06 Luglio 2023, 21:09:22Commento scritto da vinmar
Voto: 6.00
Romanzo Cyberpunk molto complesso in cui nel 1992 compare la prima descrizione del Multiverso e il suo nome. Si svolge su vari piani di lettura che si intersecano tra loro, una parte avventurosa godibile tra il nostro pessimo futuro (la realtà dei protagonisti) e il Multiverso in cui continuano ad agire e in parte vivono, e una parte in cui si tratta delle origini delle lingue e il loro divergere sempre di più dalla loro nascita sumerica, e in essa è compresa anche l'origine delle religioni con riferimento a traduzioni ed interpretazioni di studiosi dell'argomento. i personaggi non molto ben definiti e il finale non all'altezza del romanzo riducono il fascino della storia stessa. Ma comunque il romanzo merita una lettura
 
23 Gennaio 2023, 16:14:00Commento scritto da Phoenix
Voto: 8.50
. Ho approfittato della recente pubblicazione della Mondadori, nella collana Urania 70 anni di futuro per leggere, per la prima volta, Snow Crash di Neal Stephenson. Meglio tardi che mai... Al primo impatto sono rimasta stupita e piacevolmente meravigliata della intuizione dell'autore, che ricordiamo oltre ad inventare il Metaverso e gli Avatar ne ha inventato anche i nomi. Stephenson scrive nel 1992, quando il Web era agli albori e i personal computer erano accessibili a pochi utenti privati. Ricordo giochini su piattaforme bidimensionali, computer enormi con minime capacità che ora farebbero ridere uno smartphone ad uso terza età.
Anticipò il Metaverso di almeno dieci anni, Second Life il mondo virtuale che ancora esiste in rete e credo fosse il primo, fu lanciato nel 2003. Il suo Mondo Alternativo, costruito dagli Hacker, quelli che adesso sarebbero gli sviluppatori e e i programmatori, è una lunghissima strada di 65.536 chilometri ai lati della quale si trovano gli edifici, le case, i parchi e quant'altro forma una città, una città lineare (concetto poi ripreso da Paul Di Filippo nel suo bel romanzo breve Un anno nella città lineare) abitata da Avatar rigorosamente divisi in classi: i ricchi che utilizzando in Real Life computer potenti hanno corpi ben definiti ed espressivi e i poveri che loggandosi da internet point di basso livello hanno Avatar in bianco e nero.
Per contro l' America reale è una miriade di piccole e piccolissime enclave in franchising governate da grandi compagnie come ad esempio la Mafia che qui è descritta ne più ne meno come una consolidata società di affari e il governo degli Stati Uniti è ridotto ad una misera porzione di territorio che sopravvive di burocrazia e inganni. Nonostante le condizioni disastrate della società americana le tecnologia è al massimo livello: I.A. e cyberanimali quasi senzienti, skateboardnucleari a bordo dei quali Korrieri in tuta dai mille gadget trasportano pizza e merci da un'enclave all'altra.
Tra il giallo e la fantascienza fila la trama di un romanzo stupefacente ancora “moderno” nonostante i trent'anni passati. Molto interessante poi la parte dove Stephenson parla di  linguistica con molte citazioni da Bibbia e testi Sumeri rendendo questo filone della storia parte indispensabile alla comprensione della trama.
 
01 Agosto 2022, 11:07:51Commento scritto da cat
Voto: 7.00
Scritto 30 anni fa, incredibilmente attuale. Con il Metaverso e gli avatar. Storia incredibilmente complessa, con geniali invenzioni e personaggi memorabili, ma anche con momenti di difficile comprensione come quando Stephenson si occupa delle teorie sulla diversificazione linguistica (che sarebbe la struttura portante del romanzo). Potrei dare come voto 4 o 9 a seconda di come considero il romanzo.  Peccato per un finale decisamente deludente, per non dire tirato via
 
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