01 Ottobre 2023, 16:02:09Commento scritto da gentlezeuhl
Voto: 5.00
Un altro cosiddetto “capolavoro” del passato che di capolavoro ha ben poco. Ma guai a toccare i classici, eh. Si salva l’idea alla base del romanzo - originale, certo -, ma tutto il resto - dalla trama allo stile di scrittura, dai personaggi alla descrizione della nave/mondo - scivola via tra superficialità e ingenuità. Il finale poi, oltre che affrettato, è un trionfo di banalità.
 
20 Febbraio 2022, 22:07:09Commento scritto da ghenrik
Voto: 8.00
Dopo la raccolta della Storia Futura e dopo I Figli di Matusalemme, ho riletto Universo nell'edizione di Urania Collezione che consiglio in quanto la traduzione è rivista e reintegrata delle parti mancanti. Il romanzo è stato pubblicato in 2 parti su Astounding nel '41. La prima parte ha vinto il Retro Hugo. E' uno dei capisaldi della fantascienza e sicuramente il primo a popolarizzare il tema delle astronavi generazionali. Lo scopo dell'astronave Vanguard è di raggiungere Alpha Centauri nel corso di diverse generazioni. Ma nel tempo lo scopo della missione viene dimenticato, per cui gli "abitanti" abbracciano una nuova religione che li porta a credere che la nave stessa sia il vero universo e non concepiscono uno spazio al di fuori della nave. I custodi del segreto sono i mutanti, banditi dalla società "civile" e frutto delle mutazioni genetiche causate dalle radiazioni dello spazio. Seguiamo la vicenda del giovane Hoyland, che si trova dalla parte dei mutanti e scopre l'universo esterno. Questo sarà per lui un estremo cambio di prospettiva per cui dovrà rivedere la propria visione dell'universo. Nella seconda parte assistiamo ad una lotta per il potere, prima contro gli "integralisti" che rimangono legati alle vecchie credenze, poi tra mutanti e "civili". Praticamente emerge di nuovo il lato peggiore dell'umanità. Hoyland riesce a fuggire dalla Vanguard assieme ad alcuni amici e amiche e riesce inverosimilmente ad approdare ad un pianeta. Finale affrettato e "facilone" che lascia un po' l'asciutto in bocca anche perché il destino della Vanguard rimane ignoto. Peccato, poiché altrimenti il romanzo sarebbe stato perfetto.  
 
18 Febbraio 2021, 18:24:26Commento scritto da galions
Voto: 9.00
Pubblicato in due parti su ‘Astounding Stories’ nel 1941 ‘Universo’ è un romanzo dal potente simbolismo.
La sua lettura mi ha ricordato ancora una volta come riconoscere gli autentici capolavori letterari:  stile essenziale, trama quasi minimalista, ma testo ricco di metafore.
La ‘Vanguard’ è un’astronave di dimensioni ciclopiche, il suo viaggio porta per la prima volta un equipaggio terrestre alla volta di Proxima Centauri, la stella più vicina alla Terra dopo il Sole.
Ma si tratta di un viaggio intergenerazionale.
Chi ha costruito o si è semplicemente imbarcato sulla ‘Vanguard’ non può arrivare in tempo a destinazione, mentre chi nasce sull’astronave si ritrova coinvolto in un viaggio che non ha scelto di intraprendere.
Inoltre un evento drammatico noto come un ammutinamento e di cui i protagonisti vengono a conoscenza in un secondo tempo peggiora le condizioni già precarie della missione.
Questo contesto ha un effetto che mi ha ricordato il mito della caverna in Platone.
L’equipaggio perde progressivamente consapevolezza del senso della missione per cui la ‘Vanguard’ diviene essa stessa il limite dell’esperibile coincidendo con il concetto di ‘universo’.
Il pensiero religioso pervade l’equipaggio per cui Jordan, il fautore del viaggio e finanziatore dell’astronave viene pensato alla stregua di un divinità, mentre la destinazione viene assimilata al concetto di ‘paradiso’ a cui aspirare.
Lo stesso equipaggio diviene un campione di società gerarchizzata.
I migliori diventano scienziati, poi vi sono i ‘testimoni’ a cui è deputata la memoria del viaggio e la risoluzione delle controversie tra individui, poi vi sono i contadini che svolgono i lavori più duri, ed infine ci sono i reietti, ovvero i mutanti, cioè coloro che essendo rimasti esposti alla radiazione cosmica di fondo per un guasto allo scudo della ‘Vanguard’ hanno sviluppato mutamenti genetici che li relegano tra i diversi.
Per uscire dallo stallo di un viaggio in cui i partecipanti hanno perso cognizione della loro destinazione ci vuole un personaggio sopra le righe per la sua intelligenza ed il suo intuito.
A questo punto però è evidente che la difficoltà maggiore in un contesto pseudo-religioso sempre più ingessato nella sua rigidità consiste nel risveglio delle coscienze e nel rovesciamento dello status quo.
Il finale poteva essere un po’ più curato da Heinlein che sembra colto da una frenesia ingiustificata, ma nel frattempo ‘Universo’ ha già espresso la sua carica dirompente.
Peccato per il misero ruolo a cui l’autore relega le donne, ma il retaggio maschilista degli anni ’40 del secolo scorso emerge prepotentemente.
Traduzione senza intoppi a cura di Antonangelo Pinna.
 
