01 Gennaio 2024, 19:34:51Commento scritto da gentlezeuhl
Voto: 7.50
L’intera trilogia merita un 7 arrotondato per eccesso (7,5 il primo volume e 6,5 i restanti due). McDonald non è una lettura scorrevolissima, e in alcuni momenti diventa anche abbastanza noiosa. Ma la sua luna è descritta meravigliosamente. Nessuno dei tre volumi è leggibile a se stante.
 
20 Luglio 2021, 21:00:29Commento scritto da Algernon
Voto: 7.00
 
03 Febbraio 2021, 20:02:00Commento scritto da Free Will
Voto: 6.00
Di questo autore avevo già letto "Il fiume degli dei" ed ero rimasto perplesso perché quel romanzone ambientato in India, nonostante l'evidente approfondimento culturale, era così difficile da leggere, a causa di una scrittura schizofrenica, piena di balzi da un ambiente/situazione all'altro/a, oltre che infarcito di parole hindi. Così avevo lasciato il mio giudizio in qualche modo sospeso.
Questo libro, primo di una trilogia (ahimè), ha perlomeno il pregio di essere ambientato sulla Luna e quindi ci aspettiamo qualcosa di fantascientifico, invece che una serie di elucubrazioni ambientali, come nel libro sopra citato.

Invece ci ritroviamo in una situazione analoga, anche se con avvenimenti e personaggi sufficientemente credibili. Per carità, ci sono senza dubbio molti aspetti positivi. Per esempio l'idea che la Luna possa essere colonizzata da pochi terrestri (circa un milione) con intenzione di fare fortuna con lo sfruttamento delle risorse, è perfettamente plausibile. Non si capisce però perché fra tali coloni provenienti da ogni parte della Terra (America del Sud, Asia, Africa, Australia, più la Russia, ma nessuno dall'Europa e dagli Stati Uniti!), solo 5 famiglie (i Cinque Dragoni, come Clan mafiosi) si siano spartiti le risorse, come le terre rare che servono alle produzioni elettroniche, oppure l'elio per gli impianti di fusione nucleare, e altri materiali da vendere alla Terra. E tutti gli altri? Praticamente sono dei "peones" che lavorano come bestie, rischiando la vita in ogni momento, per conquistare il diritto ai 4 elementi vitali, aria, acqua, carbonio e rete informatica, cioè la pura e semplice sopravvivenza. Mah! Non potevano restare sulla Terra?
E' sicuramente interessante vedere come le 5 famiglie si organizzano per mantenere un equilibrio instabile fra loro (a volte suggellato da matrimoni di convenienza, come i sovrani ed i nobili di qualche secolo fa). Ma poi perché a volte si scatenano con sabotaggi, violenze, omicidi, guerriglie, duelli all'arma bianca, per arrivare addirittura alla distruzione degli habitat ed al genocidio?
In fin dei conti sulla Luna ce n'è per tutti; una famiglia si è perfino inventata la gestione/monopolio dei trasporti di superficie, interna fra i vari habitat, e di collegamento con la Terra.
Non c'è dubbio che è accurato il discorso tecnico quando parla di regolite, dei leva polvere, dei canali sotto la superficie derivati da antiche colate vulcaniche, ed anche la menzione del pericolo radiazioni solari che obbliga tutti a stare il più possibile al riparo.

Molto originali sono i cosiddetti "familiari", cioè entità evocate (col pensiero?) dalle persone e che si collocano in aria vicino a loro, con svariati servizi, dalla banale interfaccia di comunicazione e internet alla sicurezza (intesa sia come safety, sia come security).
Ma poi si perde nel descrivere le varie dinamiche sociali all'interno delle famiglie, con particolare accento sulla famiglia Corta di origine brasiliana. In certi momenti sembra una telenovela: chi è figlio di questo o quella, chi fa sesso con chi, ecc. I personaggi sono infiniti ed in questa soap opera è facile perdersi. A proposito del sesso questo viene raffigurato continuamente in maniera pornografica, poco eccitante, bensì disgustoso, anche per l'insistenza su tutte le varianti che si riferiscono all'universo LGBTQ, che oggi sembra obbligatorio sdoganare, e perfino alla pedofilia.
Per il resto la scrittura è complicata e affatto lineare: anche qui (come nel "fiume degli dei") si salta continuamente da un'azione o semplicemente dialogo all'altro, spesso senza rendersene conto e costringendo il lettore a tornare indietro.

