20 Dicembre 2017, 17:01:56Commento scritto da attiliosfunel
Voto: 4.00
Palla terrificante, come stile è noioso anche quale finto saggio. Grazie Lippi per questa ennesima riesumazione di un romanzo che poteva tranquillamente rimanere nel dimenticatoio.
 
20 Dicembre 2017, 13:15:06Commento scritto da nickel
Voto: 6.50
Alla fine non so se mi sia piaciuto oppure no... Tanto strano, a tratti noiosissimo, a tratti affascinante. Si complica un po' verso la fine, ma forse non poteva che essere così
 
06 Dicembre 2017, 10:35:38Commento scritto da astrologo
Voto: 7.00
Metà fantascienza metà saggio filosofico, questo scritto piuttosto fuori dai canoni risulta pesante in alcune parti e interessante per quel che riguarda la parte filosofica. Consiglierei di leggerlo "cum grano salis" ovvero di intraprendere la lettura di un testo così bizzarro con molta pazienza, necessaria per capire la filosofia di base.
 
17 Novembre 2017, 23:25:43Commento scritto da Giurista81
Voto: 5.00
Un testo interessante quanto colto, per il suo fondere Gurdjieff con Jung (gustoso poi l'omaggione a Lovecraft) ma anche per il suo esporsi in modo metaforico contro il materialismo proprio degli ultimi secoli contrapposto a quello spiritualismo da ricercare attraverso uno studio introspettivo necessario per conoscere sé stessi e sfruttare al massimo le innate potenzialità dell'uomo.
Purtroppo, a mio avviso, Wilson usa l'intelaiatura propria del romanzo per predisporre un saggio mascherato. La lettura diviene così lenta, pesante, per lunghi tratti ripetitiva. I fatti sono subordinati alle elucubrazioni, alle congetture e alle filosofie, e scorrono in modo assai blando. Non è un libro per tutti.
Il voto non va alla qualità e allo studio che sta alla base del testo, ma alla capacità di coinvolgere e rendere piacevole la lettura.

Qua la mia recensione completa: http://giurista81.blogspot.it/2017/11/recensione-narrativa-i-parassiti-della.html
 
15 Novembre 2017, 21:35:19Commento scritto da antosimov
Voto: 7.00
Insolito intrigante; un po' macchinoso e pesante nella prima parte più' scorrevole nel finale.
Sicuramente è un omaggio  a LOVECRAFT.
Impregnato di molti concetti filosofici e psicologici, alcuni di difficile comprensione.
Romanzo però singolare e unico che va premiato nel voto.  
 
19 Ottobre 2017, 20:28:57Commento scritto da capricorno52
Voto: 7.50
Libro ,appartenente al genere di fantascienza soft, un genere  che non prediligo si è dimostrato alla lettura   “ fuori dalle mode ed al di sopra delle righe”  per l’idea e l’immaginativa.
L’immaginario rappresentato dall’ autore ha suscitato in me   un “sense of wonder”  che ho provato solo con altre Space Opera di autori di ben altro spessore.
Wilson  , sviluppa una trama articolata che mescola archeologia e  mito con la psicologia , la psiconalisi e la filosofia “esistenzialista”.  il protagonista Gilbert  Austin, archeologo ,  partendo dall’ analisi delle carte di un suo amico , morto suicida, si convince che esseri alieni si annidino nelle profondità della mente degli uomini , inducendoli ad una sorta di “torpore” esistenziale che ne impedisce lo sviluppo mentale e spirituale .
Per combattere efficacemente questi esseri occorre scendere nel profondo della propria mente usando tecniche psicofisiche e meditative per  trascendere lo stato di “sonno ” indotto dagli alieni  ed ascendere ad un livello superiore di vitalità. Per estendere questa lotta a livello umanità , il protagonista, trova alleanze con numerosi scienziati psicologicamente predisposti  o che in qualche maniera avevano per conto loro intuito o potuto verificare questa amputazione dello spirito.
La storia è scritta in prima persona in forma di documento o diario del protagonista , per rafforzare il realismo narrativo  l’autore correda il racconto con alcune note a margine , sono presenti anche note del curatore in merito a testi o autori citati da Wilson. In questo modo la verosimiglianza del racconto ne esce rafforzata a scapito di una certa pesantezza nella lettura.
Intrigante l’inizio farcito di suspense e mistero  ,  un  omaggio a Lovercraft, si prosegue con un linguaggio di tipo psicoanalitico  con l’esplorazione della mente e la presa di coscienza del pericolo e della consistenza degli  alieni , indistinguibili ad un esame superficiale dai sintomi di nevrosi . Nella parte centrale l’autore , con sfoggio di conoscenze e cultura ,applica al protagonista ed agli altri personaggi umani le “tecniche” per il risveglio dello spirito e l’ esplorazione della mente , chi ha letto il “Mattino dei Maghi - parte terza L’uomo questo infinito “  troverà  parecchi spunti equivalenti .
Il finale, discreto,  è un misto di azione, grazie ai nuovi poteri acquisti dagli scienziati usati contro gli alieni , e , di narrativa epica.
In conclusione  un romanzo intrigante, ma con scarse ambientazioni anche perchè non richieste dalla trama ,  criticabile o poco credibile in alcune sue parti , specie nel finale,  per  aver  trascurato in “todo” la parte “SCI”  della Fantascienza in questo caso i risultati già noti negli anni 60’  sul cervello da parte dei neuroscienziati , come  ad esempio l’essere , la somma dei ricordi , l’invecchiamento del cervello , in cosa consiste e quali sono i meccanismi che presiedono alla percezione della realtà ed alla presa delle decisioni (mappatura)  ed altro. Anche se prosa non è sempre agevole  mi sento di consigliare la lettura per l’idea e l’immaginazione con cui l’idea è divenuta trama, non un capolavoro in assoluto , oggi alcuni aspetti sono decisamente invecchiati a fronte delle nuove conoscenze acquisite sul cervello ,  ma certamente è un punto di riferimento per il genere.  
 
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