03 Maggio 2018, 19:31:15Commento scritto da capricorno52
Voto: 7.50
Un racconto che affronta i temi del viaggio interstellare generazionale con idee magistrali sulla organizzazione sociale e sul condizionamento dell’ ambiente sul modo di vivere e pensare.
Un ambiente chiuso “ la Nave”   è la metafora per descrivere  una società ripiegata in se stessa , decadente , superstiziosa, fortemente gerarchica e nemica del cambiamento.
Ma le atmosfere claustofobiche , i bui corridoi , gli agguati dei nemici non possono  fermare chi pensa con la propria testa.
Il racconto , è un piccolo capolavoro affascinante , innovativo del genere sia per l'idea che per la caratterizzazione dei personaggi , scritto in modo magistrale, rispecchia il modo di pensare  individualista liberale ma senza eccedere  dell’ autore nel  periodo della maturità.
Il  finale che tratta del termine del  “viaggio” perde un po’ di tensione e prelude ad  una conclusione scontata, in linea con gli anni della pubblicazione del racconto.
Da leggere e conservare nella Vostra biblioteca.  
 
07 Gennaio 2017, 12:01:52Commento scritto da astrologo
Voto: 8.00
romanzo assolutamente gradevole e fuori dai canoni. Per una volta Henley scorda il suo militarismo e panamericanismo di base per scrivere una storia scorrevole e coinvolgente.  Il senso del chiuso e di coloro che scoprono di essere parti di un oggetto alla deriva nel Cosmo è sottolineato in maniera magistrale. Credo sia secondo solo al capolavoro di quest'autore: La porta sull'estate.
 
26 Luglio 2014, 08:43:11Commento scritto da remotino
Voto: 7.00
Libro piacevole.

Heinlein riprende un filone delle storie riguardanti i viaggi interstellari lungo l'arco di più generazioni. "L'arca" la casa degli umani inconsapevoli del fatto che si tratta appunto di una nave spaziale.

A tratti la storia langue ma poi repentinamente risorge l'interesse alla lettura, il finale è abbastanza scontato.
 
08 Marzo 2014, 14:35:51Commento scritto da U
Voto: 8.00
Idea stupenda. Buonissima prima parte, tanto sense of wonder che sicuramente ai tempi mi avrebbe fatto gridare al capolavoro assoluto. Oggi il grido non riesce a partire, ma parliamo comunque di un ottimo romanzo, raccontato con la stessa ingenuità che caratterizza i personaggi che lo animano.
 
22 Maggio 2013, 18:37:48Commento scritto da nickel
Voto: 8.00
 
28 Maggio 2011, 12:45:00Commento scritto da Arne Saknussemm
Voto: 8.50
Vecchia lettura. Riporto il voto che misi al libro dopo averlo letto.

Leggere Heinlein è sempre un piacere!
Peccato, per poco ha mancato il Capolavoro.
 
