Romanzo basato sulla sceneggiatura dell’omonimo film, non ne esce eccessivamente ridimensionato dal confronto con lo stesso. L’autore, infatti, è riuscito a riproporre abbastanza bene l’atmosfera cupa e straniante della versione cinematografica. Anch' io concordo sul fatto che la parte migliore sia quella finale, di stampo decisamente Dickiano. Nonostante la mia perplessità su iniziative del genere che limitano il campo d’azione degli autori, mi sento di attribuire una sufficienza piena all’ opera |