22 Aprile 2023, 15:55:19Commento scritto da bibliotecario
Voto: 7.00
Scritto nel lontano, in tutti sensi 1958, questo romanzo ambientato temporalmente pochi anni dopo, letto oggi, svela in una atmosfera dal sapore vintage molto curiosa e stimolante per il lettore attuale, tutta l'inettitudine, la colpevole miopia, l'egoismo bieco e in definitiva tutta la bestialità del genere umano. Caratteristiche, quest'ultime, purtroppo sempre assolutamente attuali all'ora come oggi.
A causa degli esperimenti atomici delle potenze vincitrici della Seconda Guerra Mondiale, il fondale marino si spacca, e a poco a poco tutta l'acqua degli oceani defluisce al disotto della crosta terrestre. Da questa premessa Charles Eric Maine da il via ad un racconto tragico e spietato, senza alcuna speranza, di una lenta ma inesorabile discesa verso l'auto annichilimento del genere umano in un crescendo di barbarie senza possibilità di redenzione che non risparmia nessuno.
Ambientato e scritto con il linguaggio del suo tempo, letto oggi, stride la mancanza nel testo di tutti quegli elementi tecnologici, come internet i cellulari o i satelliti che renderebbero non plausibile la trama, così come fa un certo senso agli occhi di oggi il cambio della morale pubblica su alcool e fumo.
I personaggi di Maine sono tutti fumatori e alcolisti incalliti e pure il Governo inglese durante il razionamento a cui è costretta la popolazione inglese nelle prime fasi della catastrofe, ritiene alcolici e sigarette tra i generi di prima necessità.
Altra cosa che salta all'occhio di un attento lettore è il razzismo e la subordinazione che traspira da ogni piè di pagina verso le popolazioni mediterranee o asiatiche e verso il genere femminile, frutto senz'altro non tanto del sentire di Maine ma del sentire comune del periodo storico.
La storia è comunque raccontata da Maine in modo avvincente ed uno dei suoi pregio è sicuramente la capacità dell’autore di evocare con pochi tratti il crescendo tragico della catastrofe innescata dagli esperimenti nucleari, la gestione ignobile della crisi da parte delle stesse forze governative che ne sono state la causa, il deteriorarsi rapidissimo di ciò che possiamo chiamare civiltà umana, correttezza, solidarietà, coscienza civile.
Purtroppo sono convinto che se mai un qualcosa di simile dovesse realmente accadere, la realtà non si discosterebbe in nulla da quanto preconizzato dall'autore.
 
11 Aprile 2023, 19:25:52Commento scritto da capricorno52
Voto: 6.50
Un buon libro di genere catastrofico , interessante la trama , personaggi ben caratterizzati che interpretano bene i ruoli attribuiti ed respirano l’atmosfera del periodo.
Nonostante sia stato scritto oltre cinquanta anni fa, dal punto di vista delle emozioni che suscita, è molto attuale, come realistiche ed attuali risultano le politiche di comunicazione e di guida alla sopravvivenza.
Difficile che l’umanità messa a fronte di una realtà cosi catastrofica e spietata oggi come ieri reagisca diversamente alle misure di mistificazione della realtà e disinformazione adottate dalle autorità.
 
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