21 Novembre 2010, 18:25:26Commento scritto da maxpullo
Voto: 7.00
Il pregio di questo romanzo è senza dubbio dovuto alla felice idea di Heinlein di sfruttare al meglio l'inesauribile filone delle storie riguardanti i viaggi interstellari lungo l'arco di più generazioni.
La trama è prevedibile e scontata quanto basta per far sorgere un pizzico di noia al termine della prima parte, mentre i personaggi poco caratterizzati e credibili fanno si che la decisione di proseguire la lettura si faccia ad un certo momento davvero ardua.
Il mio consiglio è quello di proseguire perchè il romanzo regala proprio nella seconda parte le emozioni migliori, soprattutto quando i misteri dell' "universo" in cui si svolge la vicenda vengono finalmente svelati attraverso le parole scritte in un vecchio giornale di bordo.
Da segnalare la felice intuizione dell'autore secondo cui, con il trascorrere dei secoli e l'alternarsi delle generazioni, i giornali di bordo ed i manuali tecnici finiscano per perdere lentamente il loro significao per assurgere a testi sacri, portatori di una verità che non va compresa ma accettata per fede, generando una vera e propria religione. Da dimenticare invece il maschilismo con cui il buon vecchio Heinlein conduce la sua storia, relegando i personaggi femminili al ruolo di comparsa.
Un classico davvero senza tempo che si legge con piacere nonostante alcune ingenuità e che non può mancare in una collana che proponga di presentare il meglio della fantascienza di tutti i tempi.
 
30 Dicembre 2009, 12:10:53Commento scritto da Free Will
Voto: 9.50

Come tutti i romanzi di RAH, è quasi un capolavoro assoluto; il "quasi" è dovuto al finale un po' troppo affrettato.
Il linguaggio di Heinlein è sempre molto semplice, addirittura didattico, e privo di inutili contorsioni.
Così ciò che potrebbe apparire come una storia banale, è in realtà un messaggio forte e universale:
per le formiche, il formicaio rappresenta tutto il mondo conosciuto, se non danno uno sguardo al di fuori, semplicemente il resto non esiste. Ecco quindi che la mancanza di informazioni o il deteriorarsi delle informazioni a causa degli eventi, crea false credenze, miti e religioni, con pregiudizi, guerre e ingiustizie varie.
Il titolo italiano è immediato e congruente, anche se quello originale è molto più poetico.
 
03 Agosto 2009, 09:24:48Commento scritto da nemesis
Voto: 8.50
Bellissimo romanzo, bella schiera di personaggi, idea di fondo molto interessante e anche ben sviluppata.
Finale decisamente sbrigativo, ma devo dire che Heinlain ci prepara a questo poche pagine prima di scrivere l'epilogo con una nota che ha quasi dell'ironico sul finale che la vicenda avrà.
Molto piacevole e coinvolgente.
 
29 Luglio 2009, 11:56:04Commento scritto da Cybermax
Voto: 9.00
Un racconto assolutamente affascinante.
Ottimo Heinlein come sempre.
 
30 Gennaio 2008, 22:40:28Commento scritto da pegolo2003
Voto: 7.50
Buon romanzo,anche se ho preferito altre opere dell'autore.
 
16 Settembre 2007, 03:26:48Commento scritto da Paolo-42
Voto: 8.00
Ottimo libro... peccato per il finale... è come se avesse avuto fretta di chiudere....
 
04 Gennaio 2007, 15:52:19Commento scritto da Stormbringer
Voto: 9.00
Assolutamente da leggere, come tutti i romanzi di Heinlein a mio parere. Scorrevole e con ambientazioni molto interessanti.
 
11 Settembre 2006, 09:34:57Commento scritto da ky0
Voto: 5.50
Non è che questo libro mi abbia fatto impazzire....diciamo che è anche piuttosto ingenuo...direi che è uno dei peggiori urania che ho letto.....
 
17 Agosto 2006, 13:16:13Commento scritto da Gundam70
Voto: 9.50
Molto bello. Lo consiglio a tutti gli amanti di Space Opera.
 
17 Febbraio 2006, 22:20:27Commento scritto da rammstein
Voto: 9.50
Il titolo originale rende più giustizia a questo testo rispetto alla traduzione in italiano. Mi è piaciuto molto, sia per la trama che per l'ambientazione. Da leggere sicuramente.
 
20 Settembre 2005, 20:04:39Commento scritto da vinmar
Voto: 9.00
Cosa è un Universo ? Un luogo più o meno vasto in cui vivere. Lo spazio è limitato dalla tua conoscenza di ciò che ti circonda e da ciò che  che sai della storia passata. Solo il grande Heinlein poteva creare un Universo chiuso in viaggio nell'Universo aperto. Ma non è cosi anche il nostro pianeta?
Cupo al punto giusto,  ribelle, e con il mito della frontiera. Molto americano
 
18 Settembre 2005, 17:09:48Commento scritto da Longfang
Voto: 9.50
Inclassificabile. Il capovolgimento stesso della nostra idea di "senso comune".
 
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