23 Novembre 2020, 18:26:23Commento scritto da Free Will
Voto: 2.00
Proviamo a fare un po' d'ordine.
I primi tre libri del ciclo dei giganti sono: "Lo scheletro impossibile" - Urania 739 del 1978
"Chi c'era prima di noi" - Urania 765 del 1978
"La stella dei Giganti" - Urania 931 del 1982
Poi chissà perché Hogan decide di scrivere 10 anni dopo questo "Entoverse", che dovrebbe essere il quarto libro del ciclo e che Urania pubblica nel 2018, cioè 40 anni dopo i primi tre.
E' ovvio che non possiamo ricordarci alcunché, se non la storia nelle sue linee generali. Va bene che qui troviamo una breve sinossi come prologo, ma è impossibile andare a ripescare i vari personaggi che si suppone siano presenti anche qui: al massimo riusciamo ad avere una visione degli accadimenti pregressi, con l'insieme di varie etnie e/o civiltà, cioè i Terrestri, i Lunariani, i Thurieni, i Jevlenesi e ovviamente i Ganiani (o Giganti). Per il resto vuoto assoluto. Ma questo è niente: il fatto è che questo libro è totalmente incomprensibile, con una serie infinita di dialoghi senza capo né coda, salti improvvisi da un posto all'altro, nuovi personaggi introdotti in maniera approssimativa e senza caratterizzazione. Ma soprattutto troviamo una serie di assurdità, come i supercomputer che leggono nella mente e prendono decisioni (ma dai!!!), ed anche strani popoli chissà dove e chissà quando dediti alla magia (Ehhh!!!) ed al misticismo e che in qualche modo vanno ad interferire con gli altri personaggi sul pianeta Jevlen (lontano milioni di anni luce dalla Terra raggiungibile in un paio di giorni, chissà come!!!).
Sono stato stoico ed ho letto le prime 300 pagine di questo tomo lungo 500. Poi gli ho fatto fare un bel volo nel cestino. Stesso posto dove ho buttato il quinto libro (del ciclo?), cioè "Missione su Minerva (che mi rifiuto di leggere), che l'autore ha scritto 15 anni dopo il quarto (chissà perché).
Va beh, tempo e denaro sprecati.
 
10 Marzo 2019, 16:56:53Commento scritto da galions
Voto: 6.50
Urania inaugura il nuovo corso della sua collana Jumbo, rivolgendosi più ai suoi lettori abituali che non a potenziali nuove leve, ovvero a coloro che verosimilmente a suo tempo hanno acquistato e letto i primi tre romanzi del ‘ciclo dei giganti’ dell’autore inglese James Hogan.
Questo quarto titolo viene ripreso dieci anni più tardi rispetto alla trilogia originaria, conservandone alcuni protagonisti ma senza riallacciarsi particolarmente alle vicende passate.
Per cui alla domanda se questo romanzo può essere letto indipendentemente dai primi tre risponderei affermativamente, tenendo conto però che l’Urania Millemondi che raccoglie i titoli iniziali è disponibile in digitale.
Ed il consiglio disinteressato è di recuperarlo assolutamente, perché è soprattutto nel romanzo d’esordio del ciclo, ovvero ‘Lo scheletro impossibile’ che l’idea geniale di Hogan dispiega subito la sua attrattiva.
Il ciclo comincia volando alto, addirittura mettendo in discussione le origini dell’umanità.
Mentre questo ‘Entroverse’ ha inevitabilmente una trama molto più dimessa, piena di passaggi dove Hogan non vede l’ora di rovesciare addosso al lettore la sua competenza scientifica, senza preoccuparsi granché di quanto quest’ultimo sia in grado di comprenderla.
Il pianeta Jevlen reduce da una tentata aggressione di stampo egemonico contro la Terra ne ‘La stella dei giganti’ è ora in totale decadenza in seguito alla disconnessione del sistema informatico Jevex, le cause non sono chiare ed una delegazione terrestre è chiamata ad aiutare a dipanare la matassa.
La prima metà del romanzo scorre gradevolmente, interrotta qua e là dalle oscure dissertazioni scientifiche di Hogan, che vi irriteranno senza impedirvi di comprendere la trama delle indagini.
Quello che mi ha lasciato esterrefatto è che i protagonisti comprendono abbastanza rapidamente cosa sta accadendo grazie ad un incontro fortuito con le persone giuste appena sbarcati sul pianeta.
Non proprio un inizio credibile.
Ma il finale sconfina spesso nel ridicolo con alcune scene degne di una baracconata, banalizzando anche il tema del multiverso di origine informatica che dà vita al mondo che ispira il titolo del romanzo: l’Entroverse’
Insomma Hogan ci si mette d’impegno per sabotare la sua riesumazione della saga e purtroppo tutto ciò che ci soccorre per salvare le sorti di questo quarto titolo è la sostanziale scorrevolezza della narrazione.
Il plauso invece lo rivolgo ad Urania che con questo ed altri volumi ha ormai intrapreso un più che apprezzabile trend di completamento dei cicli che parevano pericolosamente destinati a rimanere sospesi senza essere terminati.
Per amor di completezza l’appuntamento è ancora con questa collana per il quinto e conclusivo romanzo del ciclo: ‘Missione su Minerva’.
 
