21 Gennaio 2018, 09:39:31Commento scritto da maxpullo
Voto: 6.50
Il libro si inserisce in quel filone avventuroso/satirico/ironico/esplorativo che fu proprio di storie o cicli di storie come "Galassia che vai", "Chi è intelligente?", "Il piccolo popolo" o gli "Hoka sapiens", con la particolarità di incentrare la narrazione sulle gesta di Retief, ambasciatore spaziale in grado di risolvere rapidamente e brillantemente le situazioni più intricate.
Eroe invincibile alla Jack Vance, il protagonsita Retief gode di una singolare proprietà: quella di essere assolutamente trasparente, sia per i suoi simili che per il lettore. Non si sa se per modestia o per altri motivi, infatti, Retief compie le sue gesta in gran segreto e, ancorchè capace di salvare le situazioni più disperate, dimostrando capacità fuori dal comune, egli a stento riceve un grazie e deve rimanere nell'ombra dell'incapace di turno, che, non si sa se per vanagloria o necessità diplomatica, deve assumersi sempre i meriti delle imprese riuscite.
Le storie sono fatte un po' con lo stampino, almeno per quel che riguarda la trama, e ciò se da un lato annoia, dall'altro permette al lettore di godersi le storie senza troppi pensieri, ammirando questo personaggio risolvere gli intrighi più micidiali con una semplicità che rasenta la magia.
Ciò che sconvolge di più nel personaggio di Retief, però è la sua sfuggevolezza: non solo egli è schivo e apparentemente privo di ambizioni, ma la cosa più strana è che l'autore non ci concede mai il lusso di una sbirciatina nei suoi pensieri. Retief è soddisfatto della sua carriera? Prova orgoglio quando conclude felicemente una avventura in modo brillante? E' felice che altri si prendano i meriti del successo? Non lo sappiamo.
Retief è un po' una scatola nera che ingoia guai e problemi e sforna soluzioni: è un eroe sconosciuto che pur non indossando la maschera conserva la sua identità di persona "normale" senza che le sue gesta siano in alcun modo rese note o celebrate.
Lettura piacevole, dunque, ma non priva di pecche e interrogativi che, si spera, verranno risolti nei capitoli successivi.
Discreto
 
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