23 Maggio 2019, 13:30:09Commento scritto da capricorno52
Voto: 6.50
Il titolo del libro dovrebbe essere “I paradossi del passato” per quanti tipi di paradossi l’autore in modo ironico mette in scena nei diversi viaggi nel tempo ambientati nell’ epoca dell’ impero bizantino e gestiti come sexy tour ,  da un goffo ma scanzonato protagonista.
Storia di poche pretese che ha il pregio di essere ben raccontata dalla ottima penna di  Silverberg , i tratti predominati sono una particolareggiata conoscenza del periodo storico ed una certa propensione a trasformare i tour nel passato in occasioni sessuali fra i diversi personaggi, non il miglior libro di Silverberg.
 
18 Maggio 2017, 07:46:18Commento scritto da astrologo
Voto: 6.50
Romanzo di stile picaresco anomalo per Silveberg incentrato su una serie di paradossi temporali. Mette in scena diversi viaggi nel tempo della Bisanzio prima e dopo la fine dell'Impero Romano d'Oriente, puntuale dal punto di vista storico. Eroe divertente, ma sconsiderato, sembra avere tutta la fortuna del mondo ma.....
 
04 Dicembre 2014, 13:19:45Commento scritto da dip1951
Voto: 7.00
Silverberg  è  un  grande :  i  romanzi  sui  viaggi  nel  tempo  li  padroneggia  con  grande  maestria  e  questo  libro  lo  conferma.  Il  finale  per  me  è  magnifico
 
08 Ottobre 2013, 18:50:53Commento scritto da mitd
Voto: 6.00
Premessa: non amo i romanzi sui viaggi all'indietro nel tempo, perché nonostante le possibilità narrative che offrono non riesco a superare la soglia dell'incredulità data dai paradossi temporali.

Il romanzo di Silverberg non fa eccezione, e risente del periodo in cui è stato scritto (la seconda metà degli anni '60): un po' di droga, tanto sesso, qualche spiegazione parascientifica, e voilà la formuletta per essere à la page. La scrittura è brillante, come sempre, ma la vicenda finisce col risultare abbastanza stucchevole. Una sufficenza stiracchiata, più di stima per l'autore che per il romanzo.
 
16 Ottobre 2011, 22:10:14Commento scritto da folklot
Voto: 7.50

Francamente questo libro mi ha parecchio divertito. credo che lo stesso autore lo abbia concepito come un divertimento personale e gli abbia dato volutamente un tocco leggero.Sanamente iconoclasta(l'affollamento sul Calvario) e
poi, tutto sommato chi non vorrebbe tornare nel passato per avere le grazie di Cleopatra?
 
03 Febbraio 2011, 14:08:04Commento scritto da maxpullo
Voto: 6.50
La premessa fondamentale a questo mio commento è che io adoro le storie di viaggi nel tempo.
Nonostante questo, tuttavia, ho fatto fatica ad apprezzare questo libro ed anche se la sua lettura è stata rapida e per certi versi coinvlgente, non posso dirmi del tutto soddisfatto.
L'errore fondamentale che accumuna l'autore del libro al suo protagonista è senza dubbio l'eccesso di fiducia: la presunzione di conoscere l'argomento viaggi nel tempo in ogni suo aspetto, infatti, induce Silverberg a ritirarsi dalla scena dopo un ottimo inizio di romanzo ed a lasciare letteralmente carta bianca al suo "becero" personaggio che, a sua volta, dopo aver tentato di convincerci che l'unico scopo dei viaggi nel tempo sia il turismo sessuale (meglio se accompagnato da una sorta di morbosa attrazione verso la possibilità di accoppiarsi con i propri antenati) commette l'errore di sottovalutare le insidie dei paradossi, finendo per autodistruggersi.
Il grande torto di questo romanzo è proprio quello di aver ridotto l'affascinante possibilità dei viaggi nel passato al soddisfacimento dei propri impulsi sessuali: tutti i personaggi, infatti, dalle guide temporali ai visitatori, ambiscono solo alla copula e le visite a scopo culturale durante i grandi eventi della storia divengono il pretesto per un surreale caleidoscopio di accoppiamenti che coinvolgono regine ed imperatrici nemmeno si trattasse di prostitute professioniste.
Alla fine mi rimane l'impressione di un romanzo costruito bene, pieno di trovate intelligenti ed originali ma gestito in modo troppo approssimativo e semplicistico, con un personaggio grossolano, volgare e fracassone che con le sue azioni distrugge sistematicamente quanto di buono prodotto dal suo creatore sino a quel momento.
Peccato perchè poteva essere un buon libro.
 
03 Ottobre 2006, 13:22:57Commento scritto da nemesis
Voto: 6.00
Di certo non è uno dei migliori scritti del buon Silverberg, senza infamia e senza onore, classico romanzo sui viaggi nel tempo, buono il tentativo di spiegazione dei paradossi dei viaggi spazio-temporali, ma c'è più descrizione storica del periodo che struttura narrativa. Il finale non è fantastico, ma sappiamo che il buon Robert è maestro nel descrivere il viaggio e non il finale.
Colonna sonora consigliata: Jethro Tull - Stand up, Jethro Tull - This was.
 
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