20 Maggio 2015, 15:57:16Commento scritto da emilio
Voto: 5.00
Ho finito di leggere con molta fatica mentale questo scritto. Essendo cattolico non mi è piaciuta per nulla la parte "demoniaca" dell'insieme. Non mi sembra, comunque un libro di fantascienza, lo diventa solo nel finale. Il resto sono, a mio avviso, tutte opinioni di una filosofia d'accatto, in fondo pessimistica.
 
25 Maggio 2008, 18:33:54Commento scritto da lonewalker
Voto: 7.00
Un Disch decisamente di non facile lettura ma affascinante nell'idea e nello svolgimento a "diario". A metà lettura mi sono detto "se avesse saltato tutte le digressioni mentali e letterarie" sarebbe stato un racconto breve da Oscar. Ho fatto fatica ad arrivare sino alla fine ma non mi sono pentito, anzi, con calma vorrei rileggermelo con spirito diverso. Inaspettato il colpo di scena finale....almeno per quelle che erano le mie aspettative!
Leggerlo metterà a dura prova la vostra capacità di leggere.....ma merita la sufficienza piena!
 
25 Agosto 2007, 04:21:41Commento scritto da Helena_Velena
Voto: 10.00
Un viaggio tristissimo e  maledetto non nell’immensita’ della galassia, bensi’ nella profondita’ della psiche umana, alla ricerca del senso dell’esistenza e.. della conoscenza…
Un libro che si commenta con le sue stesse parole:

“Perche’, miei cari simili, mie cari fratelli, nulla esiste, se non un vuoto dolorante al centro delle cose, alleluia! E nemmeno c’e’ piu’ il dolore, il giorno e’ lungo e il vuoto pieno di felicita’. QUESTO e’ il segreto posseduto dai nostri antenati, e’ la verita’ che rendera’ liberi. Recitatelo tre volte al mattino, e tre volte alla sera: Dio non esiste, non e’ mai esistito e non esistera’ mai, il mondo non avra’ mai fine, amen”.
E ancora:
“E…oh, oh… quelle preziose, servili poesie che hai scritto leccando il culo dorato del tuo cosiddetto Dio-padre? Tutta merda, vero? Accumulatasi per anni e anni come (Agostino, non e’ vero?) se tu avessi cercato di smuovere una montagna un sasso alla volta e, una volta gettato via l’ultimo granello, l’eternita’ non aveva neppure compiuto un battito delle sue ciglia. Ma tu, scoreggia di passero, tu non hai neppure sfiorato le montagne. Le COLLINE DELLA SVIZZERA e… se scrivessimo il seguito? GLI STRONZI DEL VATICANO?”

Un classico della letteratura del 900.
 
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