05 Dicembre 2016, 15:51:11 | Commento scritto da Pio III | | |
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19 Maggio 2016, 21:32:35 | Commento scritto da astrologo | | |
Romanzo che non ti lascia nulla. Scritto decisamente male (o tradotto male?) con pochi tratti interessanti. Ho dovuto sforzarmi per finirlo ...se finisce. Noia assoluta, pessima prova d'autore. In un primo momento volevo essere buono, ma non me la sento del tutto. Do un mezzo punto in più per la garbata satira delle persone (o genti) arretrate, degli ultimi capitoli. |
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07 Marzo 2014, 14:48:57 | Commento scritto da U | | |
Uno dei primissimi Urania che io abbia letto, facente parte del primo acquisto in blocco a un supermercato quando per la prima volta scoprii questa collana. Da ragazzino l'ho letto due volte, e in entrambi i casi l'avevo trovato sconnesso, per quanto alcuni temi fossero affascinanti. E' scritto (o tradotto) malissimo, ad un certo punto, all'inizio, non si capisce se c'è un cambio di protagonista o cosa e mancano interi passaggi logici... |
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27 Maggio 2012, 12:44:34 | Commento scritto da mitd | | |
Romanzo senile di Niven. Solita trama di ricerca dove c'è spazio per avventura, creature aliene, usi e costumi dei coloni umani. Lo stile (non una novità per l'autore, quando scrive in proprio) è primitivo, un Raymond Gallun dei nostri giorni, e la caratterizzazione dei personaggi inesistente, quando non incoerente come nel caso del personaggio principale. Sembra l'opera di un debuttante con buona immaginazione ma poco dotato per la scrittura.
Un'ultima nota: nella quarta di copertina si citano fantomatici alieni, di cui nel libro non ho visto traccia. E' forse uno dei famosi tagli di Urania? L'effetto allucinatorio di qualche fungo? O più semplicemente il curatore non si è preso la briga di leggere il libro? |
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18 Febbraio 2009, 08:57:50 | Commento scritto da marpata | | |
La prosa sembra volutamente elementare (o forse è la traduzione?). La narrazione non è riuscita a prendermi. Mi aspettavo di più da Niven. |
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30 Giugno 2008, 11:22:45 | Commento scritto da cynewulf | | |
Non sono riuscivo a finire questo romanzo: la prosa è sconnessa, i passaggi logici non sono molto chiari, si fatica a capire il carattere e le motivazioni del protagonista. |
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06 Giugno 2005, 12:36:24 | Commento scritto da francibass | | |
Anche qui, come ne L'incognita dei Grendel, Niven si cimenta nella colonizzazione di un nuovo mondo: Destiny. Buone e dettagliate le descrizioni della vita dei coloni, i mercanti, originali le forme di vita native del pianeta (simpatici gli esseri col guscio e gli uccelli frattali). Le spiegazioni vengono date nei momenti giusti, lasciando spazio alle vicende del protagonista, ricche di avvenimenti e di azione. In ogni caso non e' un capolavoro e in alcuni momenti diventa un po' tedioso, soprattutto a causa di una prosa non proprio sciolta, forse causa la traduzione. |
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