30 Aprile 2023, 11:03:22Commento scritto da adso
Voto: 10.00
Dopo Cherudek il compianto Evangelisti regala ai suoi lettori un altro indimenticabile capolavoro tra storia,horror e fantascienza. La vicenda si snoda,come di consueto, in tre epoche diverse (quattro se consideriamo le due vicende parallele che vedono impegnato l'inquisitore di Saragozza).Il punto di forza del romanzo sta nell'obbligata convivenza tra Eymerich,un giudeo e due saraceni che porta ad una serie di considerazioni su tematiche religiose decisamente interessanti. L'autore,attraverso l'eloquenza e l'arguzia dei protagonisti,mette in luce come le contraddizioni di cui ognuno accusa le fedi degli altri,in realtà siano comuni a tutte e tre.Come nei precedenti romanzi,le singole storie finiscono con il confluire verso finali tra di loro complementari. Bellissimo e suggestivo quello che spiega la genesi del celeberrimo volto su Marte.
 
05 Gennaio 2018, 11:20:41Commento scritto da sergio23
Voto: 6.50
senza dubbio evangelisti scrive molto bene...personalmente preferirei la storia solo sull'inquisitore ,come negli altri libri le storie di contorno ad eymerich non mi convincono fino in fondo.
 
17 Luglio 2016, 12:14:51Commento scritto da astrologo
Voto: 7.00
Confesso, padre, che non avevo letto che un solo romanzo del Suo ciclo. Ora che ho letto questo, misto di fantascienza e di horror, Trovo che il suo aedo sia un po' troppo pesante per i miei gusti. Tuttavia questo romanzo, basato sui passaggi di Marte nel cielo sul segno dell'Ariete, mi ha convinto, che lo scrittore sappia qualcosa di più che nasconde tra le sue storie. Trovo questo libro pesante, quasi senza speranza, e la sua figura non riesce così simpatica come vorrei. Comunque mi perdoni della mia ignoranza.  
 
07 Agosto 2010, 16:57:00Commento scritto da Giurista81
Voto: 7.00
Quarto episodio della "saga Eymerich" che proietta il terribile inquisitore nei territori di una Spagna della seconda metà del 1300. In questo episodio Eymerich è chiamato a far luce su una serie di omicidi connessi all’apparizione nel cielo di dischi volanti (più precisamente ruote di fuoco) e alla presenza di sanguinarie bestie dalla testa di cane e dalle zampe bovine. Le indagini del religioso si dipanano in un contesto sociale falcidiato da guerre di religione (cristiani vs islamici), nonché dalle vicende politiche che contrappongono il regno di Castiglia a quello di Aragona. Il "nostro", coadiuvato da due musulmani, un ebreo e un giudeo ambiguo (ai quali si rivolge in modo freddo e antipatico e non perde occasione per criticarli per la loro falsa religione), vagherà da un posto a un altro, fino alla meta finale (le Canarie), alla ricerca del fulcro della vicenda: il Piactrix, un testo eretico, basato sull’astrologia, contenente invocazioni capaci di aprire un canale di comunicazione tra Marte e la Terra utile ai demoni marziani per scendere sulla Terra e lottare al fianco degli infedeli.

Evangelisti intreccia la storia di Eymerich con altre due, una ambientata ai giorni nostri (con dei pazzi ricoverati in una casa di cura che, ogni anno, ululano come lupi in occasione di una festa tipica delle isole Canarie c.d. del diavolo), l’altra di ambientazione futura (ambientata in Africa con plotoni di bambini, votati a un dittatore dedito alla magia nera, che assuefatti dalle droghe finiscono massacrati da due eserciti europei di invasione), connesse anch’esse al Piatrix e all’epilogo dell’episodio con l’inquisitore protagonista.

Come suo solito, l’autore dimostra cura maniacale per i riferimenti storici e ricostruisce con grande attenzione le scenografie, i costumi dell’epoca, nonché le pratiche cruenti delle torture dell’inquisizione. Accanto a questa componente storico/culturale, sono degni di nota i riferimenti fantastici/orrorifici con creature diaboliche che piovono sulla terra da altre dimensioni. Da quest’ultimo punto di vista, gli ultimi due capitoli del romanzo sono a dir poco memorabili e dotati di un’impronta spiccatamente onirica. L’epilogo è altresì interessante per i vari colpi di scena (inaspettato quello relativo al servo) che si susseguono con un Eymerich crudele e privo di riconoscenza verso i compagni di viaggio colpevoli di essere dediti a una religione diversa dalla cattolica. Curiosa la spiegazione relativa al fantomatico volto della sfinge di Marte (che molti ricorderanno per averlo visto impresso in una foto del pianeta rosso).

Alto il tasso di violenza che si respira in alcuni capitoli (soprattutto quelli relativi alle battaglie in Africa) con descrizioni minuziose di smembramenti e barbarie tipiche della guerra.

In definitiva, un romanzo che potrebbe risultare un po’ lento nella parte centrale (forse qualche capitolo si sarebbe potuto accorciare senza determinare ricadute sulla storia) ma con un finale scoppiettante e spunti a dir poco interessanti (in particolare quello fantascientifico sulla forza del pensiero da intendersi come energia capace di modificare la realtà che ci sta intorno). Consigliabile. Voto: 7
 
11 Dicembre 2009, 09:03:53Commento scritto da maxpullo
Voto: 8.00
Certamente un ottimo romanzo, da leggere tutto d'un fiato.
Originalissime la trama e l'ambientazione, davvero ben scritto l'intreccio che lega le tre vicende che si svolgono su piani temporali diversi parallelamente alla missione di Eymerich.
Inquietante la figura dell'inquisitore, uno dei personaggi più "scomodi", originali ed "antieroici" che urania abbia mai pubblicato.
Consigliato
 
27 Aprile 2009, 14:50:15Commento scritto da luciana
Voto: 10.00
La scrittura di Evangelisti non lascia respiro. Le avventure di Eymerich, una volta iniziate, bisogna finirle, in un crescendo di accadimenti che coinvolgono il lettore, creando il pathos del: "Voglio sapere come va avanti."
In qualsiasi parte d'Europa si trovi, Eymerich è un eroe per il quale, a volte, dà fastidio fare il tifo. L'intransigenza del personaggio non lascia spazio a nessun romanticismo e a nessuna speranza.
Questo è uno di quei libri di cui dispiace arrivare alla fine.
Preziosa e indiscutibile la caratterizzazione dei personaggi, concreta la costruzione temporale in contemporanea degli avvenimenti; leggermente pesante l'Epilogo, troppo carico di fatti. Giusta la carica di drammaticità e di erotismo, calibrati in un equilibrio "diabolico"!   Insomma, un gran bel romanzo.
 
01 Maggio 2006, 17:47:34Commento scritto da cat
Voto: 9.00
Una delle più  belle storie di Eymerich.
 
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