Poi c'è la faccenda del lessico e del linguaggio: un sacco di parole soprattutto in portoghese, ma anche in coreano, cinese, ganese, arabo, giapponese, ecc. Non c'è dubbio: un bello sfoggio di cultura, ma perché costringe il lettore a leggere un glossario di svariate pagime in fondo al libro?
Infine una parola sulla traduttrice Lia Tomasich. Spesso sbanda sulla grammatica italiana (es."il pneumatico") oppure sulla solita traduzione dei termini scientifici (es. il famigerato "diossido di carbonio") ed una certa pigrizia ("familiar" diventa semplicemente "familiare", ma vista la funzione potrebbe essere tradotto come "assistente").
Va bene sospendo il giudizio con il 6 politico, per cercare di chiarirmi le idee con i due seguiti.
 
18 Novembre 2019, 07:42:10Commento scritto da npano
Voto: 7.50
Cosa mi è piaciuto?
Il grande affresco sociale che ha messo in piedi in un contesto credibile e affascinante.
Personaggi ben delineati e molto umani , questo rende la  storia più appassionente.
In effetti la presentazione iniziale dei personaggi era abbastanza scaring , ma per fortuna quelli che contano non sono molti.
Cosa non mi è piaciuto?
Certi capitoli che mi sembravano solo allungare l'acqua ( in particolare la 'fuga?' di Lucasinho )
Una certa insistenza sul sesso a 360 gradi.

Buona leggibilità  ( mai scontata negli ultimi tempi)
Non è un romanzo da leggere per rilassarsi, molti capitoli creano tensione anche se succede poco. Solo i flashback di Adriana erano rilassanti.

Promosso  
 
16 Novembre 2019, 15:48:37Commento scritto da Oldman
Voto: 4.50
Onestamente devo dire che subito dopo aver letto il cast, mi sono pentito di aver comprato questo tomo! Un Cast degno di un film tipo Ben Hur! Una camionata di interpreti (tre pagine) che solo a leggerli mi è venuta una forte emicrania! Continui dialoghi e nomi in portoghese (e non ne capisco il motivo); lingua pesante ed indigeribile! In più ora nella SF, da parte dei scrittori è invalsa la moda di inserire amori gay e omosessuali e forzare la mano su personaggi di colore dove la narrativa non ne richiede la spiegazione; se non per fare contenti una parte dei loro lettori! Comunque lo trovato pesante, logorroico e pedante. Arrivato a pagina 140, lo gettato nell'immondizia e mi sono marcato il nome dell'autore che sicuramente cascasse il mondo un suo libro non entrerà mai più in casa mia! Con 9.90,  era meglio che mi ci mangiassi un Hamburger al Mc Donald; che sicuramente sarebbe stato più digeribile!
 
