11 Ottobre 2023, 16:06:19 | Commento scritto da capricorno52 |
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Certamente non la migliore opera di Lem , romanzo piuttosto prolisso , la trama ci presenta la storia di un naufragio spaziale su un un pianeta alieno e ostile, l’ equipaggio umano è alle prese con i problemi posti dalla riparazione dell’ astronave ed allo stesso tempo intraprende brevi escursioni sul pianeta entrando in contatto con gli abitanti. Lem privilegia in questo romanzo le proprie propensioni fantastiche , prova ne é lo sforzo profuso per descrivere la natura e gli abitanti del pianeta, meno importanza hanno i personaggi addirittura identificati e nominati in base la professione o il ruolo svolto ad esempio : il medico, l'ingegnere, il comandante, il chimico etc.. Tuttavia cosi rende i personaggi quasi impersonali e degli stereotipi senza profondità psicologica o sentimentale. Come di consueto per Lem anche se vi è piu’ di un contatto fra gli abitanti e l’equipaggio , barriere linguistiche , biologiche ed evolutive rendono impossibile la reciproca comprensione. Finale frettoloso ove i naufraghi, riparata l'astronave ripartono per le stelle a caccia di nuovi pianeti da esplorare, senza alcuna riflessione su quanto hanno direttamente vissuto. | |||||||
27 Dicembre 2022, 06:11:41 | Commento scritto da belvas |
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il romanzo che prepara il capolavoro solaris, ma lo prepara solo. Da apprezzare soprattutto la fantasia di Lem: solo ad inventare tutte quelle cose incomprensibili, quasi ad anticipare pandora di avatar, purtroppo queste descrizioni rendono difficoltosa la lettura, che richiede una buona dose di immaginazione, anche perché i capitoli di fatto finiscono col rassomigliarsi troppo, oltre ai personaggi troppo piatti. Resta il merito di aver posto un freno all'ottimismo imperante all'epoca | |||||||
24 Gennaio 2022, 21:28:20 | Commento scritto da npano |
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Decisamente prolisso Prima parte intrigante , poi l'interesse è calato , parte finale positiva. La difficoltà estrema di capire anche solo minimamente civiltà aliene è assolutamente pervasiva in tutto il romanzo. A tratti facevo fatica a capire che cosa succedesse e quale fosse la possibile logica di cui era testimone l'equipaggio. Temevo di non arrivare alla fine , ma poi la parte finale ed alcune spiegazioni hanno fatto lievitare di molto l'interesse, ma poi si conclude e ti lascia , correttamente, con la sensazione di aver capito qualcosa di importane , ma cosa? Per niente banale ma non facile. L'equipaggio non aveva veri protagonisti, mi sembravano a tratti dei cartonati , quasi delle comparse sullo sfondo ricco se non ricchissimo del pianeta. | |||||||
02 Agosto 2019, 12:17:01 | Commento scritto da and |
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Lem è un maestro del romanzo di scoperta di mondi nuovi e misteriosi, incontri con razze e culture aliene inizialmente incomprensibili ma meravigliose. | |||||||
03 Giugno 2011, 12:35:49 | Commento scritto da maxpullo |
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La voglia di Lem di affermare la sua tesi dell'impossibilità di comunicazione tra l'uomo e gli alieni, portata avanti già in altri romanzi, gli gioca stavolta un brutto scherzo ed il libro, iniziato benissimo con la drammatica descrizione di un naufragio, si perde strada facendo nei meandri della disquisizione filosofica, sino a divenire quasi irritante. I protagonisti vengono nominati quasi sempre per la loro professione piuttosto che per il loro vero nome e questo fa si che l'intero romanzo sembri una sorta di barzelletta cosmica con il medico, l'ingegnere, il comandante, il chimico ed il ciberneta a giocare il ruolo imposto dalla loro scienza, un po' come quando si raccontano le barzellette sull'Italiano, il Francese ed il Tedesco... Il mistero del pianeta Eden, al pari di quello di Solaris e di quello del Pianeta del Silenzio, non viene alla fine rivelato, nonostante in questo caso, vi sia più di un contatto positivo con gli abitanti: le consuete barriere linuistiche, biologiche ed evolutive rendono impossibile la reciproca comprensione e l'allegra brigata di naufraghi, riparata l'astronave in quattro e quattro otto, riparte per le stelle a caccia di nuovi pianeti da esplorare. Si salvano solo le descrizioni del pianeta, dei suoi paesagi e delle sue incomprensibili "fabbriche/ospedali/camposanti/non-si-sa-che-cosa" che sono magnifiche nella loro misteriosità, ma per il resto il libro non è altro che lo stiracchiamento all'inverosimile di una serie di concetti che saranno più compiutamente affrontati in altre opere. Discreto, ma nulla di più. | |||||||
02 Settembre 2010, 23:19:53 | Commento scritto da crizzo |
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Romanzo prolisso che descrive un pianeta alieno e ostile, con un equipaggio umano alle prese con un naufragio spaziale difficile da gestire. Prolisso ma abbastanza positivo. | |||||||
24 Maggio 2005, 14:48:50 | Commento scritto da francibass |
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Eden affronta per l'ennesima volta il tema principale di Stanislaw Lem che pare essere una vera e propria filosofia: l'incomunicabilita' tra specie umana ed extraterrestre. Il romanzo descrive un naufragio in un mondo alieno ed incomprensibile, sia nelle strutture che nei comportamenti: la descrizione delle citta' e degli edifici non e' di alcun reale aiuto per capirne le funzioni. Il lettore e' trascinato in una serie di visioni che non trovano nessuna spiegazione, ed il colloquio con un locale facilita solo un poco nella comprensione delle tecnologie, ma non nelle cose fondamentali come la struttura della societa' e la forma di governo, cosi' come il tema attualissimo dell'etica verso l'ingegneria biologica. Curiosamente i nomi dei protagonisti umani non vengono mai citati ma ci si riferisce loro con la professione: l'ingegnere, il medico, il navigatore, etc. | |||||||
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