28 Gennaio 2023, 12:32:41Commento scritto da Sherdan
Voto: 6.00
Ho una predilezione per i romanzi ucronici e questo di Roberts, viste anche le recensioni positive, sembrava essere una "perla" del genere. Purtroppo le premesse sono state ampiamente deluse.
Le doti liriche dell'autore ci sono indubbiamente e suggestioni, atmosfere e minute descrizioni vengono profuse a piene mani, ma non bastano a fare un buon romanzo "ucronico" se oltre esse c'è un vuoto di trama e  una serie di diverticoli narrativi "ciechi" semplicemente destinati a descrivere (quasi come in una guida turistica)  le meraviglie del Dorset e a far perdere interesse alla lettura.
Per più di tre quarti del romanzo non accade niente, solo episodi minimali e piuttosto confusi  che poco o nulla aggiungono alla storia se non nel dare un poco d'antefatto al racconto finale,  l'unico in cui succede veramente qualcosa e gli eventi si dipanano in modo più concreto.
Se posso una nota sulla "verosimiglianza" della costruzione ucronica, direi che l'autore non ha colto il senso della "Storia" con ampio respiro, ma si è concentrato in una stucchevole visione tutta "anglocentrica".
Una nostra contemporaneità sprofondata in una sorta di medioevo posticcio causato dalla morte prematura di Elisabetta I° (il cui ruolo nella storia dell'Europa continentale, e forse mondiale, dubito sia stato così essenziale da costituirne il fulcro stesso della nostra civiltà moderna) francamente sembra eccessivo e poco accurato. L'autore non tiene minimamente conto che il XVII° in cui vive Elisabetta I° è già ben oltre il Rinascimento, che il protestanesimo è  saldo in Europa  e che la Chiesa Romana, per quanto ancora influente, non era più il "motore" degli eventi dell'occidente, ampiamente surclassata dalle nuove potenze nazionali.  
  
Una nota : l'edizione dei Classici Urania porta nella terza di copertina la pubblicità dell'edizione dei Massimi di Miller con il celebre "Un cantico per Leibowitz", la cui copertina riporta quella (spettacolare) che Thole aveva composto proprio per l'edizione tedesca di "Pavana". La copertina di Chiconi per i Classici è invece una delle sue meno riuscite.  
 
26 Giugno 2017, 19:14:13Commento scritto da astrologo
Voto: 8.00
Un libro in cui la fantascienza è solo uno sfondo: come tutti i romanzi sulla Storia alternativa spiazza il lettore amante della space-opera e di altri generi Hot. Qui, un piccolo mondo e le sue traversie viene narrato, e i personaggi si muovono come spettri in una realtà abbastanza eterea ed, in un certo modo fosca. Diverse storie, tutte stringenti e a tratti liriche, ma non usuali in un libro di serie. Ben scritto e coordinato, consigliato a chi vuole dei quadri offuscati della realtà da un lirismo superiore.
 
09 Ottobre 2013, 11:01:36Commento scritto da maxpullo
Voto: 9.50
Una sorpresa. Una rivelazione. Un libro che per la potenza della visione che evoca, per come l'autore riesce a condurre un argomento tanto complesso e per come è scritto, costruito e concepito non si dimentica facilmente.
Roberts immagina un universo alternativo in cui l'Inghilterra non è riuscita a fermare l'Invicible Armada ed è caduta sotto il dominio spagnolo e della Chiesa; il paragone immediato è con "La svastica sul sole di Dick", ma Roberts, diversamente da Dick non rimane imprigionato nel lovecraftiano gioco di specchi che si genera tra i due universi, ma bensì riesce ad immaginare una storia alternativa suggestiva e realistica fino alla sua per nulla scontata conclusione.
Il modo in cui lo fa, intrecciando una vera e propria "danza" di personaggi assolutamente credibili e ben delineati che animano una serie di storie drammatiche e amarissime ha un qualcosa di geniale e l'afflato lirico del'ultimo racconto in particolare rende questo romanzo unico e speciale.
Le atmosfere medievali richiamano alla memoria le suggestioni di "Un cantico per Leibowitz", ma questo è un paragone valido solo fino ad un certo punto: l'immagine della chiesa proposta da Miller, infatti, è ben diversa da quella ambivalente proposta da Roberts, anche se in entrambi i romanzi essa è arbitro dei destini del mondo, custode di una sapienza dimenticata oppure troppo pericolosa per essere diffusa a tutti.
Un capolavoro della fantascienza e della letteratura.
 
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