12 Agosto 2019, 11:41:07Commento scritto da galions
Voto: 8.00
Primo volume della trilogia dell’autore inglese Ian McDonald ambientata sulla Luna del XXII secolo: una Luna ampiamente colonizzata in grado di sostenere i propri insediamenti umani, e di rendere la Terra dipendente dalla fornitura di materie prime essenziali.
McDonald dà vita ad una società lunare modellata sull’aziendalismo più becero, non esiste diritto civile o penale, ma solo il diritto contrattuale perché tutto è negoziabile, tutto è a pagamento, aria ed acqua compresi.
Alcuni aspetti sono grotteschi o tragici: esiste il duello giuridico all’arma bianca, perché l’uso delle armi da fuoco sotto cupole pressurizzate sarebbe impensabile, esistono i matrimoni dinastici, anche con minori e tutto trasuda un certo familismo amorale all’italiana tanto per capirci.
Altrettanto curati sono i numerosi personaggi, in particolare i membri della famiglia Corta e coloro che lavorano a vario titolo per questa, tanto che l’empatia o la repulsione per ognuno di essi sorge spontaneamente capitolo dopo capitolo.
La protagonista è la capofamiglia Adriana Corta, che in alcuni capitoli ricostruisce la sua affascinante affermazione nella società lunare, dopo un sofferto trasferimento dalla Terra ed una successiva brillante intuizione che le permette di fondare la dinastia industriale di Corta Helio, ottenendo il monopolio sull’estrazione dell’elio-3.
McDonald scrive questa saga famigliare ispirandosi alla serie televisiva degli anni ’80 ‘Dallas’, in cui abbondano gli aspetti più scandalistici e bizzarri di una società ricca ed annoiata.
Ma la noia lascia spazio alla cospirazione quando la trama si avvicina e viene paragonata ad un’altra opera più recente, ovvero le Cronache di George Martin, laddove la successione della capostipite Adriana Corta scatena gli appetiti più subdoli tra i suoi eredi e accende la competizione mai sopita con le altre famiglie industriali lunari.
A pagina 189 un personaggio minore sintetizza efficacemente questo mondo descrivendolo come ‘meschino, duro, osceno’ dove ‘tutto ha un prezzo’ ed i personaggi che lo popolano sono pronti a sbranarsi come ‘topi in gabbia (per) uno sguardo, una parola fuori posto’.
La componente fantascientifica onestamente è debole e si limita all’ambientazione, ai suoi pericoli ed alle tecnologie di trasporto e urbanizzazione.
McDonald ha scritto questa trilogia pensando già ad una sua possibile trasposizione seriale per la televisione, per cui si tratta di un romanzo commerciale destinato ad una lettura agevole e piuttosto accattivante che centra ottimamente il suo scopo.
La traduzione di Lia Tomasich rende onore a questa scorrevolezza che vi farà dimenticare la marginalità dell’aspetto fantastico.
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Chiude il volume il racconto dell’autrice torinese Enrica Zunic intitolato:
La Guerra di Ain   8.5/10
Racconto al principio un po' confusionario, ma che pagina dopo pagina disvela un tema davvero attuale che potremmo sintetizzare con il nome di un’associazione celebre, ovvero ‘Nessuno tocchi Caino’.
Una dottoressa sfida l’impopolarità dei colleghi in tempo di guerra, battendosi perché un prigioniero detestato da tutti venga trattato dignitosamente rispettando i diritti che la legge formalmente gli riconosce, ma che tutti vorrebbero negargli. Finale splendido che riscatta un inizio faticosamente comprensibile.  
 
31 Agosto 2018, 11:58:48Commento scritto da bibliotecario
Voto: 8.00
Grandissimo affresco epico e tragico della saga delle grandi famiglie che hanno colonizzato la Luna e poi monopolizzato i commerci tra quest'ultima e la Terra.
Siamo quasi al livello di Dune o i Canti di Hyperion.
Oltre al'aspetto fantascientifico ottimamente curato e verosimile, per l'intreccio delle casate e dei personaggi il libro non mancherà di appassionare anche chi ha amato saghe fantasy come il Trono di Spade.
Sapientemente distribuite da Ian McDonald parti descrittive e dialogate, azione e riflessione, con flashback di alcuni dei tanti personaggi per farci capire la situazione socio economica sulla Terra e come si è arrivati alla situazione attuale sul nostro satellite.
Finale quanto mai aperto, visto che la storia è stata pensata sin da subito composta da tre volumi.
 
