11 Giugno 2018, 14:39:41 | Commento scritto da capricorno52 |
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Per onorare la recente scomparsa di Gardner Dozois, ho tirato giu’ dalla libreria questa raccolta di racconti, di cui dalle recensioni , sospettavo la qualità ma che non avevo mai avuto occasione di leggere. La malinconia mi ha preso mentre scorrevo l’indice , trasformato nella mia mente in una sorta di necrologio agli autori , letti tante volte, ma ormai da tempo scomparsi. Iniziando a leggere , la forza e la fantasia dei racconti si si sono trasformati immagini che lasciavano le pagine per accendere la mente , e’ stato come incontrare un vecchio amico che non si vedeva da molto tempo con il quale intrattenersi , ritrovarsi, e raccontarsi il passato davanti ad un buon bicchiere di vino. Ottima antologia di racconti di Space Opera, alcuni a me sconosciuti altri già letti e poi dimenticati , una immersione nella fantascienza vecchio stile. Si comincia con “Rull” di Vogt , un classico sullo scontro tra culture , si prosegue con “La seconda notte d’estate” un racconto leggero con una nonna a difesa dell’ umanità; nel “il Fischietto di Galton” De Camp sviluppa una trama avventurosa su un pianeta che ricorda l’Africa , Vance , in “Il nuovo Primo”, per raccontare le prove che occorre superare per divenire leader galattico, adotta uno stile di scrittura pieno di ritmo, ma attenzione al finale a sorpresa, Bracket autrice di "Gli ultimi giorni di Shandakor" , affascina con le ambientazioni fantastiche del pianeta Marte e l’aura di mistero e malinconia dei personaggi. Infine due capolavori, “Parte di quella gloria” di Kornbluth e “Squadra d’esplorazione” di Leinster, racconti, che sono stati , nel tempo, per i temi trattati, fonte ispirazione di altri scrittori di FS. | |||||||
26 Marzo 2016, 17:59:36 | Commento scritto da Rocheta |
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Antologia di racconti avventurosi di alto livello, scelti tra quelli pubblicati tra la fine degli anni quaranta e l'inizio degli anni cinquanta. E' difficile stilare una classifica di merito, perché ognuno rappresenta un modo diverso di affrontare l'inesauribile filone della Space Opera. Stranamente il racconto che mi è piaciuto di meno è quello di Vance. | |||||||
06 Novembre 2013, 23:17:34 | Commento scritto da tehom |
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Magnifica antologia in due volumi, un vero scrigno di gioielli selezionato con passione e rigore filologico da quel grande editor che risponde al nome di Gardner Dozois. "The good old stuff" deglia anni d'oro delle riviste e delle antologie originali, quando il rilegato e le serie-fiume non avevano ancora corrotto il mercato editoriale americano, rivive e si dispiega sotto i nostri occhi pagina dopo pagina come una "eterna ghirlanda brillante" E' quasi impossibile azzardare confronti o graduatorie fra opere davvero sublimi, capisaldi del genere spesso sconosciuti ai più, racconti memorabili che dovrebbero far riflettere sul senso e l'utilità degli interminabili cicli che infestano l'attuale panorama della SF anglosassone. Una curiosità:il racconto di Vance è monco, la versione integrale la si può reperire nell'antologia "La terra di Ern" nei Cosmo Oro. Per me fra i migliori 10 Urania di sempre. | |||||||
04 Ottobre 2011, 14:40:35 | Commento scritto da Darkyo |
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Bella antologia in due parti della fantascienza degli anni '50, con alcuni degli autori più famosi alle prese con racconti di avventura spaziale, mai banale o fine a se stessa. I migliori in questo volume sono l'eclettico Il nuovo Primo di Vance e il rocambolesco Parte di quella gloria di Kornbluth. | |||||||
22 Maggio 2006, 17:58:14 | Commento scritto da francibass |
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Come sempre è difficile dare un giudizio complessivo a una antologia di vari autori, soprattutto perché dopo poco tempo parecchi dettagli dei racconti - non necessariamente i peggiori - tendono a scomparire dalla memoria. In ogni caso questa è una buona collezione che mi ha fatto scoprire stili e scrittori per me sconosciuti. I racconti che mi hanno impressionato maggiormente sono: "Il Rull" di Van Vogt che nonostante la trama barocca riesce a rendere la terribilie alienità del nemico; "Il nuovo Primo" di Vance dimostra ancora una volta come le idee e il ritmo facciano la differenza; anche la malinconica degli spettri marziani di "Gli ultimi giorni di Shandakor" di Brackett ha lasciato un buon segno. | |||||||
09 Novembre 2005, 07:49:56 | Commento scritto da alfasecur |
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RACCONTI DI BUONA LEVATURA, SPECIALMENTE IL PRIMO.DI VOGT E LEINSTER I PIU' INTERESSANTI. | |||||||
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