08 Febbraio 2022, 18:40:21Commento scritto da Free Will
Voto: 6.00
Il secondo libro del ciclo (dopo Ancillary Justice) è praticamente uguale al primo, nel senso che presenta il solito linguaggio prolisso e soporifero, con una storia di per sé interessante, ma portata avanti con lentezza. Rimane la bella idea delle cosiddette "ancelle" (di cui mantengo la riserva sulla traduzione), rimane la stranezza dei generi maschile e femminile spesso confusi, rimane il mistero sullo sdoppiamento e moltiplicazione del capo dei capi. Il finale è per fortuna brillante e intrigante, ma ovviamente rimane aperto ai due seguiti (che si spera vengano pubblicati prima o poi). Per quanto riguarda l'editore, ha collocato il libro in una collana diversa , forse più consona, ma aumentando la confusione.  
 
20 Luglio 2021, 21:03:08Commento scritto da Algernon
Voto: 6.00
 
17 Febbraio 2021, 09:14:20Commento scritto da Oldman
Voto: 3.00
Onestamente devo dire che se possibile questo romanzo mi a deluso più del primo. Non voglio e non posso entrare nella mentalità dell'autore; ma credo che almeno dovrebbe dare una spiegazione al fatto che descriva un universo di sole donne e non si è mai parlato di un maschio; se non vagamente in quest'ultimo. Ma avrei voluto suggerire alla sig.ra di mettere all'inizio dei romanzi una legenda indice dei vari soggetti per i quali io non sono ancora riuscito a capire a cosa si riferiscano; vedi i vari: Mercy? I BO? Decurie? Kalr? Mianaai? Radcaai? Amat? Issalnu? Athoeki? Etrepa? Poi nomi impronunciabili da far ingarbugliare la lingua: Geck, Rrrrr? Non capisco l'utilità di tutto questo che sembra fatto ad Hoc per confondere le idee. Forse trae spunti dalla mitologia Indù? Comunque ho dovuto fare violenza su me stesso per arrivare alla fine; non riuscendo a leggere più di 4/5 pagine a serata. Ma una cosa è sicura che il prossimo romanzi titolato: Ancillary Mercy, per me resterà in edicola. Con questo non voglio influenzare nessuno. Tutto questo con una trama molto fraglie che si basa sulla spiegazione del colore e decorazioni dei servizi da TE; mi fa venire in mente un vecchio detto militare che recita: render5e le cose faci, difficili attraverso l'inutile!
 
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