Una gran confusione di chiacchiere. Una strana accozzaglia di sporadiche buone intuizioni, numerose ingenuità, sia scientifiche (tra cui la relatività è un'illusione ottica, il neutrone è una particella con carica negativa e Venere abitabile) ma anche linguistiche (va bene che questo testo è stato tradotto dal francese, ma il plurale "supermans" fa comunque sorridere) e tanti concetti importanti (viaggio nel tempo con biglietto di sola andata, immortalità, fine del mondo, nuova stirpe, ecc.) solo appena accennati superficialmente. Tangibile la "grandeur" tipicamente francese anche se riferita all'"Uomo/Dio uber alles" e al ribaltamento speculare del rapporto UFO/uomo in uomo/ET, peraltro smentita alla fine. In alcuni punti sembra una cattiva scopiazzatura del "A noi vivi" di Heinlein scritto due decenni prima anche se pubblicato solo postumo nel 2004. |