che inizia il ciclo si svolge nel 1352 (cerco di leggerli nell'ordine cronologico degli avvenimenti descritti all'epoca dell'inquisitore e non in ordine di uscita dei vari romanzi,che è diverso) dicevo altrettanto valido come il primo anche se di più difficile comprensione e con una maggiore dose di horror e fantasia, in effetti di fantascienza classica, come di solito piace leggere a me non ce n'è molta, c'è un' aria malsana, quasi putrida che si respira per tutto il romanzo, comunque sia questi primi due capitoli dell'inquisitore li ho letti in cinque giorni e sono già alla ricerca del terzo, probabilmente e la forza della scrittura di questo autore che prende.  
 
25 Aprile 2012, 13:26:44Commento scritto da PabloE
Voto: 8.50

Rispetto al primo romanzo l'invenzione scientifica (è sfruttata la teoria dell'orgone di Wilhelm Reich, il protagonista di uno dei tre piani temporali) non è granchè. Tuttavia capisco benissimo i motivi che hanno spinto Evangelisti a creare una saga attorno alla figura del suo Eymerich con lo stile dei piani temporali separati. Credevo che dopo il primo romanzo l'attrazione per questo personaggio (che ormai associo al dr. House) sarebbe calata, credevo fosse un'infatuazione momentanea, di quelle che oggi sì, domani chissene, un'attrazione per qualcosa di fino ad allora sconosciuto e che una volta diventato conosciuto "grazie, è stato bello, ma mi hai annoiato". Ero convinto che i diversi piani temporali che non s'incontrano mai se non nella mente del lettore mi sarebbero venuti a noia. Ma Eymerich ha un carisma raro, i piani temporali sono da "wtf" ed Evangelisti si rivela nella trama e nello stile (per quanto ne può capire uno che se ne frega) più maturo del primo romanzo del ciclo. Non è un'infatuazione, non è una semplice attrazione, no, io so che è qualcosa di più...ti amo Nicolas!

P.S. scusami per questa dichiarazione pubblica <3
 
27 Dicembre 2009, 15:45:25Commento scritto da luciana
Voto: 6.50
Finora, questo è stato il più difficile dei libri di Eymerich che abbia letto. La storia è complessa e frastagliata. A volte si perde il filo di ciò che accade in ciascuna delle tre epoche proposte, perchè l'autore lascia passare troppo spazio fra un episodio e il successivo. Però, la storia è avvincente e cattura l'attenzione del lettore. Questo libro non è all'altezza degli altri Eymerich della serie, ma resta un buon libro passatempo.
 
01 Ottobre 2008, 19:01:12Commento scritto da maxpullo
Voto: 7.50
Solita intricatissima vicenda che vede coinvolti personaggi su differenti piani temporali.
In questa avventura, mentre Nicolas Eymerich si trova a fronteggiare un antichissimo culto pagano praticato nella nostra Sardegna, lo scienziato Wilhelm Reich getta da un lato le basi per una nuova scienza e dall'altro illumina di una luce scientifica ciò che Eymerich vede come opera del demonio.
Le due vicende sono destinate ad intrecciarsi in modo bizzarro e onirico ed è molto avvincente il contrasto tra la mente scientifica dello scienziato e la lucida inammovibile dottrina dell'inquisitore che, una volta tanto, sembra apparentmente colpito dalle argomentazioni dell'altro.
La terza vicenda che corre in parallelo è quella destinata a rivelare gli effetti a lungo termine della battaglia vinta da Eymerich durante la sua missione, attraverso gli occhi di quelli che vengono presentati come "i bambini del futuro".
Nell'eterna lotta tra il bene ed il male, il ruolo di Eymerich in questa vicenda appare come al solito ambiguo: da un lato egli, personaggio del suo tempo, si erge a baluardo della chiesa contro l'eresia di un culto volto ad idolatrare falsi dei, dall'altro invece ci appare come un oppressore implacabile, che convinto di colpire Satana, non esita a distruggere ciò che non comprende.
Un libro avvincente ed emozionante come nello stile di questo eccellente autore
 
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