10 Febbraio 2019, 22:01:23Commento scritto da doge
Voto: 8.00
In questo libro conosceremo un po' meglio i Jevlenesi e vedremo che purtroppo, anche se cresciuti sotto l'ala protettrice di Thurien,le cose non vanno bene per loro,anzi....ma è davvero tutta colpa loro?
Ritroviamo qui i vecchi protagonisti che ben conosciamo, umani e non, e questa volta incapperanno in qualcosa di veramente grande e strano..e nuovo!
L'alta tecnologia dei Ganiani poi permette cose che, anche se già conosciamo, vederle usate come cose di tutti i giorni su di un altro pianeta..bhè, perfino i protagonisti delle varie serie di Star Trek rimarrebbero a bocca aperta.
Ho visto che altri han dato voti non molto alti..sinceramente io lo trovo un ottima continuazione dei libri precedenti,il fatto che sia lungo ben 500 pagine me lo ha reso ancor più invitante e come molte cose nella vita mi sembra naturale che si inizi a rilento per poi prender velocità e arrivare ad una fine fatta in corsa.
Posso solo dire,per non spoilerare, che l'universo di Hogan qui si allargherà un po' di più;-)Voto: 8+
 
16 Aprile 2018, 17:40:50Commento scritto da cat
Voto: 6.00
Romanzo estremamente complesso. La mancanza di una trama avvincente rende la lettura noiosa. Alcuni passaggi sono francamente incomprensibili.Sufficienza molto stirata
 
15 Marzo 2018, 19:35:53Commento scritto da capricorno52
Voto: 6.50
Quarto capitolo del ciclo “ I giganti”. Ho letto questo libro con grande curiosità, quasi in parallelo con la rilettura dei precedenti romanzi del ciclo ,che conservavo da tanto tempo.
Innanzitutto devo dire che “Entoverse”, anche se i protagonisti umani ed alieni sono gli stessi puo’ essere letto indipendentemente senza che si conoscano i precedenti volumi del ciclo, l’autore  colloca i personaggi,  in una trama ed una ambientazione del tutto diversa.Ormai il mistero dell’ origine dell’ umanità è stato risolto anche con l’aiuto dei Ganiani , Terrestri e Ganiani hanno sconfitto insieme le forze oscure che impedivano il progresso dell’ umanità, l’uomo ha superato i confini del Sistema Solare e grazie alla tecnologia offerta dai Ganiani si accinge ad avventurarsi fra le stelle.
Con queste premesse l’autore, cambia completamente registro e sviluppa una idea, per i tempi , inizio anni 90’,  innovativa , e cioè,  lo sviluppo secondo linee evolutive non biologiche ma informatiche, di un universo, l’ Entoverse,  parallelo,  popolato da stringhe dati , incarnate in corpi fisici e con sentimenti simili all’ uomo.Ovviamente i due universi entrano in conflitto , la storia narra degli alti e bassi della cospirazione per impadronirsi del potere , da parte degli abitanti l’ Entoverse, ai danni dei Terrestri e dei Ganiani. Come per i precedenti volumi la storia non si riduce al mero fatto scenico ma , anche se con minore intensità si accompagna a importanti trattazioni scientifiche.
Lo stile di scrittura risulta piu’ pesante e crea minore tensione e mistero da fantathriller rispetto ai primi volumi , il romanzo soprattutto all’ inizio è molto lento ed in parte ripetitivo , si riscatta nelle azioni e colpi di scena della parte finale.
In conclusione , un discreto romanzo di fantascienza , che, scritto 30 anni fa ha anticipato temi quali : coscienza e intelligenza artificiale , trasferimento della coscienza,  realtà virtuale , temi per i quali risulta alla fine anche invecchiato. Coerente ed anche ironica da parte dell’ autore l’ambientazione dell’ Entoverse in un pseudo medioevo , ove il modo di vita è guidato dalla magia invece che dalla scienza. Libro nella media , lettura consigliata per completare il ciclo.  
 
02 Marzo 2018, 08:45:44Commento scritto da ciccio
Voto: 7.00
Bello anche se il grande formato rende l'azione più lenta, alcune situazioni sono un po' forzate e inoltre alcuni passaggi sono inseriti solo allo scopo di prolungare la storia e la suspense.
 
01 Marzo 2018, 19:24:17Commento scritto da antosimov
Voto: 6.50
Dopo lunga attesa sono riuscito a leggere la quarta parte del ciclo.
Devo dire che a mio giudizio i primi tre tempi erano meglio.
Le prime 200 pagine risultano complicate e a tratti noiosi anche se i personaggi sono diventati più numerosi.

Oltre agli scontri tra varie razze vengono inserite scontri tra esseri viventi  e esseri digitali.
Il romanzo riprende vivacità nelle ultime cento pagine.
Viene inserita una fidanzata per il protagonista del ciclo; ciò permette anche una parte romantica.


  
 
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