17 Agosto 2018, 00:47:01Commento scritto da capricorno52
Voto: 8.00
I nostri antenati sono andati sulla Luna , ma forse non ci andranno i nostri figli, poiche' , quando l ' uomo e'  giunto  sulla Luna quello che ha trovato e ' stato poco promettente : un paesaggio vuoto , terribilmente caldo e freddo , polveroso, devastato dalle radiazioni , grigio, riarso.
La Luna , troppo presto calpestata dall ' uomo e trasformatasi rapidamente da futuro immaginato  dalla fantascienza , a passato vissuto della realta ',  e ' la protagonista di questo romanzo.
Ian Mcdonald , con eccezionale abilita ' , ne ricrea il mito, immagina che sia possibile ricavare dalla Luna un profitto ed allo scopo la popola con una razza di coloni di stampo eccezionale , che abiteranno tunnel , che pagheranno per ogni sorso d ' acqua e soffio d ' aria e proveranno l '  infinita adattabilita ' dell ' uomo alle condizioni estreme , subito descritte ad inizio romanzo durante il rito d ' iniziazione dei giovani lunariani.
La trama del romanzo e ' influenzata da opere quali il Padrino,Dune,  Il Trono di spade , viene immaginata una societa '  di frontiera ove vige il primato della famiglia di stampo mafioso , la volatilita '  della legge , il sesso e la violenza , ma non si tratta di rileggere il Padrino o il trono di Spade ambientati sulla Luna , occorre pazienza per trovare il vero filo conduttore della trama che e ' la sfida per l ' evoluzione dell ' umanita ' , chi sara ' il piu '  adatto per conquistare il futuro ?
Intrigante l ' idea della societa ' lunare , bella la storia rappresentata con una tecnica narrativa multiprospettiva che segue piu '  di una dozzina di personaggi di tre generazioni, ambientazioni ed elementi di fantascienza ben studiati e credibili , personaggi che presentano complessita '   , portata e profondita '  psicologiche e sentimentali, scrittura di perfetto equilibrio di tutti gli elementi presenti in New Moon, veloce , sintetica a tratti epica, coinvolgimento alla lettura per tifare o contrastare i vari personaggi garantito con tecniche di soap opera, Dallas docet , con al centro la famiglia Corta. All ' inizio , un poco di confusione per la vagonata di personaggi che occupano la scena ,   ma utilizzando  l ' elenco si fa presto a prendere confidenza , l ' uso del portoghese anche se crea qualche difficolta '  , rende piu '  diretta e particolare l ' atmosfera del romanzo.
Bella , epica e drammatica la parte finale che ovviamente introduce il secondo volume.
Libro che cammina sulla linea sottile tra esuberanza e disciplina sia nella trama che nella lingua, libro di forti contrasti. La vita e la morte sono cosi ' vicine che tra loro non c ' e ' quasi mai nulla. Nonostante i progressi tecnologici la Luna puo ' ucciderti in pochi secondi e questa divisione nitidissima tra la morte e la sopravvivenza crea palpabile tensione nel romanzo.
Un libro che lascia qualcosa , McDonald ha modellato la mia visione della Luna e del Brasile nel modo in cui la trilogia di Marte di Kim Stanley Robinson ha fatto per il pianeta rosso, non saranno piu ' gli stessi. Consigliato.
 
16 Agosto 2018, 18:13:59Commento scritto da cat
Voto: 8.00
McDonald non è uno scrittore facile da leggere. Richiede tempo ed estrema attenzione .Certi passaggi a volte risultano oscuri anche dopo rilettura.
I primi due capitoli, pieni di personaggi variamente intrecciati  sono di più agevole comprensione se si traccia l'albero genealogico delle 2 famiglie principali.
Poi il romanzo scorre apparentemente senza una traccia, fino al termine del libro dove la storia risulta più definita. Non c'è finale. Continua.....
( Speriamo Urania mantenga la promessa di pubblicare gli altri 2 romanzi della trilogia)
Dimenticavo: a me è piaciuto molto.
 
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