14 Novembre 2022, 22:32:05Commento scritto da odisseo
Voto: 7.50
Mi è piaciuto.
Non posso certo imputare all'autore il fatto che l'editore, nel risvolto di copertina, ha già anticipato la fine della storia.
Forse ci sono alcune ingenuità, leggerezze, semplificazioni e forzature (del tipo: se combattono rispondiamo a costo di farli fuori tutti pur di non lasciarli morire di freddo), ma la storia nel complesso funziona ed è ben sviluppata (nonostante i tagli) ed i personaggi, seppur talvolta poco credibili, sono ben sfaccettati. Il piccolo colpo di scena finale si intuisce già da metà della storia.
Interessante, seppur semplificato, l'approccio alla terra morente in analogia e contrapposizione della quasi contemporanea terra morente di Vance.
 
13 Settembre 2018, 17:13:48Commento scritto da raffa
Voto: 7.00
 
29 Dicembre 2014, 23:03:58Commento scritto da emilio
Voto: 6.50
datato, ma valido come trama e personaggi. Fiacco per l'azione-
 
05 Giugno 2014, 09:54:48Commento scritto da remotino
Voto: 7.50
La storia fa parte del filone che più mi appassiona. Il libro è molto scorrevole si legge in un giorno, sempre dal fatto che all'epoca Mondadori tagliava notevolmente le storie pubblicate su Urania.
Nel complesso mi è piaciuto.
 
25 Maggio 2009, 15:30:43Commento scritto da maxpullo
Voto: 7.00
Sebbene l'idea iniziale sia un po' fiacchina e assai simile a quella de "La valle condannata" (è probabile che Davies abbia ripreso l'idea di Hamilton), questo è un romanzo che non esiterei a definire un vero classico e quindi senza età.
La tremenda esplosione che sbalza la città di Middletown con i suoi abitanti avanti nel futuro più remoto non verrà ricordata negli annali della fantascienza per la sua verosimiglianza o per la sua plausibilità, ma è indubbio che la capacità che ha avuto Hamilton nel riuscire ad immaginare questa Terra morente, con il Sole che si spegne, la Luna mostruosa che incombe nel cielo, il vento freddo e le città disabitate è da premio Oscar.
L'atmosfera di fine del creato che sottende le pagine iniziali della storia è degna del miglior Ballard, ma, diversamente da quanto avviene nei romanzi del "cantore delle catastrofi", qui l'accento, più che sulla catastrofica situazione del pianeta, viene posto sulla capacità di adattamento dei superstiti e sui problemi di sopravvivenza immediati che la situazione esige.
L'arrivo di un insperato aiuto dal cosmo, lungi dal risolvere la situazione, contribuirà a creare nuovi problemi e darà uno sviluppo del tutto imprevisto e assai godibile alla trama perchè gli abitanti di Middletown, reduci del XX secolo, riusciranno con il loro "provinciale" attaccamento al pianeta patrio a modificarne le sorti.
Davvero un buon libro ed un ottimo esempio del fatto che le trame di fantascienza costruite e incentrate sui sentimenti umani più che sulle "trovate" tecnologiche, siano assai più longevi degli altri, spesso in grado di divertire ed emozionare anche a distanza di anni.

Nota: ripreso commento dell'Urania 386
 
10 Ottobre 2006, 14:19:08Commento scritto da marsman60
Voto: 7.00
classica storia di fantascienza
 
Utenti cui piace il libro
Han Tavers, necronomicon100, Thorasin, Weneto
Utenti cui non piace il libro